Luca Zaia, tre giorni dopo aver detto che la situazione era sotto controllo, lancia un drammatico appello. Si rivolge ai veneti e dice: “State a casa. La cura siamo noi. Fra cinque giorni ci sarà il picco delle cure intensive. Se andiamo avanti così, il 15 aprile due milioni di veneti saranno contagiati. Basta con i weekend al mare, con le mamme che scrivono per sapere se possono portare i bambini a ginnastica, basta con le tombole assieme ai parenti, con gli incontri di famiglia. Nessuno può chiamarsi fuori. I ragazzi non pensino di non poter finire in terapia intensiva. Meno persone frequentate, meglio è. L’insidia è il ‘positivo asintomatico‘ che infetta 2,4 persone, secondo il calcolo R0. Per questo dovete evitare tutti i controlli. Questo è l’appello che faccio ai veneti: restate a casa. E poi non venite a dirci che non lo avevamo detto”.

Articolo Precedente

Coronavirus, Cirio: “Siamo pronti a chiudere il Piemonte. Abbiamo una popolazione più anziana e 15 pazienti in terapia intensiva su 100”

next
Articolo Successivo

Coronavirus, parlamentari M5s donano alla Protezione civile i 3 milioni di euro ricavati dal taglio stipendi: ok dopo voto su Rousseau

next