“Il mio progetto presupponeva un cambio chiaro di valori ed un approccio indipendente. Con grande serenità, ritengo di fare un passo indietro”. Giuseppe Pasini ha così annunciato per lettera che non correrà più per la poltrona di rappresentante degli industriali italiani. L’imprenditore bresciano dell’acciaio ha infatti abbandonato la corsa alla presidenza di Confindustria decidendo di “lasciare ai colleghi Bonomi e Mattioli l’ultimo confronto”. E spiegando di aver riscontrato sulle sue linee programmatiche “grandi apprezzamenti ma non sufficienti in termini di voto“.
Pasini è convinto che in Italia “c’è bisogno di una Confindustria forte, propositiva, in grado di dettare l’agenda del Paese” e sottolinea “il ruolo che Confindustria deve tornare ad avere”, “quello di casa dell’industria“, “capace di parlare al Paese con forza e chiarezza”, si legge ancora nella lettera. Che evidenzia “il momento storico in cui la diffusione del coronavirus sta mettendo a dura prova i nostri stili di vita e le nostre economie”. Eppure “nonostante i doverosi sforzi di mantenere un atteggiamento equilibrato e pacato in questa situazione mi sarebbe sembrato opportuno sospendere momentaneamente l’iter del rinnovo della presidenza. Tuttavia questa mia richiesta è rimasta inascoltata”.
“Ringrazio l’amico Giuseppe Pasini che mi ha chiamato informandomi del ritiro della sua candidatura per la presidenza di Confindustria. Le sue idee su economia circolare, energia e sostenibilità sono assolutamente condivisibili e le sosterrò concretamente”, ha detto la vicepresidente Licia Mattioli.