Calcio

Portogallo, le visite guidate dell’italiano Eupremio Scarpa alla ricerca del futebol perduto nei sobborghi della capitale lusitana

Dal 2015 il cittadino italiano originario di Milano accompagna i turisti nel tour del pallone sconosciuto della capitale portoghese. Un viaggio lontano dai fasti di Benfica e Porto

A Eupremio Scarpa, italiano trasferitosi a Lisbona nel 2001 perché stanco della vita nella sua Milano, l’idea è venuta alla fine del 2015. Il 17 marzo successivo, a 110 anni esatti dal primo campionato della capitale, è partito il “Vintage Football City Tour – Lisbona”, un’escursione calcistica sui luoghi che hanno fatto la storia del pallone in Portogallo. Il tour, pensato assieme a due amici portoghesi, privilegia i luoghi sconosciuti ai più e non necessariamente legati ai club e ai personaggi principali del futebol lusitano.

Scarpa ha accompagnato il primo gruppo a Belem, proprio nei pressi della torre che è il simbolo di Lisbona, in luoghi battuti anche dal turismo di massa. “Qui sono nate le prime squadre – spiega – i primi campi di gioco ed è avvenuto il passaggio da sport d’élite a sport popolare. Il Belenenses, la terza squadra di Lisbona, sarebbe nata solo dopo, nel 1919”. Eupremio Scarpa, un nome che probabilmente sarebbe piaciuto ad Antonio Tabucchi, si è laureato in Italia in Scienze Politiche, in Portogallo lavora, spesso lo ha fatto anche da precario, come Educatore.

“Mi ha sempre interessato – dice – la piccola storia, non la storia dei grandi eroi e dei vincitori, piuttosto quella più romantica degli esclusi, di quei perdenti che nessuno studia. Benfica, Sporting e Porto come Milan, Inter e Juve. Certo, tutto giusto, ma la storia del calcio è anche un’altra. Quella dei quartieri più umili dove i ragazzini si divertivano per strada e i calciatori lavoravano e contemporaneamente giocavano per hobby nelle serie minori. Luoghi dove gli appassionati hanno costruito con le proprie mani il campo di gioco, facendo in modo che il club fosse anche un luogo per la comunità, offrendo docce pubbliche, alimenti e magari una scuola serale per gli analfabeti”.

Oggi gli itinerari proposti da Scarpa per il “Vintage Football City Tour” sono due. Uno da farsi a piedi proprio nella zona di Belem, dove si va a scoprire le origini del calcio in Portogallo. Il secondo è invece più impegnativo per l’appassionato perché dura all’incirca sette ore, si gira in auto per i campi delle squadre minori. “Da poco abbiamo cominciato – continua – a fare delle escursioni anche fuori Lisbona, cercando che la visita coincida con una partita delle serie inferiori. Il mese scorso siamo andati nell’Alentejo a conoscere il Mineiro Aljustrelense, club di serie C con una storia ricchissima: è infatti una squadra di minatori, un club legatissimo a quel territorio e a quella comunità. Stiamo inoltre preparando in queste settimane altri due itinerari, uno anche a Setubal”. E c’è da scommetterci che non si parlerà di Mourinho e di attualità.