Fra l’11 e il 14 marzo le forze dell’ordine hanno controllato 550.589 persone, denunciandone 20.003 per aver violato le misure restrittive e 493 per dichiarazione falsa a pubblici ufficiali. Anche 982 titolari di esercizi commerciali sono stati denunciati. I numeri e le storie di chi non rispetta il decreto del governo mostrano che non è ancora abbastanza diffusa la consapevolezza della gravità della situazione.

Nella periferia di Roma dieci persone, tra docenti e dirigenti di una scuola, sono stati denunciati dai carabinieri per aver organizzato una festa, con musica e barbecue, nel cortile dell’istituto. L’allarme è scattato sabato pomeriggio, quando i carabinieri hanno ricevuto molte chiamate che segnalavano fumo, musica e schiamazzi provenire dal cortile della scuola. Nel cortile i carabinieri hanno trovato 17 persone tra dirigenti e insegnanti con i figli che stavano facendo un barbecue.

Ma ha dell’incredibile la storia di tre studenti fra i 15 e 16 anni, che a Fabbrico, nel Reggiano, si sono introdotti in una proprietà privata e hanno vandalizzato cinque auto d’epoca, infrangendo i vetri e saltando sopra cofani e capote. I tre hanno motivato le loro azioni con la voglia di divertirsi per trascorrere un pomeriggio di noia.

A Napoli, invece, i carabinieri hanno denunciato due giovani che passeggiavano lungo via Toledo. Fermati dai militari intorno alla mezzanotte, i due si sono giustificati dicendo di essere diretti a casa di un amico per recuperare un joystick. Infine, a Vicenza sette ragazzi sono stati sorpresi a giocare a calcetto e quindi denunciati. Un fatto simile è successo ad Anacapri, dove alcuni giovani tentavano di oltrepassare la rete di sicurezza di un campo sportivo.

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