Dopo il giovedì nero delle Borse europee, con il tasso di interesse dei Btp alle stelle per le parole poco accorte di Christine Lagarde (“non siamo qui per chiudere gli spread“), la Bce corregge il tiro. E chiarisce una volta per tutte di essere pronta a interventi mirati di acquisto dei titoli di Stato dei Paesi più colpiti dallo choc coronavirus, a partire dunque dall’Italia.
Il primo a intervenire è stato il capo economista dell’Eurotower Philip Lane, seguito dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco, che ha confermato: la Bce può “concentrare gli acquisti di titoli di stato” su “un unico paese” per contrastare le turbolenze dei mercati.
Piazza Affari, che giovedì ha subito il crollo peggiore nella storia del Ftse Mib, ha registrato rialzi fino al 17% e ha chiuso in progresso del 7 per cento. Sale e scende lo spread che aveva toccato punte di 270 punti, ha ripiegato verso i 220 e si è attestato sui 233, con il tasso di interesse sui Btp all’1,78% che si è confrontato con il -0,55% dei Bund tedeschi.La Consob prima dell’avvio ha deciso di vietare temporaneamente le vendite allo scoperto su 85 titoli azionari italiani a causa della eccessiva variazione di prezzo registrata ieri.
In rialzo anche le altre Borse europee che hanno seguito il rimbalzo di Milano a ruota. Tra le migliori Madrid e Atene che hanno chiuso con progressi superiori al 3%, che sono state maggiormente penalizzate nei giorni scorsi.
Le precisazioni di Lane e Visco – Giovedì, a mercati ormai chiusi, Lagarde aveva precisato che l’Eurotower è “pienamente impegnata a evitare qualsiasi frammentazione in un momento difficile dell’area euro”. Troppo poco, e troppo tardi. Oggi ci ha pensato il capo economista Lane a chiarire la situazione, dopo aver anticipato che, oltre all’arricchimento del quantitative easing annunciato giovedì, non è escluso un taglio dei tassi.
“Siamo pronti a fare di più e ad adottare tutti i nostri strumenti, se necessario”, ha scritto in un intervento sul sito, “per assicurare che gli alti spread elevati non mettano in pericolo la trasmissione della nostra politica monetaria in tutti i Paesi dell’Eurozona”. Sarà assicurata una “presenza robusta” sul mercato obbligazionario e in risposta a situazioni di fuga dal rischio o shock di liquidità “potranno esserci fluttuazioni temporanee nei flussi di acquisti, sia in termini di classi di asset che di Paesi”.
Lo ha spiegato ancora più chiaramente più tardi il governatore della Banca d’Italia: le scelte della Bce possono essere aggiustate secondo le necessità” del momento, quindi ciò significa che l’Eurotower “può agire ancora” magari “focalizzando gli acquisti” sui titoli di un unico paese. Anche se “deve parlare dei bond di tutti i paesi e non solo dell’Italia”.
S&P: “Rischio recessione per tutta l’Eurozona senza misure di contenimento” – “Ritardare le misure di contenimento contro il coronavirus potrebbe spingere l’Eurozona in una recessione tecnica nella prima metà dell’anno”. Scrive poi S&P in un rapporto, sottolineando però “che un apprezzamento disordinato e persistente dell’euro potrebbe rivelarsi la principale minaccia alla crescita nel 2021”.
Le altre banche centrali – Dopo gli annunci di giovedì della Bce, le altre banche centrali continuano a muoversi con decisione. La Fed giovedì sera ha annunciato che inietterà 1.500 miliardi di dollari sul mercato nel tentativo di evitare una contrazione e di facilitare il funzionamento del mercato dei Treasury. E venerdì mattina la banca centrale della Norvegia ha ridotto di 0,50 punti percentuali all’1% i tassi di interesse. “A breve termine l’attività economica norvegese diminuirà considerevolmente a causa dell’epidemia di coronavirus”, spiega Norges Bank.