Il Capitano Ultimo lascia l’Arma dei Carabinieri. Il colonnello Sergio De Caprio, famoso per l’arresto a Totò Riina, ha annunciato la sua decisione con un tweet: “Da carabiniere dopo 42 anni di servizio pensavo: chissà cosa dirò quando lascerò l’Arma dei Carabinieri. Poi ti ci trovi e non dici niente. In fondo ho parlato già”. Non è ancora un addio formale perché De Caprio, dopo essere stato nominato assessore all’Ambiente della Regione Calabria, è ora in aspettativa, ma tra un anno dovrà comunque lasciare la divisa per limiti d’età.
Da #carabiniere dopo 42 anni di Servizio pensavo chissà cosa dirò quando lascerò l’ Arma dei #Carabinieri . Poi ti ci trovi e non dici niente. Sì, in fondo ho parlato già. #capitanoUltimo pic.twitter.com/4On4D6wg1S
— Capitano Ultimo (@UltimoUMC) March 6, 2020
Classe ’61, De Caprio è passato dal Ros, al Noe, ai Servizi per approdare, come ultimo incarico, al Comando per la tutela della biodiversità e dei parchi dei Carabinieri forestali. Una ventina di giorni fa la neopresidente della Regione Calabria Jole Santelli lo ha nominato assessore all’Ambiente. “L’obiettivo è combattere la ‘ndrangheta e il voto di scambio: se qualcuno non vorrà fare questa battaglia, me ne andrò”, aveva detto a Famiglia Cristiana, parlando di cosa lo aspetta in Calabria. E sul pericolo di una sua strumentalizzazione ha aggiunto: “Il rischio c’è, ma le persone vanno giudicate per quello che fanno. Si tratta di scegliere se scendere nell’arena a combattere o stare alla finestra a guardare. Ho accettato questo incarico per il bene comune e per i principi di uguaglianza e fratellanza. Poi tutto può accadere. Si può sempre strumentalizzare qualsiasi cosa, ma se gli altri hanno intenzioni diverse, non dipende da me”.