La ex ballerina di tanti celebri sabato sera in compagnia di Fantastico ha twittato da Shangai accusando la coppia di aver favorito un enorme gruppo sanitario privato a scapito di chi invece secondo lei avrebbe bisogno in questo momento
Ferragnez contro Heather Parisi: la lite attorno alle donazioni raccolte a supporto degli ospedali impegnati nell’emergenza coronavirus continua. Da un lato Chiara Ferragni e Fedez che lanciano una raccolta fondi a favore del San Raffaele di Milano per creare nuovi posto letto di terapia intensiva; dall’altro l’ex showgirl che li critica aspramente su Twitter perché le donazioni semmai andrebbero fatte alla sanità pubblica. La influencer e il rapper hanno subito messo sul piatto 100mila euro e fatto partire online il tam tam per aderire grazie alla piattaforma Gofuondme e in meno di 48 ore hanno raggiunto oltre tre milioni e mezzo di euro.
I due hanno ringraziato così i propri follower, ma in mezzo al coro di approvazione e giubilo è sbucata la Parisi. La ex ballerina di tanti celebri sabato sera in compagnia di Fantastico ha twittato da Shangai accusando la coppia di aver favorito un enorme gruppo sanitario privato a scapito di chi invece – secondo lei -avrebbe bisogno in questo momento, ovvero gli ospedali pubblici lombardi vicini al collasso. “Non era meglio promuovere la raccolta fondi per l’emergenza del #COVID2019 a favore della sanità pubblica e degli ospedali che davvero ne hanno bisogno invece che a favore del più grande gruppo di sanità privata d’Italia (GSD)? Mi sembra Robin Hood al contrario. #coronavirus”, ha scritto la bionda Heather
La risposta dei Ferragnez non si è fatta attendere: “Se al posto di dare aria alla bocca tanto per darla ti informassi che le terapie intensive saranno destinate al sistema sanitario pubblico a cui il San Raffaele è iscritto (l’ospedale San Raffale è una struttura privata ma appartenente al circuito del Sistema Sanitario Nazionale, pertanto offre cure pubbliche e gratuite, ndr.). Ma tu invece al posto di lamentarti, che minchia stai facendo? Le coreografie?”. Ora non si attende altro che la risposta della Parisi per quello che sta diventando un vero dibattito politico, oltretutto assente nel sempre sovraccarico agone della politica italiana ufficiale.