Il giornalista e l''opinionista sono stati ospiti a Live su Canale 5 nel salotto di Barbara D'Urso
Con il decreto del governo per contenere la diffusione del coronavirus, anche le cerimonie religiose sono state sospese. Almeno fino al 3 aprile, messe e funerali non verranno celebrati in tutto il territorio italiano. “Il problema è una società che apre tutto ma chiude le Chiese”, ha tuonato Paolo Brosio, il giornalista devoto alla Madonna di Medjugorje. “Bar, supermercati, ristoranti: tutto aperto, tranne le chiese? Via l’acqua santa, via la messa, vie le celebrazioni eucaristiche, via la possibilità ai fedeli di entrare in Chiesa. Già siamo quattro gatti in Chiesa. Ora con questo problema del Coronavirus i gatti sono rimasti due. Ma ragazzi. Ditemi che problema c’è a entrare in una Chiesa”, si è sfogato Brosio a “Live – Non è la d’Urso”.
“Non mi sembra che le Chiese siano focolaio di Coronavirus. È una follia. Siamo diventati un popolo di pagani. Che fede abbiamo in Cristo?”, sono state le parole del giornalista, che inevitabilmente hanno diviso gli umori dei presenti in studio. “Per avere un po’ di pubblicità strumentalizzi queste storie”, si è dissociato Gianluigi Nuzzi. “Sei socialmente pericoloso se dici una cosa così”, si è arrabbiata Alba Parietti. Solo Mario Giordano ha appoggiato la teoria di Brosio: “Non ha detto una cosa così insensata. A Milano sono rimaste aperte le metropolitane e sono state chiuse le messe delle otto del mattino. Ora, c’è più assembramento alla messa feriale delle otto del mattino o nelle metro?”.