Chiusa l’intera Lombardia e altre 11 province. È questo il contenuto della bozza di decreto che dovrebbe essere approvata a breve dal governo. Misure più restrittive che si aggiungono a quelle già varate per contenere l’epidemia di coronavirus: l‘assunzione di 20 mila tra medici e personale sanitario, processi a porte chiuse o rinviati a giugno, acquistare immediatamente macchine e strutture necessarie per potenziare del 50% i posti in terapia intensiva sul territorio nazionale, la possibilità di requisire alberghi da trasformare in luoghi di assistenza domiciliare collettiva e accelerare le procedure per l’acquisto di materiale.
I contagiati totali in Italia dall’inizio dell’epidemia – con i dati aggiornati dalla Protezione Civile nel pomeriggio di sabato – sono 5.883, di questi 5.061 sono ancora malati, 567 si trovano in terapia intensiva, 589 sono guariti, 233 sono deceduti. Nelle ultime 24 ore i morti sono stati 36. Da venerdì, quindi, si sono registrati 1.145 nuovi contagi attivi, 808 dei quali nella sola Lombardia. La percentuale di incremento dei contagi è stata del 26,89%, la più alta degli ultimi giorni, ma bisogna tenere in conto – come ha spiegato il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli – che dal territorio bresciano (129 nuovi casi) sono stati comunicati dei dati processati negli scorsi giorni. In Lombardia il tasso maggiore di contagiati rimane quello della provincia di Lodi con 811 casi (+ 72 nelle ultime 24 ore), ma la provincia di Bergamo è praticamente allo stesso livello a quota 761, 138 nuovi infettati. C’è poi Cremona a quota 562 (+110), e Milano con cento nuovi infetti in un solo giorno, 361 in totale. Ad oggi il tasso di mortalità è al 3,96% e quello di guarigione al 10,01 per cento.
“Vinciamo questa guerra se cambiamo modo di vivere” – A proposito di statistiche, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, ha spiegato che le analisi condotte fino oggi “sui pazienti morti con infezione da coronavirus ci mostrano come le persone che muoiono siano anziane, con un’età media di 81 anni, prevalentemente maschi e portatori di più patologie: oltre l’80% ha più di due malattie, il 60% ne ha più di tre e solo il 2% non ne aveva nessuna. Si tratta soprattutto di 80-90enni, le figure più fragili”. Sul fronte dei posti in ospedale, invece, il capo della Protezione civile Borrelli ha annunciato come “in serata potrebbe esserci un primo trasferimento di persone ricoverate in terapia intensiva dalla Lombardia in altre Regioni. Abbiamo posti in Piemonte, Liguria, Veneto. In riferimento alla Lombardia guardiamo ai posti più vicini. Stiamo lavorando per incrementare il numero dei posti letto in terapia intensiva e subintensiva, cercando soluzioni interne al nostro Paese. Del rischio per le terapie intensive in Lombardia non abbiamo fatto mistero che esiste – ha aggiunto -, attiveremo tutte le risorse nazionali e potenzieremo il meccanismo delle Asl locali”. Dopo l’aggiornamento sui numero dei contagiati, dunque, l’attenzione è tutta concnetrata sulle nuove misure del governo, sopratutto alla luce delle richieste arrivate dal governatore della Lombardia Attilio Fontana: “Entro stasera – ha detto Borrelli – vi assicuro avremo il dpcm, saranno adeguate e proporzionate e condivise con la Regione”. Per Borrelli, quella al coronavirus è una vera e propria guerra: “La vinceremo se i nostri concittadini adottano comportamenti responsabili. Cambiamo modo di vivere, specie se siamo nelle categorie più fragili ed esposte“.
Zingaretti positivo – Contagiato anche il presidente della Regione Lazio e segretario del Partito democratico: Nicola Zingaretti. È stato lui stesso ad annunciarlo con un video su Facebook: “I medici mi hanno detto che sono positivo al Covid-19. Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c’è da fare. Coraggio a tutti e a presto”, ha spiegato rassicurando sulle sue condizioni di salute. Diversi politici di primo piano che hanno incontrato Zingaretti negli ultimi giorni hanno deciso di mettersi in autoisolamento: dal governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a quello dell’Abruzzo, Marco Marsilio, al sindaco di Firenze Dario Nardella.
I vertici in Lombardia e a Roma – Nel frattempo in Lombardia, l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha incontrato gli esperti dei principali ospedali lombardi che si stanno occupando dell’emergenza per fare il punto della situazione e decidere quali misure proporre poi al governo, in vista della scadenza del decreto. La Regione ha anche incontrato i dodici sindaci dei capoluoghi di provincia lombardi appunto per condividere con loro le possibili proposte che verranno adottate nella regione. “I sindaci, alla luce dei dati relativi alla diffusione del contagio e della ‘pressione’ del crescente numero dei malati nelle strutture ospedaliere puntualmente inviati al Governo e al commissario Angelo Borrelli, hanno sostenuto la necessità di mettere in campo misure stringenti e rigorose in base alle quali si possano chiedere sacrifici alle comunità. E’ chiaro che ciò può avvenire solo in presenza di indicazioni rapidissime”, ha spiegato alla fine dell’incontro il governatore della Lombardia Attilio Fontana. Tutto questo mentre a Roma è in corso il vertice alla Protezione civile per valutare gli effetti delle misure prese due settimane fa nelle zone rosse e una loro eventuale estensione ad altre aree.
I contagi e l’agente di Vicenza- A due settimane dal primo decreto con l’indicazione delle misure di contenimento e l’individuazione dei primi 11 comuni da mettere in quarantena – dieci nel lodigiano e Vò Euganeo in provincia di Padova – i numeri dicono che il contagio si è tutt’altro che arrestato: i malati sono 4.636, 620 in più in un giorno, 25 l’ora, con il primo caso in Vaticano, 197 morti, il 4,25% dei contagiati. Tutte le regioni d’Italia hanno casi con cui confrontarsi. La Lombardia in particolare, al momento la più esposta, ha oltre il 50% degli attuali contagiati e 309 pazienti ricoverati in terapia intensiva sui 462 totali in Italia. Cresce anche il numero dei guariti, ma non alla stessa velocità: sono 523. L’ultimo contagio riguarda un agente penitenziario, in servizio al carcere di Vicenza: si tratta di un ragazzo di 28 anni, ha effettuato il tampone dopo aver constatato l’aggravamento dell’influenza di cui soffriva da qualche giorno. Dopo essere stato in coma farmacologico, è adesso in terapia intensiva.
CONTAGI, RICOVERI, DECESSI, GUARITI: IL GRAFICO
CRONACA ORA PER ORA
22.34 -Bonaccini: “Cerchiamo soluzioni coerenti”
“Ho chiesto al presidente Conte e al ministro Speranza, in una logica di leale collaborazione, di poter lavorare ancora alcune ore per addivenire alle soluzioni più coerenti e condivise”. Lo dice Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, a proposito della bozza sul decreto per il contenimento del Coronavirus.
22.32 – Fontana: “Inviato osservazioni al governo”
“Siamo comunque in contatto con i rappresentanti del Governo – ha detto il presidente Fontana commentando la bozza del decreto – per cercare di mettere i cittadini e le categorie sociali in condizione di capire cosa possono fare domani. Abbiamo inviato a Roma le nostre osservazioni e la collaborazione tra i nostri tecnici e quelli di Palazzo Chigi è costante”
22.19 – Fontana: “Bozza decreto pasticciata, governo chiarisca”
“Non posso non evidenziare che la bozza del Decreto del presidente del Consiglio è, a dir poco, ‘pasticciatà e necessita da parte del governo di chiarimenti per consentire ai cittadini di capire cosa si può fare o meno”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sul Dpcm per il contenimento del coronavirus. “La confusione è evidenziata anche dalle moltissime chiamate che stanno giungendo al mio telefono e a quello di chi da giorni è al mio fianco per affrontare questa emergenza”.
In ogni caso, continua, “la bozza del provvedimento del governo, che ho ricevuto solo in serata, sembra andare nella direzione del contenimento della diffusione del virus, invitando, con misure più incisive, i cittadini alla prudenza”.
22.00 – Tommasi (Assocalciatori): “Fermiamo il campionato”
“Fermiamo il campionato!!! Serve altro? Stop football!!”. E’ il tweet, a corredo di una fotonotizia sulla “chiusura della Lombardia per coronavirus”, pubblicato sull’account ufficiale di Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori. Gli ultimi provvedimenti del Governo nazionale per fronteggiare l’emergenza sanitaria hanno stimolato l’intervento del leader del sindacato dei calciatori
20.40 – Pronto il decreto del governo: Lombardia e altre 11 province chiuse
20.00 – Gallera: “In Lombardia dimessi in 524”
Sono 524 le persone dimesse dopo essere state curate per coronavirus negli ospedali lombardi, 75 in più di ieri. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera, in una diretta su Facebook.
1957 – In Veneto 598 casi, 15 morti
Aumentano i casi di persone positive in Veneto: dalle 9 di questa mattina alle 17 si sono registrati 55 casi in più, per un totale di 598. Sono i dati diffusi dalla Regione.
Il numero di morti cresce di 2 unità, arrivando a un totale di 15. Nelle ultime ore gli incrementi maggiori di casi positivi si registrano a Venezia (+19), Treviso (+14) e Verona (+8). Aumenta anche il numero di ricoverati, 188 (+24) mentre quelle in terapia intensiva sono 46 (+5).
19.55 – Andrea Orlando (Pd): “Contatti con Zingaretti, io in autoisolamento”
“In bocca al lupo e auguri di pronta guarigione al nostro segretario Nicola Zingaretti. In questi giorni complessi, in cui tutti stiamo affrontando insieme una prova difficile, il nostro pensiero va alle persone malate, alle loro famiglie, a tutto il personale del mondo sanitario e della ricerca, che sta dando dimostrazione di grandissima professionalità e spirito di sacrificio”. Così Andrea Orlando su Facebook. “Nel rispetto dei protocolli sanitari, avendo avuto contatti con il segretario Zingaretti, pur non presentando al momento alcuna sintomatologia, ho deciso di seguire il consiglio dei sanitari di stare in isolamento fiduciario domiciliare – spiega -. Questa scelta è dovuta a una necessità precauzionale e di prevenzione. Come ci indicano le linee guida e i protocolli sanitari è doveroso adottare ogni misura e attenersi scrupolosamente alle indicazioni previste dall’OMS e dal Ministero della Salute per evitare ogni rischio per la salute pubblica e contenere il più possibile la diffusione del contagio. Siamo davanti a una sfida inedita e tutti dobbiamo collaborare e fare la nostra parte con responsabilità”.
19.40 – Gallera: “Contagio cresciuto in maniera esponenziale”
Il 28 febbraio le persone in terapia intensiva per Coronavirus erano 50, oggi sono 359: sono i numeri che per l’assessore Giulio Gallera testimoniano come il contagio “sia cresciuto in maniera esponenziale” “ed è ciò – ha detto – che ci preoccupa di più”.
19.30 – Gallera: “In Lombardia 3420 contagiati, 154 decessi”
“Il dato totale dei casi positivi in Lombardia sono 3420, con forte crescita rispetto a ieri dovuta al fatto che vi erano oltre 300 tamponi che ieri non erano stati caricati e che sono arrivati dal laboratorio di Brescia, arrivati dopo l’aggiornamento”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera in una diretta Facebook, aggiungendo che i decessi sono 154. “Crescono e continuano a crescere le persone dimesse, i guariti sono 524, +75, un dato che sottolineiamo”. Gallera è tornato quindi sull'”incremento di più di 800 casi positivi” in un giorno, spiegando che “il trend continua a crescere e cresce il numero di ricoverati in terapia intensiva: 359, con 50 persone in più”. Gallera ha spiegato inoltre che “è sempre di più una lotta complicata che vede il sistema sanitario lombardo dimostrare una straordinaria capacità di resistere”.
19.04 – Terza vittima in Puglia
Terza vittima del Coronavirus in Puglia, come peraltro confermato nella conferenza stampa del capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Si tratta di un anziano di 79 anni, originario di Cagnano Varano, ricoverato prima all’ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni rotondo e poi all’ospedale ‘Tatarellà di Cerignola dove è morto. Tutti i decessi pugliesi sono avvenuti finora nel foggiano.
18.45 – Brusaferro: “Anziani stiano a casa”
“In virtù della loro fragilità, gli anziani assumano un comportamento di protezione e si muovano meno possibile. Se devono muoversi evitino luoghi affollati e soprattutto non si rechino in sale di attese di studi medici, pronto soccorso o altri luoghi dove avvengono contatti stretti”. A ribadirlo il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in conferenza stampa alla Protezione civile sull’emergenza coronavirus.
18.40 – Borrelli: “Guerra si vince cambiando modo di vivere”
“Vinciamo questa guerra se i nostri concittadini adottano comportamenti responsabili. Cambiamo modo di vivere, specie se siamo nelle categorie più fragili ed esposte”. E’ l’appello del commissario all’emergenza coronavirus Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile.
18.35 – Brusaferro: “Solo 2% deceduti non aveva altre patologie”
“Le analisi che stiamo conducendo sui pazienti morti con infezione da coronavirus ci mostrano come le persone che muoiono siano anziane, con un’età media di 81 anni, prevalentemente maschi e portatori di più patologie: oltre l’80% ha più di due malattie, il 60% ne ha più di tre e solo il 2% non ne aveva nessuna. Si tratta soprattutto di 80-90enni, le figure più fragili”. Ad affermarlo il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in conferenza stampa alla Protezione civile sull’emergenza coronavirus.
18.31 – Borrelli: “In serata trasferimenti da terapie intensive Lombardia”
In serata potrebbe esserci un primo trasferimento di persone ricoverate in terapia intensiva dalla Lombardia in altre Regioni. Lo spiega il commissario per l’emergenza Coronavirus, Angelo Borrelli, durante la conferenza stampa. “Per quanto riguarda il numero dei posti letto, abbiamo posti in Piemonte, Liguria, Veneto. In riferimento alla Lombardia guardiamo ai posti più vicini – aggiunge -. Stiamo lavorando per incrementare il numero dei posti letto in terapia intensiva e subintensiva, cercando soluzioni interne al nostro Paese”.
18.28 – Borrelli: “Stasera nuovo decreto con misure adeguate”
Quanto alle misure chieste dal governatore lombardo Attilio Fontana “entro stasera vi assicuro avremo il dpcm, saranno adeguate e proporzionate e condivise con la Regione”. Così il commissario Angelo Borrelli. “Del rischio per le terapie intensive in Lombardia non abbiamo fatto mistero che esiste – ha aggiunto -, attiveremo tutte le risorse nazionali e potenzieremo il meccanismo delle Asl locali”.
18.09 – I DATI AGGIORNATI DI SABATO
Totale dei contagiati 5883, 5061 malati in questo momento, 36 morti nelle ultime 24 ore (233 in totale), 589 guariti totali
17.30 – Ordine: “Morta anestesista”
Chiara Filipponi, anestesista dell’ospedale di Portogruaro, è morta in seguito alla sovrapposizione del Covid-19, contratto sembra durante un ricovero in un’altra struttura, a una sua malattia preesistente. A renderlo noto è Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli.
17.20 – Sindaco di Firenze Nardella in autoquarantena: “Ho incontrato Zingaretti”
Avendo di recente incontrato il segretario del Pd Nicola Zingaretti, risultato positivo al Coronavirus, il sindaco di Firenze Dario Nardella si è posto in autoquarantena volontaria, pur non manifestando sintomi, e rimarrà a casa per 15 giorni. Lo annuncia lo stesso Nardella in un video su instagram assicurando di stare bene.
17.18 – Governatore dell’Abruzzo Marsilio in isolamento: “Ho incotnrato Zingaretti”
“Mi è stato consigliato dai medici di restare a casa, monitorando la temperatura due volte al giorno per fare poi eventualmente un tampone per escludere il contagio”. Lo spiega il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in isolamento precauzionale dopo che martedì scorso ha incontrato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, con cui “sono stato vicino per la firma di un protocollo. Siamo stati allo stesso tavolo. L’isolamento è solo a scopo precauzionale”.
17.15 – Nuovo decreto di Conte tra stasera e domani
Il nuovo Dpcm che dovrebbe delineare anche le nuove zone rosse potrebbe essere firmato dal presidente del Consiglio – si apprende in ambienti di governo – tra stasera e doman
17.00 – Fontana: “I sindaci vogliono misure urgenti”
“I sindaci, alla luce dei dati relativi alla diffusione del contagio e della ‘pressione’ del crescente numero dei malati nelle strutture ospedaliere puntualmente inviati al Governo e al commissario Angelo Borrelli, hanno sostenuto la necessità di mettere in campo misure stringenti e rigorose in base alle quali si possano chiedere sacrifici alle comunità. E’ chiaro che ciò può avvenire solo in presenza di indicazioni rapidissime”. Così il governatore della Lombardia Attilio Fontana dopo l’incontro con i sindaci dei 12 capoluoghi lombardi. “Mi ha fatto davvero piacere – ha proseguito Fontana – sentire questa unità di intenti perché, come ho sempre detto fin dall’inizio con la massima trasparenza, questa situazione, che si fa di giorno in giorno più critica, si vince solo con la compattezza delle Istituzioni, ma soprattutto con la consapevolezza il contributo fattivo dei cittadini”. Durante l’incontro, conclude la Regione, il vicepresidente Fabrizio Sala e gli assessori Giulio Gallera (Welfare), Davide Caparini (Bilancio) e Pietro Foroni (Protezione civile) hanno inoltre dato risposte ai sindaci sulle singole materie di loro competenza.
16.40 – In Emilia Romagna altri 11 decessi e 140 contagiati: in totale 1.010 casi
16.20 – “Dipendente Pirellone positivo”
“Nelle ultime ore si è registrato un caso positivo anche in Consiglio regionale. Per il momento questo ha portato alla chiusura di Palazzo Pirelli con divieto di ingresso per il fine settimana, in attesa che vengano stabilite ulteriori misure. Non è escluso che coloro che lo hanno frequentato negli ultimi giorni possano essere chiamati all’autoisolamento. Sottoscritto compreso. Vedremo. Nessuno può chiamarsi fuori dall’emergenza, ne è prova il contagio del segretario nazionale Pd, Zingaretti”. Lo scrive il consigliere regionale della Lombardia e capogruppo Pd, Fabio Pizzul, nella sua newsletter.
15.40 – De Luca ai campani: “Il problema è serio, non fate vita sociale”
“Credo sia doveroso fare un appello ai cittadini. Credo sia arrivato il momento di dire che siamo di fronte a un problema serio e ho la sensazione che non tutti abbiano capito questa verità elementare”. Così il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, in un video-messaggio sul sito della Regione. “Questo problema – dice – richiede comportamenti responsabili da parte di tutti e un cambio radicale delle abitudini di vita. Dobbiamo evitare contatti sociali, rimanere di più a casa. Andare un componente di ogni famiglia alla volta al supermercato. Bisogna evitare assembramenti. Ho fatto un’ordinanza di chiusura delle discoteche, ma poi apprendo che i bar in centro accolgono decine, centinaia di ragazzi, senza rispettare la distanza di un metro. Queste situazioni non solo tollerabili. Ci sono persone – prosegue – che hanno comportamenti assolutamente disinvolti: abbiamo trovato un concittadino ora ricoverato all’ospedale Cotugno che è andato a una festa con 200 persone al teatro Posillipo il giorno 21 febbraio, il 22 in un ristorante, il 26 in una pizzeria, il 29 ha iniziato a stare male e ora è intubato al Cotugno. C’è bisogno di ripetere ancora che bisogna limitare le partecipazioni a queste feste, che bisogna eliminare queste feste? Faccio un appello convinto ai nostri cittadini perché capiscano che la situazione è seria e abbiamo il dovere di contenere il contagio. Possiamo farcela se siamo tutti responsabili, altrimenti la situazione diventa davvero pesante. Dateci una mano ad affrontare tutto questo con ragionevolezza e serenità”.
15.10 – Cina, crolla hotel con persone in quarantena
È crollato un edificio alberghiero in Cina, a Quanzhou, che era adibito a centro per la quarantena per il coronavirus. Lo ha riferito il China Daily. Almeno 70 persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Sono attualmente in corso le operazioni di salvataggio.
15 .00 – Gravina: “Se c’è un calciatore positivo, stop a campionato”
“In caso di giocatore positivo a coronavirus, non possiamo escludere la sospensione del campionato”. Lo ha affermato, ai microfoni della Rai, il presidente della Figc, Gabriele Gravina.
14.55 – Latina, morta donna di 93 anni ricoverata in ospedale a Fondi
“Fondi, decesso donna di 93 anni all’Ospedale di Fondi. Link epidemiologico con la festa. In attesa esito del test covid19”. Lo annuncia in un post su Facebook l’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio.
14.50 – Sindaco di Alzano: “L’incertezza crea disagio”
“Siamo in attesa di ricevere le indicazioni del governo per eventuali nuove misure sui nostri territori. E’una situazione di incertezza che certamente crea disagio: ma questo non ci deve distogliere dalla nostra missione principale, che è quella di contenere i contagi”. Lo ha detto in un videomessaggio su Facebook il sindaco di Alzano Lombardo (Bergamo), Camillo Bertocchi. “Purtroppo l’unico strumento che abbiamo a disposizione è quello del rispetto rigoroso delle regole e ognuno di noi ha un ruolo fondamentale nel contenimento dei contagi – ha aggiunto, elencando le norme diramate dall’Istituto superiore della sanità -. Sono davvero poche regole ma sono fondamentali per il contenimento del contagio: mi raccomando, continuiamo a tenere lucidità, razionalità e diligenza nel rispetto di queste regole, che assieme ce la faremo: forza Alzano!”
14.40 – Emiliano: “In Puglia servono 2539 operatori sanitari”
La Regione Puglia ha chiesto al governo nazionale l’assunzione di 2.539 operatori sanitari per affrontare l’emergenza coronavirus. Nel dettaglio – in base al fabbisogno calcolato dal dipartimento Salute – servono 678 medici, 1.191 infermieri e 599 operatori socio sanitari. “La situazione negli ospedali è sotto controllo – spiega il governatore Michele Emiliano – il numero dei casi è ancora gestibile rispetto alle nostre capacità. Ma sappiamo tutti che il contagio è in evoluzione ed è nostro compito delineare gli scenari possibili per essere pronti ad affrontare un numero superiore di ricoveri”. Serve personale nelle terapie intensive, pronto soccorso, nei reparti malattie infettive, pneumologia, cardiologia e medicina interna. “La nostra richiesta – prosegue Emiliano – rientra nel piano di potenziamento dei posti letto di malattie infettive e della terapia intensiva che avverrà su tutto il territorio e che al più presto vi illustrerò nel dettaglio, per affrontare al meglio l’emergenza Coronavirus”. “Le assunzioni saranno anche extra dotazione organica – spiega – e con le modalità più rapide: tramite avvisi pubblici o andando ad attingere dalle graduatorie già attive. Medici, infermieri e operatori sanitari sono la forza della nostra rete ospedaliera. Un infinito grazie a tutti loro”.
14.35 – In corso incontro tra Regione Lombardia, esperti e sindaci
È in corso da questa mattina, a Palazzo Lombardia, sede della Regione, l’incontro tra l’assessore al Welfare Giulio Gallera e gli esperti dei principali ospedali lombardi che si stanno occupando dell’emergenza coronavirus per fare il punto della situazione e decidere quali misure proporre poi al governo, in vista della scadenza del decreto.
Alle 14 è previsto poi un incontro, in videocollegamento, con i dodici sindaci dei capoluoghi di provincia lombardi appunto per condividere con loro le possibili proposte che verranno adottate nella regione.
14.30 – Quattro nuovi casi positivi nelle provincie di Siena e Arezzo
Nel Senese si tratta di tre uomini, un 55enne di Poggibonsi, un 37enne di Chiusi e un 34 anni di Chianciano, ora a casa in sorveglianza attiva. Secondo quanto appreso, il 34enne e il 37enne sono collegati ai casi già conosciuti di Chiusi: sono a oggi 11 complessivi. Il 55enne è invece collegato ai casi della gara di ballo a Chianciano: sei in totale finora. Nell’Aretino risultato positivo un sessantenne di Foiano della Chiana, ora in terapia intensiva ad Arezzo, che era stato ricoverato il 3 marzo per un’importante broncopatia all’ospedale di Cortona.
14.20 – Società italiana di anestesia: “Possibili limiti d’età per le terapie intensive”
Nell’emergenza Coronavirus “può rendersi necessario porre un limite di età all’ingresso in terapia intensiva. Non si tratta di compiere scelte meramente di valore, ma di riservare risorse che potrebbero essere scarsissime a chi ha in primis più probabilità di sopravvivenza e secondariamente a chi può avere più anni di vita salvata, in un’ottica di massimizzazione dei benefici per il maggior numero di persone”. A dirlo sono i medici della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti) nel documento tecnico “Raccomandazioni di etica clinica per l’ammissione a trattamenti intensivi e per la loro sospensione, in condizioni eccezionali di squilibrio tra necessità e risorse disponibili”. Questo testo è stato diffuso e pubblicato integralmente anche sul sito internet di Siaarti, ed è indirizzato ai medici. Secondo la società scientifica, il documento vuole “fornire un supporto agli anestesisti-rianimatori attualmente impegnati a gestire in prima linea” la maxi-emergenza “che non ha precedenti per caratteristiche e proporzioni”.
14.15 – Contagiato marinaio Usa di stanza a Napoli
Il Comando europeo dell’esercito americano ha reso noto che un marinaio americano è risultato positivo al coronavirus. E’ il primo membro del servizio statunitense in Europa ad essere infetto. Il marinaio era di stanza a Napoli, in Italia. Il Comando europeo Usa non ha fornito ulteriori dettagli. I militari affermano che il marinaio è “attualmente in isolamento e sta ricevendo cure mediche”.
14.10 – Altre due vittime nelle Marche
Il Gores, l’organismo della Regione Marche che sta seguendo l’evoluzione del contagio, ha trasmesso un nuovo aggiornamento della situazione Coronavirus nelle Marche: sono 200 i casi positivi registrati dalla Sod Virologia di Torrette fino a questo momento e si registrano due nuovi decessi: uno a Marche Nord (un uomo settantottenne con pluripatologie) e uno all’ospedale regionale di Torrette (un uomo di 59 anni con pluripatologie pregresse).
14.00 – Regione Piemonte chiede misure più restrittive
Il governatore Alberto Cirio ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sulle misure di contenimento in atto in Piemonte chiedendo di valutarne di più restrittive. “Alla luce dell’evolversi del contagio in Piemonte e delle osservazioni che mi sono state espresse dall’Unità di crisi, ho chiesto al premier Conte e al Ministro della Salute di valutare un maggiore irrigidimento delle misure decise dal Governo per la nostra regione. La crescita maggiore dei casi di contagio nelle ultime 48 ore, ci fa pensare che il contenimento in atto non sia sufficiente”.
13.55 – Genova, va in pronto soccorso e risulta positivo: verifiche sul personale che lo ha assistito
Un cittadino di origini egiziane proveniente dalla Lombardia, a Genova per motivi di lavoro, è stato ricoverato nel reparto infettivi Policlinico San Martino perché positivo al Covid-19. L’uomo è arrivato al pronto soccorso accompagnato dagli operatori del 118 in discrete condizioni generali: dopo l’anamnesi, negativa per contatti, è stato trattato in Pronto soccorso dove gli è stato fatto il tampone e poi trasferito in Malattie Infettive. La coordinatrice infermieristica del Pronto Soccorso ha convocato gli operatori venuti a contatto con il paziente che sono stati sottoposti a tampone. I risultati si avranno in serata. Al San Martino sono quindi 5 i ricoverati nel reparto di Malattie Infettive.
13.50 – Sardegna: 11 contagi
Si registrano tre nuovi casi di contagio da coronavirus accertati dall’Unità di crisi regionale. Due cittadini di Cagliari e uno di Sardara. In Sardegna quindi i casi salgono a 11. Lo fa sapere la Regione. In uno dei casi il paziente, di rientro da un viaggio, si è messo tempestivamente in isolamento volontario al proprio domicilio senza entrare in contatto con nessuno. Negli altri due casi il contagio è avvenuto per contatto con uno dei pazienti risultati positivi in Sardegna e per contatto con un parente in soggiorno nell’isola, proveniente da altra Regione.
13.45 – Angelus e udienze di papa Francesco in video
Relativamente agli eventi dei prossimi giorni, la preghiera dell’Angelus del Santo Padre di domenica 8 marzo avverrà dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico e non in piazza, dalla finestra. La preghiera sarà trasmessa in diretta streaming da Vatican News e sugli schermi in piazza San Pietro e distribuita da Vatican Media ai media che ne faranno richiesta, in modo da consentire la partecipazione dei fedeli. Lo rende noto l’ufficio stampa della Santa sede, precisando che l’Udienza Generale di mercoledì 11 marzo avverrà secondo le medesime modalità. Tali scelte si rendono necessarie per evitare rischi di diffusione del Covid-19 dovuti ad assembramenti nel corso dei controlli di sicurezza per l’accesso alla piazza, come richiesto anche dalle autorità italiane.In ottemperanza a quanto stabilito dalla Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, fino a domenica 15 marzo sarà sospesa la partecipazione dei fedeli ospiti alle Messe a Santa Marta. Il Santo Padre celebrerà privatamente l’Eucarestia.
13.40 – Siena, camionista soccorso per incidente stradale si scopre positivo
Camionista soccorso per un incidente risulta poi positivo, in isolamento la squadra dei vigili del fuoco intervenuta e l’equipaggio dell’ambulanza che lo ha soccorso. E’ accaduto ieri ad Arezzo. In particolare sono cinque i pompieri che si sono messi, a scopo cautelativo come previsto dalle disposizioni, in autoisolamento: si trovano in un locale della caserma. Già sanificati gli ambienti e i mezzi dello stesso comando dal quale si fa sapere che non ci sono ripercussioni per il servizio.
13.30 – Valle D’Aosta: 8 contagi
Sale a otto il numero di casi risultati positivi al test del coronavirus Covid-19 in Valle d’Aosta. L’ultimo accertato risiede nel comune di Roisan, vicino ad Aosta, ed è stato posto in isolamento precauzionale nel proprio domicilio. I pazienti in quarantena, in diversi comuni della regione alpina, sono ora 57.
13.10 – Primo decesso in Friuli, 15 operatori sanitari in isolamento
La donna di 87 anni ospite di una struttura comunale per anziani di Trieste, ricoverata d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara (Trieste), è deceduta questa mattina. La paziente è risultata positiva al tampone per Covid-19 durante un approfondimento diagnostico resosi necessario. A renderlo noto è la Regione Fvg per voce del vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, dalla sede della Protezione civile regionale di Palmanova (Udine) dove sta seguendo da stamattina l’evolversi della situazione legata all’emergenza coronavirus in regione. Si tratta del primo decesso collegato al Coronavirus in Friuli Venezia Giulia. Il personale dell’azienda sanitaria, pur adottando tutte le forme precauzionali con i dispositivi di protezione individuale come previsto dall’ultimo decreto del governo sia durante il soccorso che il ricovero in ospedale, ha messo in isolamento domiciliare in forma precauzionale 15 operatori sanitari che sono venuti a contatto con la paziente ed è scattata la sorveglianza sanitaria degli ospiti della Casa di riposo.
13.00 – La risposta dell’Ue all’Italia su sforamento deficit: “Ok una tantum”
“Le spese una tantum sostenute per far fronte alla diffusione dell’epidemia sono escluse per definizione dal calcolo del bilancio strutturale e non vengono prese in considerazione nella valutazione dell’adeguatezza dello sforzo di bilancio previsto in base alle regole attuali”. Ad affermarlo è il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis e il Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, nella lettera di risposta alla lettera inviata a Bruxelles il 5 marzo scorso dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, per illustrare alla Commissione Europea la decisione di proporre al Parlamento italiano una Relazione per ottenere l’autorizzazione allo scostamento dal deficit programmatico previsto nella Nadef 2019 alla luce dell’emergenza Covid-19. Nella loro replica, il Vice presidente Dombrovskis e il Commissario Gentiloni, sottolineano che la Commissione Europea “loda gli sforzi del governo e del popolo italiano, che stanno contribuendo in modo considerevole a contenere la diffusione del Covid-19 nell’Unione Europea”.
12.55 – Quinto caso positivo in Salento, è 48enne di Melendugno
Un avvocato 48enne di Melendugno è risultato positivo al Coronavirus. Si tratta del quinto caso in Salento. Il 48enne è ora ricoverato nel reparto Malattie infettive dell’ospedale di Galatina, dove è risultato risultato positivo al primo tampone effettuato nella tenda per il triage allestita all’ingresso del nosocomio. La notizia è confermata dal sindaco di Melendugno, Marco Potì, che ha attivato il Centro operativo comunale (Coc) presso il municipio. La tenda in cui è stato eseguito il tampone è stata sanificata. La moglie e i figli del 48enne sono stati messi in quarantena fiduciaria, in attesa di essere sottoposti ad accertamenti epidemiologici. A quanto si apprende, il 48enne è stato a Venezia dal 22 al 24 febbraio scorsi. Da alcuni giorni aveva la febbre e aveva avvertito l’Asl di competenza. Questa mattina ha deciso di andare in ospedale a Galatina. Si attende la conferma delle controanalisi nelle prossime ore.
12.50 – NICOLA ZINGARETTI POSITIVO AL CORONAVIRUS
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è positivo al coronavirus. È stato lui stesso ad annunciarlo in un video pubblicato su Facebook: “I medici mi hanno detto che sono positivo al Covid19. Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c’è da fare. Coraggio a tutti e a presto. La Asl sta contattando le persone che in questi giorni sono state più vicine al lavoro per i controlli e le verifiche del caso. Ovviamente ho informato il vicepresidente della Giunta regionale, Leodori, per mandare avanti il lavoro, così come il vicesegretario del Pd Orlando, con gli organismi in carica, seguirà tutte le attività politiche. Ho sempre detto niente panico, combattiamo, quanto mai in questo momento – conclude Zingaretti -. Darò il buon esempio seguendo alla lettera le disposizioni dei medici, della scienza, tentando di dare una mano lavorando da casa per quello che sarà possibile e combatto come è giusto fare in questo momento per ciascuno di noi e per tutto il Paese”.
12.48 – Coppia cinese verso dimissioni da Spallanzani
Si valutano le dimissioni dallo Spallanzani per la prossima settimana della coppia di cinesi, primi casi accertati di coronavirus in Italia e ormai guariti. Lo si apprende da fonti ospedaliere. Anche le condizioni dell’agente di polizia, ricoverati nello stesso istituto, sarebbero in miglioramento
12.45 – Agente penitenziario positivo a Vicenza: è in coma farmacologico
È in coma farmacologico un agente penitenziario, in servizio al carcere di Vicenza, risultato positivo al coronavirus. A quanto apprende l’Adnkronos, si tratta di un ragazzo di 28 anni, ha effettuato il tampone dopo aver constatato l’aggravamento dell’influenza di cui soffriva da qualche giorno. “Il coma farmacologico serve per aiutarlo nella respirazione. E’ una situazione complessa, siamo seriamente preoccupati”, dice Luigi Bono, segretario provinciale di Vicenza del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria). Il carcere di Vicenza ospita circa 400 detenuti e vi lavorano 200 agenti penitenziari. “Riceviamo tante telefonate da colleghi preoccupati. Chiediamo -conclude- che si proceda a una verifica immediata delle condizioni sanitarie degli operatori penitenziari in servizio a Vicenza e dei detenuti presenti nella struttura”.
12.40 – Positivi operatori dialisi ospedale San Raffaele di Milano
Alcuni operatori della dialisi dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano sono risultati positivi al nuovo coronavirus. Dopo che un infermiere del reparto ha contratto l’infezione fuori dalla struttura, apprende l’Adnkronos Salute, l’intero staff del reparto è stato sottoposto a tampone e i casi positivi messi in quarantena. Dall’ospedale assicurano che la catena dei contagi è rimasta circoscritta alla dialisi, che è stata sanificata e ha ripreso a funzionare con altro personale. Al momento, precisano, non risulta alcuna conseguenza sui pazienti.
12.30 – Paziente positivo, in quarantena i medici dell’ospedale di Cortona
Ricoverato dal 3 marzo per un’importante broncopatia, un paziente dell’ospedale della Fratta a Cortona (Arezzo), un sessantenne cardiopatico di Foiano della Chiana, è poi risultato positivo al coronavirus: attualmente si trova in terapia intensiva all’ospedale San Donato di Arezzo. La scoperta è stata fatta ieri sera, in conseguenza l’Asl ha predisposto immediatamente l’autoisolamento del personale sanitario interessato, una decina di persone, e disposto accertamenti e provvedimenti precauzionali per i pazienti, i familiari ed i visitatori della stanza di degenza dove era ricoverato il sessantenne. Già sanificati, informa l’Asl, tutti gli ambienti del presidio della Fratta. Ad annunciare la positività del sessantenne è stato il sindaco di Cortona Luciano Meoni: “Purtroppo è stato accertato un caso di coronavirus all’ospedale della Fratta. Il paziente non è cortonese. Invito tutti a mantenere la calma e a continuare normalmente la propria vita nel rispetto delle regole che già sono state comunicate”. Le parole del sindaco di Cortona sono state sottoscritte dal collega di Foiano della Chiana Francesco Sonnati: “Non è il momento né del panico né della paura ma della collaborazione”.
12.20 – Comune di Milano attiva sostegno scolastico a casa per studenti disabili
Nel periodo di sospensione dell’attività scolastica dovuta all’emergenza coronavirus gli alunni con disabilità delle scuole di Milano potranno ricevere assistenza educativa a casa. “Il prolungato periodo di sospensione delle lezioni – ha spiegato l’assessore all’Educazione del Comune di Milano, Laura Galimberti – non deve impedirci di continuare a prenderci cura dei bambini e dei ragazzi più fragili che frequentano le nostre scuole. Con questa decisione andiamo incontro alle loro esigenze, a quelle delle loro famiglie e a quelle degli enti accreditati che potranno così riprendere le loro attività”. Il Comune ha deciso quindi di autorizzare gli interventi domiciliari degli educatori, sulla base delle caratteristiche peculiari del singolo alunno, concordando preventivamente l’intervento con la famiglia, con l’insegnante di sostegno e con l’educatore e in seguito all’elaborazione di uno specifico piano educativo temporaneo. Gli interventi potranno essere attivati, come spiega il Comune, nel rispetto delle indicazioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 4 marzo.
12.15 – Bologna, 2 positivi all’ospedale Maggiore, 50 in isolamento
Due casi di positività al coronavirus all’ospedale Maggiore di Bologna. Un’ostetrica è stata ricoverata nel reparto Malattie infettive dell’Ospedale Sant’Orsola dopo essere risultata positiva al Covid-19. Oltre alla donna, anche un paziente, ricoverato in terapia intensiva nei giorni scorsi in seguito a un incidente stradale, è risultato positivo al coronavirus. Secondo quanto si apprende, sono una cinquantina gli operatori sanitari che sono stati sottoposti al test e al momento si trovano in isolamento preventivo: 10 hanno lavorato a contatto con l’ostetrica e sono in corso approfondimenti anche in relazione alla professione della donna. Altri 29 sono gli operatori sanitari, tra medici e infermieri, sottoposti al tampone dopo aver interagito con il paziente ricoverato in terapia intensiva. A questi si aggiungono le 10 persone che sono entrate in contatto con il paziente di Gaggio Montano, successivamente deceduto, cinque delle quali lo avevano visitato al suo arrivo all’Ospedale Maggiore: l’uomo era stato portato in ospedale per ragioni non legate al coronavirus e successivamente era risultato positivo.
12.10 – Positivo medico dell’ospedale Sant’Anna di Como
Un’operatrice sanitaria che lavora nel blocco chirurgie dell’ospedale Sant’Anna di Como è risultata positiva al coronavirus. Lo riporta la Provincia di Como, spiegando che nella struttura c’è stata una chiusura temporanea delle sale operatorie. Lunedì sarà fatto il tampone al personale, che è tornato a casa con la raccomandazione di indossare sempre la mascherina chirurgica. Como al momento risulta una delle province meno colpite dal virus, con 11 casi.
12.05 – Spallanzani di Roma: “37 pazienti positivi, tutti in buone condizioni tranne 8”
In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani 71 pazienti. “I pazienti covid positivi sono in totale 37”. È quanto emerge dal bollettino medico di oggi dello Spallanzani. “Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche stabili a eccezione di otto che presentano una polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio. Il quadro clinico di alcuni di loro è stabile o in netto miglioramento” viene evidenziato nel bollettino aggiungendo che “in giornata sono previste diverse dimissioni di pazienti già negativi al primo test e comunque asintomatici”.
12.00 – Piemonte: 175 contagi, 36 in terapia intensiva
Sono 175 le persone risultate positive al test sul coronavirus in Piemonte. E’ quanto comunica la Regione. I pazienti ricoverati sono 118, di cui 36 in terapia intensiva: 7 ad Asti, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 4 al Giovanni Bosco, 4 al San Luigi di Orbassano, 3 alle Molinette di Torino, 1 al Alessandria, 1 al Maria Vittoria di Torino, 1 a Biella, 1 al Martini, 1 a Cuneo, 1 al Mauriziano di Torino. Altre 52 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi. Finora sono 918 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 644 dei quali risultati negativi.
11.50 – Turista bergamasca ricoverata a Palermo è stabile
Restano invariate le condizioni della turista bergamasca ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Cervello. La donna in vacanza in città e risultata positiva ai test per coronavirus, è “senza febbre e in buone condizioni generali”, spiegano dal nosocomio. Restano in quarantena in hotel gli altri componenti del gruppo che insieme a lei erano arrivati nel capoluogo siciliano per trascorrere qualche giorno alla scoperta della Palermo arabo-normanna. Per loro, però, presto si potrebbero riaprire le porte dell’albergo: i tamponi eseguiti di nuovo nei giorni scorsi sono risultati tutti negativi.
11.45 – Veneto, 23 morti e 543 contagi
Salgono anche oggi i casi di persone positive al coronavirus in Veneto, giunte a 543. Sono stati 32 i nuovi casi registrati da ieri sera. Lo spiega l’ultimo report della Regione Veneto. Rispetto a ieri sale anche il conteggio dei deceduti: sono 13, a seguito del decesso di un altro paziente a Padova. Il maggior incremento si è riscontrato tra i residenti a Padova (+14), seguita da Vicenza (+7) e Venezia (+4). Le persone ricoverate salgono a 164 (+9), quelle in terapia intensiva a 41 (+2).
11.30 – Vice presidente del Consiglio regionale delle Marche in isolamento
Volontariamente ed in via precauzionale, il vice presidente del Consiglio regionale delle Marche Renato Claudio Minardi ha deciso di auto-isolarsi nella sua abitazione di Fano dopo aver appreso la notizia di una persona risultata positiva al tampone del coronavirus con cui ha avuto, martedì 3 marzo, un contatto seppur minimo. “Ho segnalato il caso e ho seguito per prevenzione e correttezza verso gli altri, sin da subito, le indicazioni previste dalle misure adottate dal Ministero della Salute e dalla Regione Marche” spiega in una nota. “Sto bene e non presento alcun sintomo – sottolinea – ma è assolutamente necessario seguire regole semplici di prevenzione per contenere la diffusione del contagio, al fine di tutelare la salute di ognuno”. “Coloro che sono stati in contatto con me negli ultimi giorni non dovranno sottoporsi ad alcuna misura precauzionale – conclude -. Lo dovrebbero fare volontariamente anche le altre persone che si trovano nella mia stessa situazione”.
11.25 – Palermo, positivo carabiniere: era appena tornato dalla settimana bianca
Un carabiniere del comando provinciale di Palermo è risultato positivo al coronavirus e attualmente ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Civico. Il militare è tornato da una vacanza in Trentino Alto Adige lo scorso 24 febbraio transitando dall’aeroporto di Verona. Lo conferma il comando provinciale dell’arma. I colleghi che hanno lavorato con lui si trovano in quarantena. Si stanno eseguendo le operazioni di sanificazione dei locali del comando provinciale.
11.20 – Trieste, positiva donna ricoverata in struttura per anziani
Una signora di 87 anni, ospite della struttura comunale per anziani Casa Serena, è risultata positiva al coronavirus. Lo rende noto il Comune di Trieste – Dipartimento Servizi e Politiche Sociali, riferendo che l’accertamento ha peraltro avuto luogo all’Ospedale di Cattinara dove l’anziana, già ricoverata per altra patologia, era stata sottoposta a un tampone di routine. A Casa Serena, riferisce ancora il Comune, sono state disposte e sono in corso tutte le opportune misure di profilassi e controllo sugli ospiti e sul personale della struttura. L’Amministrazione comunale sta già informando i parenti degli ospiti.
11.15 – Il ministro Speranza: “Risposta forte dello Stato ma ora serve anche impegno dei cittadini”
“Ieri notte in Consiglio dei ministri abbiamo approvato un piano straordinario di assunzioni e investimenti sul personale sanitario. È una risposta forte da parte dello Stato che avrà un impatto rilevante sulla nostra capacità di fronteggiare l’emergenza. Dobbiamo continuare a lavorare ogni giorno per garantire il diritto alla salute a tutti”. Lo scrive su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Voglio però essere chiaro: questo sforzo non sarà sufficiente senza l’impegno di ogni singolo cittadino a rispettare le raccomandazioni che abbiamo diffuso. È questa la cosa più importante per vincere la sfida”, conclude.
11.12 – Sicilia: 35 casi positivi, 8 sono ricoverati
Dalla Sicilia sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 35 campioni relativi al coronavirus, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Sono quindi 35 le persone risultate positive in Sicilia, 11 più di ieri. Risultano ricoverati 8 pazienti (tre a Palermo, tre a Catania, uno a Messina, uno a Caltanissetta, ma proveniente da Agrigento) di cui nessuno in regime di terapia intensiva, mentre 27 sono in isolamento domiciliare. Risulta guarito, dopo il test di conferma eseguito nelle scorse ore, un paziente del Ragusano, mentre dopo ulteriori approfondimenti il paziente ricoverato ieri ad Enna è risultato negativo ed è stato dimesso. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola reso noto dalla Regione siciliana. Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 643 tamponi, di cui 598 negativi e 10 in attesa dei risultati. La Regione rende noto che “tutti i contagi accertati in Sicilia sono riconducibili al ceppo delle zone di focolaio del Nord Italia. Nello specifico 12 casi sono afferibili a un cluster proveniente dal Friuli Venezia Giulia”.
11.10 – Altri cinque casi positivi in Alto Adige
I test effettuati ieri su altre 5 persone sottoposte a test per il Coronavirus hanno dato esito positivo. Sale dunque a 9 il numero complessivo di persone infettate dal Covid-19 in Alto Adige. Una persona che lavora in Alto Adige è inoltre risultata positiva al test in un ospedale del Nord Italia. Lo comunica l’Azienda sanitaria altoatesina.
Come per gli altri casi, per la conferma delle positività si dovrà attendere l’esito del test di controllo effettuato presso l’Istituto superiore di sanità. Al momento si può parlare quindi di un solo caso confermato nel territorio altoatesino. L’esito del test di controllo sul secondo caso di due giorni fa è atteso per la giornata di oggi. Per gli altri sette casi si dovrà attendere qualche giorno. Finora sono state testate 51 persone, in 42 casi l’esame ha dato esito negativo.
11.05 – Al via riunione del Comitato per decidere su zone rosse e gialle
Il ministro della Salute Roberto Speranza è alla Protezione civile a Roma per la riunione del Comitato tecnico scientifico sull’emergenza coronavirus. In discussione, secondo quanto si apprende, la valutazione degli effetti delle misure prese due settimane fa nelle zone rosse e una loro eventuale estensione ad altre aree.
10.55 – L’epidemiologo: “Italia un passetto avanti a tutti i Paesi europei”
“Il non aver sottovalutato il rischio ci ha portato ad essere un passetto avanti a tutti i Paesi europei”. Parola dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, docente di Igiene all’università di Pisa, che su twitter concorda con il divulgatore Piero Angela. Di tono opposto la risposta dell’epidemiologo a chi lamenta che “si stanno sacrificando cose imprescindibili come il diritto all’istruzione, la socialità, infine l’economia di un Paese in nome degli over 75”, “Spieghiamo a chi dice queste scemenze che se lasciamo #Covid19 libero di correre non ci sarà nessuno disponibile in ospedale a soccorrere gli under 75 qualora andasse di traverso un nocciolo di oliva durante l’apericena”, twitta Lopalco.
10.40 – Governo valuta norme nazionali anti-assembramenti
Una nuova stretta per arginare la diffusione del Covid-19 sarà contenuta nel decreto del presidente del consiglio dei ministri che Giuseppe Conte dovrebbe firmare in giornata. Fra le misure di cui avrebbe parlato nel corso della notte con i ministri durante il Cdm, l’ipotesi di istituire nuove zone rosse, attenzionati i comuni di Alzano e Nembro, ma anche zone gialle più diffuse, ormai quasi una certezza. Nonché una nuova stretta per tutti: “Ci saranno norme più restrittive per l’intero territorio nazionale – spiega una fonte di governo – per limitare le ipotesi di assembramenti”.
10.35 – 202 casi positivi nelle Marche
Nelle Marche sono arrivati a quota 202 i tamponi positivi al test Coronavirus sul totale dei 796 testati fino a oggi dalla Sod Virologia dell’ospedale di Torrette di Ancona. Lo rende noto la Regione, ufficializzando i dati del Gores (Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria).
10.30 – Veneto, 700 medici in sorveglianza ma negativi al tampone possono rientrare al lavoro
È stata accolta dal governo la norma proposta ieri dal governatore Luca Zaia che consente ai medici posti in sorveglianza, ma non positivi al Covid-19, di rientrare al lavoro. Lo rende noto la Regione Veneto, illustrando le disposizioni dell’art.11 del nuovo decreto. Si spiega che la norma sull’isolamento “non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza”, aggiungendo che questi “sospendono l’attività nel caso di sintomatoloogia respiratoria o esito positivo al Covid-19”. La nuovo formulazione – evidenzia la Regione – consentirà nel solo Veneto di far rientrare negli ospedali quasi 700 operatori, bloccati a casa dalla precedente norma (Decreto 23 febbraio) sull’isolamento fiduciario. Era stato proprio Zaia a lanciare l’allarme ieri al Governo, chiedendo la modifica della disposizione nazionale, dato che questa imponeva la quarantena agli operatori sanitari “in perfetta salute”, ma solo perchè venuti in qualche modo a contatto con malati positivi al coronavirus.
10.20 – Due nuovi casi positivi in Abruzzo
Nei test eseguiti la scorsa notte nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, sono emersi due nuovi casi positivi al Covid 19. Secondo quanto rende noto la Regione Abruzzo, il primo riguarda un uomo di Pescara di 35 anni, che ha riferito di avere avuto contatti con altro caso positivo. È asintomatico e per questa ragione non è stato ricoverato, ma posto in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl. Il secondo è stato invece eseguito sul cadavere di un uomo di Ortona deceduto nei giorni scorsi per patologie cardio-respiratorie rese sul quale è stato eseguito un esame necroscopico. Sono state attivate tutte le procedure di sicurezza per ricostruire i suoi movimenti e tracciare i contatti. I campioni saranno inviati ai laboratori di secondo livello per le controanalisi.
10.15 – Di Maio: “Farnesina lavora senza sosta per supportare italiani all’estero”
L’Unità di Crisi della Farnesina e le rappresentanze diplomatiche italiane nel mondo “in queste settimane stanno lavorando senza sosta, e nell’ombra, per supportare i nostri connazionali che all’estero hanno bisogno di aiuto. Non smetterò mai di ringraziare queste persone, donne e uomini che con grande impegno stanno dando il proprio contributo”. E’ quanto scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Questa – aggiunge – è l’Italia che dobbiamo raccontare all’estero, che dimostra di essere forte, che non molla, l’Italia orgogliosa della sua gente e che vuole ripartire con coraggio”.
10.00 – Bonafede: “Giustizia va avanti nel rispetto della salute”
“Con il decreto legge approvato ieri sera in Consiglio dei Ministri, abbiamo deciso che per le prossime due settimane (dal 8 marzo fino al 22 marzo) saranno sospesi termini e udienze su tutto il territorio nazionale. L’unica attività consentita sarà quella urgente e improrogabile, in analogia a quanto previsto dalla Legge n. 742/1969 per la sospensione feriale di procedimenti e udienze”. Così scrive in un post su Facebook, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede commentando le misure approvate nella notte dal governo. “In questo intervallo di due settimane, i vertici degli uffici giudiziari avranno la possibilità di poter organizzare l’attività giudiziaria che riprenderà dal 23 marzo con tutte le cautele e le misure previste nel decreto legge a tutela della salute degli addetti ai lavori e degli utenti della giustizia”.
09.40 – Brusaferro (Iss): “Chiudere la Lombardia non avrebbe senso”
“Chiudere la Lombardia? Non avrebbe neppure senso”. Lo dice Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, in un’intervista al Corriere della Sera, nella quale chiarisce le dichiarazioni rilasciate venerdì mattina durante la conferenza stampa alla Protezione Civile. “Non sono io la persona che decide – spiega – sono solo uno dei membri del comitato tecnico scientifico che riferisce alla presidenza del Consiglio le valutazioni”. Brusaferro sottolinea di non aver mai parlato dell’ipotesi di istituire la zona rossa per l’intera Lombardia: “Alla domanda se pensiamo di allargare la zona rossa ho risposto semplicemente che stiamo valutando le misure da prendere in Lombardia che è una delle zone critiche. È ben diverso parlare di zona rossa”. Nella Regione “la curva cresce così come in Emilia-Romagna, siamo in una fase intermedia. Non c’è ancora un rallentamento dell’epidemia ed è su questi dati che noi tecnici dobbiamo basarci per fare valutazioni e suggerire le misure che potrebbero essere prese per cercare di modificare la progressione dei casi”. Brusaferro precisa che in Italia “per tutte le fasce d’età il tasso di mortalità è inferiore a quello che si aveva in Cina nella prima fase dell’epidemia. Il confronto dei dati sfata informazioni erronee che stanno circolando secondo le quali la mortalità da noi è superiore”. Questo si deve “alle capacità del nostro servizio sanitario. Non dimentichiamo poi che l’Italia ha un’età media più alta rispetto alla Cina e quindi la pressione sugli ospedali e gli operatori da noi è maggiore”.
09.30 – Due nuovi casi in Thailandia: sono stati di recente in Italia
Due nuovi casi di coronavirus in Thailandia. Il ministero della Sanità ha confermato che si tratta di due uomini thailandesi di 40 anni, che sono stati di recente in Italia. Il giornale online The Nation parla di una “visita ufficiale”. Le autorità sanitarie del Paese segnalano in totale 50 casi di infezione: una persona è morta a causa della Covid-19, 18 sono ricoverate in ospedale e 31 sono guarite.