Come è gestita nelle vostre città l’emergenza Coronavirus? Come si comportano le autorità e i cittadini? E nelle vostre vite, c’è qualche aspetto positivo o inatteso nell’isolamento forzato? Abbiamo chiesto ai nostri Sostenitori di raccontarcelo, inviando testimonianze, osservazioni e spunti per la redazione al Blog Sostenitore. Mai come stavolta il contributo della nostra comunità è fondamentale: con il Paese in zona rossa, ogni segnalazione è importante. Abbiamo bisogno di voi. Sosteneteci: se non siete ancora iscritti, ecco come potete farlo.
di Luca Pontani
Questa emergenza ha colto tutti impreparati o peggio incoscienti. Nel mio caso, risiedo in provincia di Pistoia, ho venduto nello scorso mese di febbraio la casa dei miei genitori a Legnano ed essendo rientrato a casa il 28 febbraio ho dovuto comunicare alla Usl della mia zona questo viaggio, per cui fino a oggi devo rimanere in isolamento fiduciario a casa. Anche se non sono stato in zona rossa e non ho alcun tipo di sintomo, sono comunque stato in Lombardia e la mia coscienza di cittadino mi ha imposto di fare il mio dovere.
Ecco, il dovere, quello civico intendo… sarebbe utile che fosse riscoperto e che questa emergenza che ci è capitata ci possa permettere, una volta debellata, una riflessione seria su cosa vuol dire essere cittadini di uno stato a tutti i livelli.
Credo inoltre debba essere “riscoperta e sostenuta” la sanità pubblica, quella che ci salva, quella che interviene con estremo sacrificio dei tanti e delle tante prefessioniste che vi operano. Quella che nel bisogno è la prima a cui chiediamo aiuto. Pretendo che tutti i governi futuri, compreso quello in carica, la smettano di esercitare tagli finanziari in questo settore, ma anzi lo sostengano senza se e senza ma. Mai come adesso è vitale per la salute dell’intero paese.