Eccoci tutti e quattro al lavoro. Io e mio marito con i portatili, i bambini con il tablet e la plastilina: un connubio decisamente pericoloso. Sul tavolo della cucina ormai non si condividono più soltanto i pasti, ma anche gioco e impegni professionali.

Oggi sarebbe proprio stato bello portare i bimbi a fare una passeggiata fuori, nei campi che circondano la nostra cittadina: ma non l’abbiamo fatto. Anche se nel mezzo della campagna si possono tranquillamente evitare gli assembramenti, non si deve fare. E quasi tutti, come noi, stanno rispettando questo divieto.

Ci siamo accontentati ancora una volta del nostro fazzoletto di giardino, dove abbiamo anche incontrato un nuovo amico. Per i bambini è stato un bellissimo regalo: un bel ramarro, grande, di un verde acceso, come non ne avevano mai visti. Certo, non si è fatto accarezzare, e la mia piccolina è rimasta un po’ contrariata dalla cosa. Ma questo incontro ravvicinato con la natura è stato davvero emozionante.

Le giornate, fortunatamente, non sono tutte uguali.

Bisogna dare valore ad ogni singolo giorno, rendendolo speciale in qualche modo, anche con semplicità. Questo è un consiglio per tutti i principianti della quarantena. Si può fare e si deve fare, se si ha la fortuna di non vivere sulla propria pelle il dramma del coronavirus. La salute è un dono.

Oggi è apparso il primo messaggio sulla chat delle mamme dell’asilo nido dal 27 febbraio. Segno, suppongo, che dopo il panico e lo smarrimento iniziale, ci siamo tutti un po’ abituati alla vita in quarantena. E abbiamo trovato un nuovo equilibrio.

Vi abituerete anche voi. Presto vi stancherete dei flash-mob alla finestra, smetterete di telefonare e chattare con tutti vostri contatti della rubrica telefonica e vi ritroverete pieni di cose da fare. Sì, a casa: l’unico posto dove vi sentirete davvero liberi, perché proprio tra le mura domestiche vi sentirete più al sicuro.

Sembra impossibile, vero?

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