Blocco totale fino al 3 aprile prossimo. È quanto vuole fare tutto lo sport italiano, che però per trasformare l’intenzione un fatto concreto ha bisogno di un decreto ad hoc della presidenza del consiglio. La decisione di fermarsi è stata presa direttamente dal Coni e dalle federazioni nel corso di una riunione indetta dal presidente Giovanni Malagò e alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Federazioni degli Sport di Squadra, unitamente al Segretario Generale Carlo Mornati. Dopo aver ascoltato le opinioni di tutti gli intervenuti (alcuni in presenza, altri via Skype), Malagò ha pubblicamente ringraziato i Presidenti federali e le Federazioni per la grande coesione e l’apprezzata unità di intenti manifestate in un’occasione così delicata per il Paese e in particolare per il mondo dello sport che non ha precedenti nella storia.
La risposta di Spadafora: “A lavoro sul decreto di Conte, pronto domani” – Una posizione, quella del Coni, accolta con estrema soddisfazione dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: “Ho appreso con piacere l’esito dell’incontro svoltosi oggi al Foro Italico con il presidente del Coni e i presidenti delle Federazioni degli Sport di squadra. Ringrazio tutti per la serietà, la collaborazione e la presa di coscienza della gravità della situazione – ha detto il ministro – Sono già al lavoro per la stesura del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia sportiva, che spero possa essere firmato già nella giornata di domani“.
Malagò: “Sospese tutte le attività sportive fino al 3 aprile” – “Confermando che in ogni azione e circostanza la tutela della salute è la priorità assoluta di tutti – ha detto Malagò – al termine della riunione il CONI all’unanimità ha stabilito che: tutte le decisioni prese dalle singole FSN e DSA fino ad oggi sono da considerarsi corrette e nel pieno rispetto delle norme e delle leggi emanate e attualmente in vigore; sono sospese tutte le attività sportive ad ogni livello fino al 3 aprile 2020; per ottemperare al punto sopra descritto – ha però aggiunto – viene richiesto al Governo di emanare un apposito DPCM che possa superare quello attuale in corso di validità; di chiedere alle Regioni, pur nel rispetto dell’autonomia costituzionale, di uniformare le singole ordinanze ai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di non creare divergenti applicazioni della stessa materia nei vari territori”.
Il Coni e alle federazioni, ovviamente, sta a cuore anche la questione economica e le ripercussioni che potrà creare la sospensione delle attività fino al 3 aprile: “Viene altresì richiesto al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell’annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabilità e senso del dovere – ha sottolineato il presidente del Comitato olimpico nazionale – rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane a causa di specifiche temporalità delle manifestazioni“.
Malagò, infine, è stato delegato da tutti di informare oggi stesso il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, sulle risultanze dell’incontro. Il Coni “ricorda altresì che le competizioni a carattere internazionale, sia per i club sia per le nazionali, non rientrano nella disponibilità giurisdizionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e che quindi non possono essere regolate dalle decisioni odierne”. Il riferimento è anche alle prossime partite di Europa e Champions League in cui saranno impegnate le squadre di calcio italiane. “Il Coni da giorni sta sostenendo e continuerà a sostenere le singole Federazioni in tutte le iniziative che intenderanno intraprendere con le rispettive organizzazioni internazionali (europee e mondiali) al fine di armonizzare i calendari e gli eventi anche in vista delle prossime scadenze legate alle qualificazioni olimpiche“.