Nessuna saprà mai perché quell’uomo e quella donna hanno cominciato a discutere animatamente e poi a litigare sui binari della linea ferroviaria Padova-Bologna. Se lei volesse uccidersi sotto il Frecciarossa in arrivo e se lui avesse cercato di dissuaderla, facendola risalire sulla banchina. Di certo, la donna è caduta nuovamente sul binario e lui ha cercato di salvarla, ma a sua volta è ruzzolato pochi attimi prima del passaggio del convoglio in corsa. Non c’è stato scampo per nessuno di loro.
Sono morti così due clochard inseparabili, conosciuti da tutti nella zona termale di Padova. L’incidente, ma più probabilmente un suicidio, è avvenuto a Battaglia Terme. Protagonisti Simonetta Zanellato di 50 anni e Miro Menandro di 40. Erano compagni di vita, un’esistenza trascorsa sulle strade, sotto i portici, con tutti i problemi di alcool e disagio sociale che accompagnano queste esistenze. Non avevano una dimora, dormivano dove capitava. Le loro vite sono state tragicamente interrotte dal Frecciarossa proveniente da Napoli e diretto a Venezia.
La dinamica è stata ricostruita dagli agenti della Polizia ferroviaria del compartimento di Padova e dai carabinieri della locale stazione di Battaglia Terme. I due hanno cominciato a litigare mentre si trovavano sulla banchina della linea ferroviaria quando, improvvisamente, la donna è caduta sulle rotaie. Il compagno si è preoccupato per lei e ha cercato di farla risalire, afferrandola per le spalle. Ma si è sbilanciato ed è caduto anche lui. Il treno in transito li ha travolti entrambi, i macchinisti non hanno potuto evitare l’impatto violentissimo.
“Li ho visti iniziare a discutere quando si trovavano ancora sulla banchina –. ha raccontato a Il Gazzettino uno dei testimoni del dramma – Non sembrava un litigio molto violento. Poi hanno attraversato i binari, continuando a gesticolare e a parlare ad alta voce. Sono saliti sulla seconda banchina e hanno fatto qualche metro, sempre litigando. Poi lei è caduta, lui ha provato a tirarla su, ma le è finito sopra. Il treno è passato qualche secondo dopo”. Subito dopo l’episodio si era diffusa la voce secondo cui la coppia si sarebbe abbracciata, morendo unita e volontariamente. Anzi, che l’uomo aveva deciso di morire con la sua donna quando ha capito che non c’era più tempo per salvarla. Ma le testimonianze vanno in senso contrario, anche se non si può escludere che la ragione del litigio fosse l’intenzione della donna di farla finita.
“È una tragedia per la nostra comunità. Penso che ci segnerà per un lungo tempo. – ha detto il sindaco di Battaglia Terme, Massimo Momolo, commosso –. Li conoscevo bene. Vivevano per strada da anni e si frequentavano da molto tempo. Li si vedeva sempre insieme bazzicare per le strade della nostra cittadina. Non erano mai molesti, non disturbavano nessuno. Erano molto riservati e schivi”. I tentativi di aiutarli, di allontanarli dalla strada, erano falliti. “I servizi sociali hanno offerto aiuto più volte, ma loro non volevano, erano ostinati. Non hanno mai accettato neanche una caramella”, ha concluso il sindaco.