Seconda proposta editoriale del 2020, per chi fosse interessato all’invio di un inedito le modalità sono riportate qui. Grazie e buona lettura.
Diario di una voce – Sofia Del Borrello
Incipit
Inizio dall’inizio della fine. Un anno fa.
Era stato un autunno senza piogge. E la terra, umida solo di rugiada, era dura e compatta. Ma l’erba ostinata si era adattata all’arsura e comunque cresceva impavida, nei campi non lavorati e ai bordi di ogni strada, sentiero, viale. E ogni giorno sembrava un preludio di primavera, nei colori e nelle brezze. Per me però, era tutto grigio. Grigio cenere, cenere di legna d’ulivo, cenere densa. E densa di nuvole basse e di nebbie scure era la ricerca di me dispersa. Dispersa nella solitudine di ore capitate a caso sulla mia strada. Strada piena di salite e falsi piani, falsi piani e salite. Salite che mi lasciavano senza fiato e senza fiato iniziavo ogni giornata.
Estratto
E salgo al piano di sopra, perché a questo punto ho la certezza che Luca sia spaventato. Busso. Senza aspettare risposta, entro: è ancora allungato a letto, girato verso il lato del muro. Le gambe solo un po’ piegate: in questi ultimi mesi è cresciuto tanto, si è allungato di diversi centimetri e nel letto coi piedi tocca la pediera.
La stanza è invasa dalla luce del mattino. Trabocca di luce e di domande. Mi siedo al suo fianco e leggermente gli sfioro la spalla scoperta dal lenzuolo. Si gira; occhi tristi e smarriti. Mi chino e lo bacio sulla fronte, mentre cerco di raccontargli di campi di battaglia e di sconfitte, di riconquiste e di diritti, di incomprensioni, ma anche di speranze.
“Le cose si sistemeranno. Ne sono certa, non aver paura.” e gli accarezzo la testa cercando di accarezzargli anche i pensieri intrecciati, per districarli e liberarlo dal peso dell’incertezza che lo asserraglia e gli blocca il sorriso.
“Ti ricordi quando da piccolo, prima di addormentarti, mi chiedevi: mamma, cosa devo sognare, stanotte? E io ti proponevo il mare e i tuoi giochi con la sabbia, e poi il bagno nelle acque calme e calde. E tu mi chiedevi: è grande il mare? Certo lo è! Allora io ti voglio bene come il mare! Ed io come il cielo! E cosa è più grande del cielo? Le galassie! Allora, ti voglio bene come le galassie.”
Quarta di copertina
Neanche ricordo come mi sono ritrovata ad avere un profilo Facebook e poi a ruota uno su Instagram; però la possibilità di mostrare al mondo il mio microcosmo mi era parsa una possibilità di fuga. La strada per il ritorno. Così iniziai ad aspettare nuove stagioni per stupirmi di nuove luci e nuovi colori da catturare in foto da mandare in giro per la rete, grazie a Instagram. Sul ponte inviavo segnali, dal ponte ne ricevevo altrettanti. Spesso ricevevo conferme oppure incitamenti. E potevo, grazie al ponte, spingermi in esplorazione, e conoscere altre isole e sentirmi meno sola.
Nota biografica
Sofia Del Borrello è nata e vive sulla costa adriatica, in un meraviglioso angolo di Abruzzo. Innamorata della natura, della corsa e della fotografia, appassionata frequentatrice di letterature, da sempre narra e scrive storie. Alcune immagini dei luoghi nei quali vive, corredate da riflessioni intime, si trovano sul suo profilo Instagram: nuvole_di_parole.
Per anni ha coltivato la sua terra e la sua sensibilità, piantando fragole nell’orto e parole di grandi autori classici nell’animo: dal connubio tra il lavoro fisico e quello mentale è riuscita a creare empatie inusuali con gli elementi della natura e con se stessa. Dopo anni di chiusura è approdata su un terreno fertile in cui pianta parole con forza e gentilezza.
Attenta ai mutamenti in ambito socio-comportamentale, nei suoi scritti la presenza dei social è spesso considerata come un tributo alla modernità, con implicazioni non sempre positive. Questo è il primo romanzo pubblicato, un secondo è in attesa di pubblicazione, il terzo è in fase di stesura.
sofiacloud70@gmail.com