Mentre il calcio continuava a litigare, ha deciso il governo. L’unico modo per disputare le partite mentre è in corso l’emergenza coronavirus è a porte chiuse: quindi la Serie A va avanti, ma senza pubblico fino al 3 aprile. L’anticipazione del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, è stata confermata dalla bozza del decreto in lavorazione a Palazzo Chigi: la firma del premier Giuseppe Conte è attesa entro sera. Intanto, a complicare il tutto è arrivata l’ufficialità del rinvio a data da destinarsi di Napoli-Inter, valida come gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia in programma giovedì sera allo stadio San Paolo. In serata però i 20 club di Serie A sono finalmente riusciti a trovare un accordo di massima: si ricomincia a giocare recuperando le 6 gare della 26esima giornata, poi avanti spostando di una settimana tutto il calendario. Il big match scudetto tra Juventus e Inter è in programma domenica sera alle 20.45.

La bozza di calendario – Il Consiglio di Lega Serie A, dopo l’ennesima giornata convulsa. ha definito una bozza di nuovo calendario: questo fine settimana saranno recuperate le 6 partite che non si sono disputate lo scorso weekend. Il programma prevede Sampdoria-Verona sabato sera, mentre domenica all’ora di pranzo è prevista Milan-Genoa. A seguire Parma-Spal e Sassuolo-Brescia, alle 18 Udinese-Fiorentina e alle 20.45 lo scontro diretto Juve-Inter. Tutte le altre giornate slittano quindi di una domenica, a partire dalla 27esima che si giocherà nel weekend del 14-15 marzo. È previsto l’inserimento di un turno infrasettimanale per mercoledì 13 maggio, in modo da arrivare comunque a disputare l’ultima giornata il 24 maggio.

Ancora incertezza su Coppa Italia e Inter-Samp – Resta ancora da capire però, salvo che Juventus e Inter non vengano eliminate dalle Coppe europee, quando recuperare le due semifinali di Coppa Italia e Inter-Sampdoria di campionato. “Il tentativo è quello di portare al termine il campionato con massima regolarità senza creare uno squilibrio competitivo ma lo scenario purtroppo di giorno in giorno subisce cambiamenti, navighiamo a vista riconoscendo quello che è uno stato di emergenza”, ha spiegato l’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta uscendo dalla riunione di Lega Serie A al Coni.

Calendario alla mano, i 20 club di A hanno capito di non potersi permettere un altro turno di stop e di dover trovare un’intesa definitiva. Il presidente della Lega Paolo Dal Pino è riuscito così a ottenere il varo del calendario, che sarà ufficializzato nelle prossime ore, su cui già martedì si era trovato un accordo di massima tra la grande maggioranza delle partecipanti al campionato. “Lo strumento delle porte chiuse potrebbe essere l’unico per portare a termine il campionato“, ha commentato ancora Marotta.

In serata la Federcalcio ha ufficializzato che le gare di Serie A si svolgeranno, fino a nuova indicazione, a porte chiuse. “Tenuto conto – afferma in una nota la Figc – delle disposizioni emanate e delle ulteriori indicazioni ricevute dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e salvaguardare la salute pubblica, al fine di evitare l’interruzione della competizione sportiva, nonché di assicurarne lo svolgimento e consentirne la conclusione, la Figc ha disposto con apposito provvedimento, fino a nuova determinazione, che si giochino a porte chiuse tutte le gare organizzate dalla Lega Serie A”.

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