Ma Christian De Sica non è l'unico nel mondo dello spettacolo a ritenere inopportuna la detenzione in carcere per il produttore cinematografico 78enne, vincitore tra l'altro di due premi Oscar
“Mi sono meravigliato, a quel signore che ha ucciso quel ragazzo hanno dato 5 anni e a Vittorio Cecchi Gori 8 per bancarotta. Che poi Cecchi Gori è stato fregato da tutti nella vita. Non capisco come ragiona la nostra giustizia. E poi portare in carcere un povero vecchio malato è un po’ una follia“. Così Christian De Sica commenta con l’Adnkronos la decisione di portare in carcere il produttore cinematografico condannato per reati finanziari tra cui la bancarotta fraudolenta. Il riferimento è all’omicidio di Marco Vannini da parte del padre della fidanzata, Antonio Ciontoli, al quale i giudici hanno ridotto in secondo grado la condanna portando la reclusione da 14 a 5 anni.
Ma Christian De Sica non è l’unico nel mondo dello spettacolo a ritenere inopportuna la detenzione in carcere per il produttore cinematografico 78enne, vincitore tra l’altro di due premi Oscar. Anche Lino Banfi sostiene che il carcere sia esagerato: “Sarei felicissimo se dessero i domiciliari a Vittorio Cecchi Gori. Non è solo un fatto di età ma di salute. Andare in carcere può fargli solo male. Mi auguro di cuore per amicizia e perché sono più grande di lui di età che possa stare a casa – ha spiegato l’attore -. Hanno concesso i domiciliari a gente che ha fatto cose molto più gravi”.
“Vittorio Cecchi Gori è una persona malata. E bisogna avere un briciolo di accortezza prima di sbatterlo in carcere. Ci potrebbe anche rimanere. Da solo si è già punito nella sua vita. Per quanto riguarda la condanna per bancarotta fraudolenta io non so nulla nel merito ma credo sia pericoloso portarlo in carcere nelle sue condizioni”, ribadisce il regista Giovanni Veronesi commenta con l’Adnkronos. “È venuto alla trasmissione televisiva che ho fatto in autunno e l’ho visto male fisicamente – dice Veronesi – non cammina quasi più, ha un sacco di problemi fisici. Non è un uomo che può stare in carcere. È un uomo che può stare in ospedale a curarsi o casa con le debite cure. È un uomo che ha 78 anni ed è ridotto male. Credo che sia stato un pochino azzardato portarlo in carcere, ma magari lunedì lo mandano agli arresti domiciliari o lo ricoverano”.