Il primo cittadino Giuseppe Maria Maturo ha postato la foto del foglio della Asl, in cui si leggono chiaramente nome e cognome del militare contagiato, insieme a un dettagliato elenco di spostamenti, aggiornamenti sullo stato di salute, luoghi visitati e persone incontrate. Critiche sui social: "Avrebbe potuto almeno oscurarne il nome"
Dopo la notizia di un contagio da coronavirus nel Beneventano, in Campania – un militare di 22 anni di Guardia Sanframondi – il sindaco di un paese vicino, Cusano Mutri, ha pubblicato sulla sua bacheca Facebook un foglio della Asl con nome e cognome del paziente, insieme a tutto l’elenco di spostamenti, luoghi visitati, temperatura corporea. Dati sensibili sul suo stato di salute, insomma, informazioni scambiate durante la telefonata tra il ragazzo e l’azienda sanitaria locale una volta effettuato il test risultato positivo.
Il militare è in quarantena volontaria da giovedì scorso, dopo essere tornato a casa dal milanese insieme alla ragazza casertana risultata positiva. Subito sono scattate tutte le procedure previste dai protocolli ministeriali: i familiari sono stati messi in isolamento, e la Asl è in continuo contatto con il 22enne. Il primo cittadino, Giuseppe Maria Maturo, ha pubblicato proprio il resoconto di una di queste telefonate, con gli aggiornamenti sulla febbre e i posti frequentati negli ultimi giorni. “Questi sono i luoghi dove è stato il ragazzo di guardia – ha scritto il sindaco vicino alla foto – Chi ha frequentato gli stessi luoghi contemporaneamente, o poche ore dopo, si metta immediatamente in quarantena e lo comunichi alle autorità”.
Tra i commenti, c’è chi lo rimprovera per aver esposto così una persona inconsapevole: “Sindaco, lei doveva oscurare il nome e cognome, certamente il ragazzo non sapeva di aver contratto il virus”. Ma c’è anche chi chiede: “Con quali mezzi si è spostato? Vogliamo saperlo”. Il sindaco Maturo dice di aver ricevuto molte denunce: “Non ho intenzione di rimuoverlo – risponde pubblicamente – Per me la salute pubblica è più importante della privacy”.