Intervistato dal Corriere della sera, il presidente del Consiglio ha liquidato con un "non commento, giudicheranno gli italiani", le critiche del leader di Italia viva sull'operato dell'esecutivo. E ha ribadito che questo è il momento dell'unità nazionale. Il senatore nella sua enews: "Non raccolgo le polemiche", ma insiste: "Gli errori devono aiutarci a fare meglio"
“Non commento, lascio che giudichino gli italiani”. Nel pieno dell’emergenza coronavirus, Giuseppe Conte, intervistato dal Corriere della sera, ha liquidato le accuse di Matteo Renzi sull’operato del governo di cui lui stesso fa parte: il leader di Italia viva infatti, da alcuni giorni, dialogando con i media stranieri, parla di “errori commessi a tutti i livelli” che gli altri capi di Stato “non devono ripetere”. Conte fino a oggi non aveva risposto nel merito e nel dialogo con il quotidiano di via Solferino si è limitato a dire: “Sono sorpreso di cogliere un ex premier, che ha rappresentato l’Italia nel mondo, parlar male del governo italiano all’estero, nelle tv, nei giornali americani e tedeschi. Ma io non commento. Lascio che giudichino gli italiani”.
Quindi il presidente del Consiglio ha ribadito la necessità, in queste ore, di evitare polemiche sul fronte politico e lavorare per l’unità nazionale: “Gli italiani”, ha continuato, “gridano dai balconi il loro orgoglio e testimoniano al mondo intero cosa significhi appartenere ad una medesima comunità e rimanere uniti. Mi chiamano tanti capi di Stato e di governo, che ammirano il nostro coraggio nell’adottare misure così restrittive e la dignitosa compostezza dei cittadini nel rispettarle”.
L’intervista di Renzi messa sotto accusa risale al 12 marzo scorso ed è stata trasmessa dalla CNN. In quell’occasione l’ex premier, si è giustificato, voleva “mettere in guardia gli altri Stati” e spingerli ad agire in fretta: “L’Italia ha perso tempo ed è stato un errore”, ha dichiarato all’emittente americana. Quel concetto Renzi lo ha ripetuto alle varie testate straniere che lo hanno interpellato. Oggi, dopo la diffusione dell’intervista di Conte, ha replicato attraverso la sua enews personale: “In questa fase non hanno senso le diatribe sui giornali o le divisioni fra partiti“, si legge. “Non faccio polemiche, non le raccolgo”. Ma l’ex premier non ha intenzione di rivedere la sua posizione: “Gli errori commessi, a tutti i livelli, devono aiutarci a fare meglio. Per noi e per i Paesi stranieri che possono imparare da ciò che è accaduto in Italia”. E, mentre dice che vuole “evitare le polemiche”, Renzi ne approfitta per criticare anche il decreto appena approvato dal governo. “Le misure che oggi il governo approva sono un primo passo”, si legge ancora nella sua newsletter settimanale. “Ma serve molto altro, a cominciare dallo sblocco dei cantieri con il Piano shock. Purtroppo i populisti non vanno in quarantena e continuano a vari livelli a diffondere il virus della polemica. Noi dobbiamo replicare con un messaggio che sia il più chiaro e il più semplice di tutti”.
Nei giorni scorsi contro Renzi si era scagliato anche l’ex deputato M5s Alessandro Di Battista e secondo molti probabile futuro leader del Movimento. “Forse do troppa importanza a questo fallito della politica, ma è bene conservare la memoria storica”, ha scritto il grillino su Facebook il 13 marzo. “Il Fu Matteo Renzi è il classico anti-italiano alla ricerca di visibilità. Si sente importante perché lo intervista la CNN, si crede un leader perché i giornali (solo loro ormai) se lo filano ma ormai ha più rimpianti che elettori. È il classico frustrato che dice tutto e il contrario di tutto per poter gridare un giorno a chi lo segue (cioè a sé stesso) ‘io ve l’avevo detto0. Arrogante, gonfio di bile, bello come una ‘multipla’ verde acqua gode nel vedere l’Italia in difficoltà”.