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Coronavirus, l’Oms: “Paesi adottino misure precoci e aggressive. Non è influenza, il contenimento è l’unica strada”

Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra, afferma che così "i paesi possono fermare la trasmissione di Covid-19 e salvare vite"
Coronavirus, l’Oms: “Paesi adottino misure precoci e aggressive. Non è influenza, il contenimento è l’unica strada”
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Le misure draconiane, chiusure, quarantena e droplet, sembrano essere l’unica vera arma per battere l’epidemia di Sars Cov2. Il contenimento, che tanto sta pesando sulle nostre vite e sull’economia, però può salvare vite umane. Come spiega senza giri di parole il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Questo virus è unico e ha caratteristiche uniche, non è l’influenza. Siamo in un territorio incerto, non avevamo mai visto prima un virus respiratorio trasmesso a livello di comunità, ma che può essere contenuto con misure specifiche. Se fosse stato influenza, non sarebbe stato possibile farlo. Il contenimento deve rimanere la priorità principale”. Tutto questo mentre ogni ora arrivano notizie di nuovi contagiati e nuovi morti in diversi paesi del mondo.

Dal Belgio alla Russia, dal Portagallo al Brasile e negli Usa il coronavirus, che sviluppa la malattia Covid 19, deve essere tenuto a bada o meglio a distanza “con misure precoci e aggressive, i Paesi possono fermare la trasmissione di Covid-19 e salvare vite. Nelle ultime 24 ore ci sono stati quasi 9 volte più casi di Covid-19 segnalati all’estero che all’interno della Cina”. Dove il governo ha isolato intere città e praticamente messo in quarantena il resto. Provvedimenti che hanno portato a oggi 18 province cinesi a ridurre il grado di allerta.

Quello che è stato fatto in Cina deve essere applicato altrove perché ci sono paesi che preoccupano più degli altri. “Le epidemie nella Repubblica di Corea, in Italia, in Giappone e in Iran, dove oggi sono arrivati i nostri esperti, sono la nostra più grande preoccupazione” prosegue Adhanom Ghebreyesus che ripete anche che “contenere il Covid19 è fattibile e deve rimanere la massima priorità per tutti i paesi. Con misure precoci e aggressive, possono interrompere la trasmissione. Stiamo monitorando la situazione ogni momento di ogni giorno e analizzando i dati. L’Oms non esiterà a descrivere questo coronavirus come una pandemia se questo è ciò che i dati suggeriranno“.

L’agenzia Onu per la salute ha quindi espresso “pieno sostegno a nuove misure Italia“. In un colloquio telefonico il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha illustrato al direttore Oms Europa Hans Kluge gli ultimi provvedimenti approvati ieri per contenere il virus che ha dichiarato “il pieno sostegno alle misure adottate dall’Italia per fronteggiare l’emergenza di nuovo coronavirus e la disponibilità a offrire ogni strumento di piena collaborazione da parte dell’Oms”. È una sfida globale che i paesi devono affrontare tutti insieme”, ha dichiarato Speranza.

Intanto il capo degli affari umanitari dell’Onu, Mark Lowcock, ha svincolato oggi 15 milioni di dollari dal Central Emergency Response Fund (Cerf) per contribuire a finanziare gli sforzi globali per contenere il coronavirus. Il finanziamento è stato erogato a Oms e Unicef per attività essenziali tra cui il monitoraggio della diffusione del virus, lo studio dei casi e il funzionamento dei laboratori nazionali. “Non abbiamo ancora prove che il virus si stia diffondendo liberamente – ha detto Lowcock – Finché è così abbiamo la possibilità di contenerlo, ma devono essere intraprese azioni rapide per rilevare precocemente i casi, isolare e curare i pazienti e tracciare i contatti”. “Dobbiamo agire ora per impedire a questo virus di mettere a rischio più vite”.

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