“Non c’è al momento alcun segnale che ci dica che in estate il coronavirus sparirà come una normale influenza”. A dirlo è il dottor Mike Ryan dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel briefing quotidiano sull’epidemia. Parole che aumentano la preoccupazione, visto che nell’aumento delle temperature erano riposte alcune delle speranze di chi sta cercando di contrastare il diffondersi dell’epidemia di coronavirus che, dicono dall’Oms, corre verso i 100mila casi accertati.
Aumentano, intanto, i contagi in Spagna, Regno Unito, Germania e Francia, dove i casi di coronavirus nel dipartimento dell’Alto-Reno sono otto volte superiori al dato di ieri. Un deputato è risultato infetto ed è stato ricoverato in terapia intensiva. La Germania, che per voce del ministro della Salute Jens Spahn conferma di avere “più focolai”, spiega che “la maggioranza dei casi non è più importata dall’Italia, dalla Cina o dall’Iran o da altri Paesi. Possiamo paragonare la nostra situazione a quella dell’Italia e a quella della Francia”. Prima vittima in Olanda, seconda nel Regno Unito, dove il premier Boris Johnson ha riconosciuto che il Paese avrà “un periodo d’intoppi sostanziali”. Primi casi di contagio in Perù e Slovacchia. Altri cinque infetti a Mosca e un altro a Nizhny Novogorod: tutti i pazienti avevano visitato l’Italia.
Malta vieta l’attracco alla nave da crociera Msc Opera, con 2mila passeggeri a bordo, dopo che abitanti dell’isola hanno inscenato una protesta legata ai timori di infezione da coronavirus in seguito all’allarme lanciato da un media locale su un ex passeggero austriaco sbarcato nei giorni scorsi e successivamente trovato positivo al Covid-19. Per Msc, che ha deciso di modificare l’itinerario, “la verifica dei documenti sanitari della nave fatta dalle autorità maltesi” aveva confermato l’assenza di casi a bordo. La decisione di non far attraccare la nave è stata presa “concordandola con gli operatori della Msc Crociere”, ha scritto il Governo maltese in una nota. La compagnia in un comunicato ha precisato che la nave ora si dirigerà verso il porto di Messina e ha ribadito che “nessun passeggero o membro dell’equipaggio attualmente a bordo ha o ha avuto sintomi simil-influenzali”.
Anche la Costa Fortuna, dopo il no del Madagascar a causa degli italiani a bordo, ha ricevuto il rifiuto anche dal Porto di Praslin, alle Seychelles. “Purtroppo l’autorità portuale di Praslin ha informato la compagnia della indisponibilità della banchina per questo scalo non pianificato”, dice la compagnia. “Costa Crociere sta lavorando per anticipare l’arrivo a Reunion previsto da itinerario per l’11 marzo”.
Intanto il vice presidente americano, Mike Pence, nominato responsabile per il coordinamento della risposta americana al coronavirus, ha dichiarato che sono stati accertati 21 casi positivi al coronavirus a bordo della Grand Princess, la nave da crociera bloccata al largo della California: “Si tratta di 19 membri dell’equipaggio e di due passeggeri”, ha precisato.
Le vittime sono 3.398, per la maggior parte in Cina. Le persone guarite sono oltre la metà, 55.671. I passeggeri della Grand Princess restano bloccati a San Francisco in attesa dei risultati dei test per potere sbarcare, mentre la nave da crociera Costa Fortuna – che ha 64 italiani a bordo “tutti sani” – sta navigando verso la Malesia dopo essere rimasta bloccata al largo di Phuket. Il premier palestinese ha ordinato la chiusura di Betlemme, dopo i 16 casi di contagio registrati. La Thailandia ha infatti imposto la quarantena allo sbarco di italiani che siano stati nel nostro Paese negli ultimi 14 giorni. Anche il Madagascar ha imposto restrizioni e Costa Mediterranea ha cambiato itinerario dirigendosi alle Seychelles. In Iran sono morti l’ex vice ministro degli Esteri, Hossein Sheikholeslam e la deputata 55enne Fatemeh Rahbar, rieletta a Teheran alle parlamentari del 21 febbraio scorso. La Cina ha riportato 30 nuove vittime, 143 nuove infezioni e 16 cosiddetti “contagi di ritorno”, i casi importati da persone arrivate nel Paese. I 4 segnalati a Pechino arrivano tutti dall’Italia. La Corea del Sud, che ieri per l’Organizzazione mondiale della Sanità forniva dati incoraggianti e una curva in calo dei contagi, ne registrati altri 196 rispetto all’ultimo bollettino del pomeriggio di ieri, per un totale di infezioni salito a 6.284. I decessi sono saliti a 42. Il Paese con il più alto numero di contagi resta la Cina con 80.556 casi, seguito dalla Corea del Sud (6.593) e dall’Iran (4.747). Quarta l’Italia con 3.858 casi confermati, seguita da altri due Paesi europei: la Germania (639) e la Francia (423). Sempre secondo i dati della Johns Hopkins University, con 148 decessi l’Italia è il secondo Paese dopo la Cina (oltre 3000) per numero di vittime, davanti all’Iran (124) e alla Corea del Sud (40).
Usa – Donald Trump, come atteso, ha firmato il piano da 8,3 miliardi di dollari di aiuti per l’emergenza già approvato da Camera e Senato. Il presidente minimizza la situazione smentendo i dati dell’Oms sulla mortalità in base a una sua “impressione” e dicendo che il virus è “una truffa dei democratici”, ma la sua visita programmata all’Istituto federale per la prevenzione ed il controllo delle malattie è stata annullata all’improvviso per un caso sospetto. “Tutti devono state calmi. Andrà tutto bene, speriamo che non duri troppo a lungo”, ha detto Trump in un dibattito su Fox News, dove ha però sottolineato, come elemento “che gli piace”, che “la gente ora sta negli Usa, spende i suoi soldi negli Usa“. “Le cose avrebbero potuto essere peggiori senza le nostre rapide risposte”, ha aggiunto respingendo ogni critica all’amministrazione.
Nel Paese – che ha registrato 11 morti, e 228 casi in 14 Stati – il National Nurses United (Nnu), il più grande sindacato degli infermieri americano che conta 150mila iscritti, ha denunciato una carenza di preparazione ed equipaggiamento in molti ospedali e cliniche del Paese per fronteggiare l’emergenza del coronavirus. Da un sondaggio cui hanno risposto in 6500, sono emersi risultati “allarmanti”, ha detto la direttrice del Nnu, Bonnie Castillo: solo il 29% ha riferito che c’è un piano per isolare i potenziali pazienti contagiati nei loro posti di lavoro, il 23% ha ammesso di non sapere neppure se c’è un piano, oltre un terzo ha rivelato di non avere accesso alle maschere protettive e la metà non ha ricevuto alcuna informazione sul coronavirus dai datori di lavoro.
Sale ad almeno 33 persone contagiate il bilancio del coronavirus a New York. Lo ha reso noto il governatore dello stato Andrew Cuomo, sottolineando come ci siano 10 casi accertati in più rispetto a ieri. Cinque delle persone infettate sono in ospedale e le loro condizioni migliorano, ha detto Cuomo, spiegando come almeno 4mila persone nell’intero stato sono in “quarantena precauzionale”.
In California i paracadutisti della Guardia nazionale hanno portato sulla nave da crociera Grand Princess i kit per sottoporre a test per il nuovo coronavirus alcuni dei 3.500 passeggeri a bordo. Il test è stato effettuato su 45 persone dell’equipaggio e passeggeri, dopo che una persona che aveva partecipato a un precedente viaggio è morta per Covid-19 e altre quattro persone sono risultate infette. Alla nave sono stati vietati attracco e sbarco per precauzione, mentre in California i casi di contagio sono 49, di cui una persona morta. La compagnia di navigazione Princess Cruises ha spiegato che i risultati dei tamponi sono attesi oggi. La compagnia è la stessa della Diamond Princess, che era stata messa in quarantena in un porto giapponese la scorsa settimana: oltre 700 persone a bordo erano state contagiate.
Austria – Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha annunciato “controlli sanitari mirati” al confine con l’Italia per le prossime due settimane. Inoltre, saranno interrotti i voli diretti dall’Austria verso gli aeroporti di Milano e Bologna. “La situazione è peggiorata in Iran, in Corea del Sud e in alcune regioni dell’Italia”, ha detto Kurz in una conferenza stampa.
Germania – Il numero di persone contagiate è di 639, contro i circa 400 di cui era stato riferito ieri sera. La malattia si è diffusa in 15 dei 16 stati del paese con l’eccezione della Sassonia-Anhalt. A riferirlo è stato il Robert Koch Institute, precisando che il Land più colpito è quello del NordReno Westfalia, con 281 casi confermati, seguito dal Baden-Wuerttemberg (91) e dalla Baviera (79).
“Ci sono molti Paesi – ha detto il ministro della Salute Spahn – che sono ancora nella fase ‘detect and contain’, come noi dieci giorni fa. È un tipo di situazione in cui tutti si ritroveranno, presto o tardi. Ora in Italia, Francia e Germania siamo in una situazione in cui constatiamo dei focolai, che sono fonte di propagazione della malattia a livello nazionale”. “Prendere misure alla frontiera, come negli aeroporti, non permette di contenere la malattia. Per questo in Parlamento ho detto che l’epidemia è ormai arrivata in Germania”, ha concluso il politico della Cdu.
Regno Unito – Continuano a crescere i contagi, saliti a 163 – quasi 50 più di ieri – secondo l’aggiornamento quotidiano del ministero della Sanità britannico. In totale, a stamattina, si contano 147 casi accertati in Inghilterra, 11 in Scozia, 3 in Irlanda del Nord, 2 in Galles. Mentre il numero di test eseguiti ha superato quota 20mila. Al momento una sola persona risulta essere morta nel Regno in relazione all’emergenza Covid-19: una donna ultrasettantenne, in salute precaria, come reso noto ieri. La compagnia aerea British Airways ha confermato che due addetti ai bagagli dell’aeroporto di Heathrow, vicino Londra, sono risultati positivi al test del nuovo coronavirus.
Spagna – 345 casi confermati, 82 in più di ieri, la maggior parte importati. I morti sono almeno 5. L’ultimo aumento dei contagi è “maggiore del solito”, e gran parte si concentra nella Comunità di Madrid, dove si registrano finora 137 casi. Dei casi totali, nove rimangono in terapia intensiva.
Svizzera – Confermati 87 nuovi casi, con il totale dei contagiati che sale a 210. Daniel Koch, capo della Divisione malattie trasmissibili dell’Ufficio federale della sanità pubblica, ha parlato con esattezza di 181 i casi confermati e di 29 sospetti.
Olanda – Prima vittima. Si tratta di un uomo di 86 anni, ricoverato a Rotterdam, le cui modalità di contagio non sono ancora note. L’uomo era in isolamento dal momento della diagnosi, e si stanno cercando tutte le persone con cui era stato a contatto.
Belgio – Sono 59 i nuovi casi confermati in Belgio, la maggior parte dei quali sono tornati da vacanze in Italia, sebbene si constatino ugualmente dei contagi all’interno del Paese. Il numero totale di contagi è salito a 109, di cui uno guarito. I 59 nuovi casi confermati a seguito di 441 test effettuati. In particolare sui 108 casi confermati 65 pazienti si trovano nelle Fiandre, 12 a Bruxelles e 31 in Vallonia.
Malta – Il Governo di Malta ha negato l’attracco a una nave da crociera Msc Opera con a bordo duemila passeggeri. Lo rende noto il Times of Malta. Le autorità maltesi hanno negato l’autorizzazione a seguito di una protesta pubblica sui timori di infezione da coronavirus dopo l’allarme lanciato da un media locale su un ex passeggero austriaco sbarcato nei giorni scorsi e successivamente trovato positivo al Covid-19.
Polonia – Sono stati scoperti in Polonia altri quattro casi di coronavirus che portano così a cinque il totale delle persone contagiate nel Paese. Lo ha annunciato oggi pomeriggio il ministro della sanità polacco Lukasz Szumowski.
Romania – In Romania sono saliti a nove i casi di coronavirus, con tre contagi nella sola giornata di oggi. Si tratta di una giovane di 16 anni compagna di scuola del ragazzo già diagnosticato con Covid-19 a Timisoara, di un uomo di 51 anni entrato in contatto a Suceava con un 71enne già infettato e di un uomo di 40 anni nella provincia di Hunedoara rientrato in Romania da Bergamo.
Slovacchia – Confermato il primo caso di coronavirus nel Paese. Si tratta di un uomo di 52 anni che è ora ricoverato in ospedale. L’uomo nell’ultimo periodo non ha viaggiato all’estero ma il figlio è tornato di recente da Venezia.
Slovenia – Nuovo caso registrato che fa salire a 7 le persone contagiate nel Paese.
Corea del Sud – Conferma che ieri nel Paese si sono registrati 518 nuovi casi di coronavirus per un totale di 6.284 persone infettate e 42 morti. I dati sono stati diffusi dai Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), come riporta l’agenzia Yonhap. La maggior parte dei nuovi casi si registrano nella sola città sudorientale di Daegu (367) e nella vicina provincia del Gyeongsang Settentrionale (123). Le vittime sono per lo più anziani con patologie pregresse.
Thailandia – “A seguito di restrizioni imposte dal Governo della Thailandia nelle ultime ore sullo sbarco di ospiti di nazionalità italiana che abbiano transitato in Italia negli ultimi 14 giorni, la nave Costa Fortuna non ha potuto effettuare la sosta pianificata come da itinerario nel porto di Pukhet”, ha spiegato Costa Crociere in riferimento alla Costa Fortuna, che è dovuta rimanere al largo di Phuket. La compagnia precisa che “la situazione sanitaria bordo è chiara e non vi è alcun caso sospetto sulla nave fra gli ospiti italiani o di altre nazionalità”. “Costa Crociere è rammaricata dell’improvviso cambiamento di itinerario e conferma, in una situazione in continua evoluzione, che la sicurezza dei propri ospiti e membri dell’equipaggio è una assoluta priorità”.
Cina – Chiude il secondo ospedale da campo di quelli realizzati in tempi record a Wuhan. A inizio mese erano già state “sospese le attività” in un ospedale ‘temporaneò del distretto di Qiaokou, da cui i pazienti erano stati dimessi o trasferiti in altre strutture. Ieri a Wuhan si sono registrati 126 nuovi casi di coronavirus e le vittime sono state 23 secondo i dati delle autorità sanitarie locali. II morti in Cina sono 3.042, i casi di infezione 80.552 (23.784 pazienti ancora ricoverati, 53.726 dimessi dagli ospedali e guariti più le vittime). Gli ultimi dati della Commissione nazionale per la salute relativi alla giornata di ieri parlano di 143 nuovi casi confermati e di altre 30 vittime, una nella provincia insulare di Hainan e 29 nella provincia di Hubei, la più colpita dall’epidemia. Ieri 1.681 persone sono state dimesse dagli ospedali della Repubblica Popolare. Al 5 marzo la Cina segnala 36 casi “importati” in totale: 11 nella provincia di Gansu, quattro a Pechino e uno a Shanghai.
Iran – Morta la deputata 55enne Fatemeh Rahbar, rieletta a Teheran alle parlamentari del 21 febbraio scorso. Morto anche l’ex vice ministro degli Esteri, Hossein Sheikholeslam. Il diplomatico 67enne, numero due della diplomazia della Repubblica Islamica negli anni Ottanta, è deceduto in un ospedale di Teheran. Gli ultimi dati del ministero della Sanità di Teheran parlano di 124 morti e 4.747 contagi. E’ di sabato scorso la notizia della morte del neo deputato iraniano Mohammad Ali Ramazani Dastak.
Australia – Acquasantiere vuote, calice del vino offlimits per il sacerdote e niente ostia sulla lingua per i fedeli: queste alcune delle misure chieste dalla Conferenza Episcopale australiana per cercare di contenere la diffusione del coronavirus nel Paese. In particolare, raccomandano i vescovi, l’ostia dovrebbe essere posta nelle mani dei fedeli “per via dell’alto rischio di trasmissione alle persone che continuano a riceverla sulla lingua”. In un comunicato la Conferenza chiede alle diocesi e alle parrocchie di adottare i cambiamenti visto il gran numero di persone che partecipano alle “celebrazioni liturgiche e in risposta a numerose richieste di chiarimenti da parte di diocesi, parrocchie e individui”. I vescovi raccomandano inoltre ai fedeli di “evitare di stringersi la mano nello scambiarsi il segno di pace, offrendo invece un sorriso, un saluto, un cenno della mano o del capo, o un inchino”. Finora in Australia si registrano due decessi a causa del virus, mentre i casi accertati sono 60.
Maldive – Le Autorità maldiviane, nell’ambito delle misure adottate per la prevenzione del contagio da Covid-19, hanno annunciato il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia a partire dalla mezzanotte di sabato 7 marzo.
Egitto – 12 casi di coronavirus su un battello turistico sul Nilo proveniente da Aswan e diretto a Luxor. Lo riferisce il quotidiano Asharq al-Awsat su Twitter.
Taiwan – Le autorità hanno chiesto a 103 persone di isolarsi in quarantena nelle loro abitazioni dopo essere state in contatto ravvicinato con un musicista australiano poi risultato positivo al coronavirus. L’uomo, arrivato il 23 a Taiwan da Londra via Singapore, ha suonato con l’orchestra nazionale per un evento in programma il 28 febbraio dopo essersi recato il 27 presso una clinica denunciando sintomi influenzali, febbre e tosse. Infine ha ripreso l’aereo per Adelaide via Brisbane. Quando è emersa la notizia del contagio, il Centro per il controllo delle epidemie ha stabilito che dovranno chiudersi in quarantena i 27 musicisti dell’Orchestra nazionale sinfonica di Taiwan, gli amici del musicista, gli spettatori, lo staff dell’albergo, equipaggio e passeggeri del volo che ha preso.
Argentina – Secondo caso “importato” di coronavirus in Argentina. Si tratta, si legge sul sito del Clarin, di un 23enne rientrato nel Paese il primo marzo da un viaggio nel nord Italia e attualmente ricoverato alla casa di cura Otamendi di Buenos Aires dopo aver manifestato il 3 marzo tosse, febbre e malessere generale. Al momento “le condizioni generali del paziente sono buone”, hanno fatto sapere i medici. Il 3 marzo l’Argentina ha confermato il primo caso di coronavirus, un uomo tra i 40 e i 45 anni rientrato da un viaggio in Spagna e Italia con un volo diretto da Roma a Buenos Aires.
Cisgiordania – Il presidente Abu Mazen ha proclamato lo stato di emergenza da questa mattina, mentre il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh, ha ordinato la chiusura totale di Betlemme dopo che nella città da ieri sono stati registrati 16 casi di coronavirus. Secondo quanto si legge sul sito dell’agenzia Wafa, durante una riunione d’emergenza dei ministri a Ramallah, Shtayyeh ha ordinato una serie di misure di precauzione per combattere il diffondersi del virus. Tra queste la cancellazione di tutte le prenotazioni di turisti stranieri in in tutti gli alberghi della Cisgiordania. Già ieri Shtayyeh aveva disposto la chiusura di scuole e università, siti turistici e luoghi di culto, parchi e alberghi oltre all’annullamento di tutte le conferenze. Il primo ministro ha anche chiesto ai palestinesi di ridurre solo a “casi di estrema necessità” gli spostamenti, soprattutto nella zona di Betlemme.
Filippine – Primo caso di trasmissione locale. Le autorità hanno confermato che è risultato positivo ai test per il nuovo coronavirus un 62enne che non ha lasciato mai il Paese. L’uomo è stato ricoverato il primo marzo per una “grave polmonite” e ieri è risultato positivo agli esami. Un altro filippino di 48 anni è risultato positivo dopo essere rientrato nel Paese da Tokyo. Entrambi sono ricoverati in ospedale in isolamento. In precedenza le Filippine avevano già confermato tre casi di contagio: tutti viaggiatori cinesi, uno dei quali è poi morto a causa dell’epidemia.
Guatemala – Dichiarato lo stato di emergenza a causa dell’epidemia di coronavirus, nonostante qui non si sia registrato sinora nessun caso di Covid-19. “Durante il Consiglio dei ministri abbiamo deciso di dichiarare lo stato di calamità pubblica su tutto il territorio nazionale”, ha confermato via Twitter il presidente Alejandro Giammattei. Il relativo decreto entrerà “immediatamente” in vigore con la pubblicazione e, ha assicurato il presidente, “aumenteranno i controlli alle frontiere”. “Chiarisco che nel Paese non c’è un solo caso” di coronavirus, ha aggiunto. Nel vicino Messico sono cinque i casi.
Qatar – Il Qatar ha confermato altri tre casi di coronavirus, portando a undici il numero dei contagiati in totale. “I contagiati si trovano ora in quarantena. Due dei nuovi casi sono cittadini qatarini, un terzo è di altra nazionalità rientrato recentemente dall’Iran”, si legge in una nota del ministero della Sanità.
Perù – Il presidente Martín Vizcarra ha annunciato oggi a Lima l’esistenza di un primo caso. In un messaggio alla nazione accompagnato dalla ministra della Sanità Elizabeth Hinostroza, indica la radio Rpp, il capo dello Stato ha precisato che si stratta di un giovane di 25 anni rientrato da un viaggio in Spagna, Francia e Repubblica ceca. Dopo aver sottolineato che “il rischio di una manifestazione del virus in Perù” era tenuta “in alta considerazione”, Vizcarra ha assicurato che attraverso il ministero della Sanità sono state predisposte tutte le misure necessarie dal punto di vista medico affinché il paziente, il cui stato di salute è stabile, disponga di un’assistenza integrale. Ieri Lima aveva disposto che le navi che intendano entrare nei porti peruviani dovranno prima sostare nelle baie antistanti per permettere l’effettuazione dei controlli sanitari di equipaggio e passeggeri legati alla prevenzione del coronavirus.
Togo – Il governo del Togo ha annunciato il primo caso di coronavirus, spiegando che si tratta di una donna di 42 anni che è stata in Germania, Francia e Turchia prima di rientrare nel Paese attraverso il vicino Benin.