Cancellazioni di rotte, equipaggi che si rifiutano di partire, compagnie aeree che lasciano a terra passeggeri. Ma non c’è solo questo. “La crisi Covid 19 ha avuto un grave impatto sul traffico aereo. Le compagnie aeree stanno registrando un forte calo della domanda – fa sapere l’International Air Transport Association (Iata) chiedendo di sospendere la normativa che regola la gestione degli slot – La Iata sta contattando i regolatori del trasporto aereo in tutto il mondo per richiedere che le regole sull’utilizzo degli slot siano immediatamente sospese e per la stagione 2020″.
La Iata spiega che “circa il 43% di tutti i passeggeri parte da oltre 200 aeroporti coordinati con slot di tutto il mondo. Allo stato attuale, le regole per l’assegnazione delle bande orarie indicano che le compagnie aeree devono operare almeno l’80% delle loro bande orarie assegnate in circostanze normali. Il mancato rispetto di questo significa che la compagnia aerea perde il diritto allo slot la prossima stagione equivalente. In circostanze eccezionali, i regolatori possono attenuare questa normativa”.
A fronte di queste circostanze straordinarie, “l’opinione generale del settore aereo è che l’applicazione della regola dell’80% durante la prossima stagione sia inappropriata. La flessibilità è necessaria affinché le compagnie aeree adeguino i loro orari in base a sviluppi di domanda straordinari”, viene precisato, e “sospendere la normativa per l’intera stagione (fino a ottobre 2020) consentirebbe alle compagnie aeree di rispondere alle mutate condizioni di mercato con livelli di capacità adeguati, evitando loro di operare voli vuoti al solo fine di mantenere i diritti sugli slot”. “Chiediamo ai regolatori di tutto il mondo di aiutare il settore a pianificare l’emergenza odierna e il futuro recupero della rete, sospendendo temporaneamente le regole di utilizzo degli slot”, ha dichiarato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo della Iata.
Tra le compagnie che hanno registrato il calo c’è Ryanair che riduce fino al 25% per un periodo di tre settimane, che vanno dal 17 marzo all’8 aprile, i voli a corto raggio da e per l’Italia. In una nota, la compagnia aerea, spiega di aver ricevuto un “calo significativo” delle prenotazioni la scorsa settimana per il periodo fine marzo/inizio aprile come conseguenza della diffusione del Covid-19. Vi è stato inoltre, rileva Ryanair, un “significativo aumento delle mancate presenze dei passeggeri sui voli, in particolare da e verso l’Italia“.