Mascherine vendute con un rincaro, rispetto al prezzo d’acquisto, del +6000%. Gel e salviette igienizzanti fatti passare come prodotti con azione disinfettante. La Guardia di Finanza di Bari ha eseguito perquisizioni e sequestri in decine di imprese che operano in provincia. I titolari sono accusati di avere speculato e truffato sui dispositivi medico-sanitari per l’emergenza coronavirus. Ritirati oltre 30mila prodotti per un valore di 220mila euro. “Nello specifico – spiegano gli inquirenti – è emerso che gli esercenti, allo scopo di massimizzare il proprio guadagno, avevano acquistato maxi confezioni di mascherine per poi immetterle in consumo, dopo averle riconfezionate, in singole bustine trasparenti”. In altri casi sono stati individuati venditori “che offrivano gel e salviette igienizzanti per le mani presentandoli, con scritte e simboli ingannevoli sulle confezioni nonché con messaggi pubblicitari, come prodotti con azione disinfettante”.