“Sono il figlio di Zodiac”. Lo afferma il protagonista del documentario The most dangerous animal of all, una mini serie tv in quattro puntate appena andata in onda negli Stati Uniti su FX. Il signore in questione si chiama Gary Stewart, mentre il richiamo è al celebre serial killer mai scovato che terrorizzò l’area attorno a San Francisco sul finire degli anni Sessanta uccidendo almeno 5 persone. Personaggio misterioso divenuto celebre in Italia grazie al film omonimo diretto da David Fincher nel 2007 con protagonista Mark Ruffalo e Jake Gyllenhall. Stewart è un signore di mezza età che gestisce una società di servizi di manutenzione di edifici in Louisiana. Abbandonato dal presunto papà killer quando era piccolissimo, Stewart ha raccontato quattro anni fa ad una giornalista Susan Mustafa il suo doloroso sospetto, finito poi in un libro edito da Harper&Collins. Secondo l’uomo, suo padre, tal Earl Van Best, sarebbe l’assassino che polizia, detective ed Fbi, hanno cercato per decenni. La ricostruzione della storia familiare di Stewart passa oltretutto da diverse scartoffie giudiziarie perché il suo padre biologico, Van Best, quando aveva 28 anni abbordò la tredicenne Judy, poi divenuta due anni più tardi sua madre.
La vicenda denominata “ice cream romance” finì sulle pagine dei giornali dell’epoca perché Van Best adocchiò Judy su uno scuolabus poi la seguì in una gelateria dove infine (illegalmente) la corteggiò. Gary nacque due anni dopo e nel continuo girovagare dei genitori finì per essere abbandonato a New Orleans quando aveva tre anni. Secondo Hollywood Reporter la mini serie “non è una rivisitazione credulona” della storia di Stewart. Perché i registi e produttori Kief Davidson e Ross M. Dinerstein hanno parallelamente fatto partire un’investigazione indipendente, con tanto di detective figlio di uno dei detective che all’epoca cercò Zodiac, per confermare o meno le affermazioni di Stewart. Alcuni dettagli sul padre, già presenti e archiviati in diversi fascicoli conservati dalla polizia californiana, segnalano che Van Best, morto nel 1984 in Messico, era un appassionato di crittografia (Zodiac divenne famoso per i crittogrammi da centinaia di simboli inviati alle redazioni di diversi giornali ndr), venne rinchiuso per diverso tempo in manicomio e che uno degli omicidi avvenne a due isolati dal suo appartamento. Insomma, libro e documentario sembrano raccontarci che Stewart non sia un mitomane.