Tre giorni dopo il primo discorso alla nazione per l'emergenza covid-19, il presidente della Repubblica ha parlato nuovamente ai suoi concittadini per annunciare una ulteriore stretta delle misure. Dopo lo scetticismo iniziale e la schizofrenia dello scorso weekend che ha visto le urne per le municipali vuote e i parchi pieni nonostante l'allerta, anche Oltralpe si sono resi conto della gravità della situazione
Una serrata totale di almeno 15 giorni per cercare di arginare il contagio da coronavirus. Proprio come deciso dall’Italia una settimana fa. Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, parlando per la seconda volta davanti alla nazione nel giro di tre giorni, ha annunciato una stretta ulteriore alle misure per far fronte all’emergenza coronavirus anche in Francia. Dopo lo scetticismo della scorsa settimana e la decisione, arrivata giovedì, di sospendere le scuole e le università, ma non il primo turno delle elezioni amministrative, anche Oltralpe hanno iniziato a rendersi conto della gravità della situazione. E’ stata decisa quindi la chiusura delle frontiere, la sospensione del secondo turno delle amministrative e lo stop alla riforma delle pensioni. E il tutto mentre la curva dei contagi raggiunge quella italiana di circa 8 giorni fa con oltre 6mila e 600 contagiati e 148 morti (+48 in 24 ore). L’Ile-de-France (1762 casi) e il Grand Est (1543) sono le due regioni più toccate.
La stretta di Macron è arrivata dopo un weekend schizofrenico, diviso tra l’astensione record alle urne e i parchi cittadini presi d’assalto dai francesi che hanno ignorato l’allerta di media e autorità. Anche per questo il presidente della Repubblica, è stato costretto a cedere e a intervenire con misure che, come detto da lui stesso, mai in tempo di pace erano state applicate in Francia: “Siamo in guerra, in una guerra sanitaria“, ha detto Macron parlando ai suoi concittadini. “Non lottiamo contro un esercito o contro un’altra nazione, ma il nemico è invisibile e avanza. Serve la nostra mobilitazione generale“. Parole molto più forti rispetto a quelle della scorsa settimana, quando si era limitato a chiedere agli anziani di restare in casa e di lavarsi bene le mani per evitare le infezioni.
In serata, al termine del discorso di Macron, il ministro dell’Interno Christophe Castaner ha annunciato che centomila agenti tra poliziotti e gendarmi verranno dispiegati in Francia per piazzarsi ai posti di blocco. Secondo le prime indiscrezioni, chi violerà le norme, incorrerà in una multa di 38 euro che potrebbe arrivare fino ai 135 euro. Le persone che circoleranno in strada dovranno essere “in grado di giustificare i loro spostamenti“. Si attende di capire anche come verranno organizzati i controlli sui treni e se ci saranno esodi dalle grandi città. Tra le altre cose, nelle scorse ore, la SNCF, azienda pubblica che gestisce i treni francesi, ha annunciato la riduzione dei controlli dei biglietti sui treni e si è appellata al senso civico dei passeggeri. Già nella sera di domenica, l’azienda dei trasporti aveva annunciato la diminuzione dei viaggi per evitare che i movimenti non autorizzati fossero incentivati.
Dalla chiusura delle frontiere allo stop alla riforma delle pensioni –Per conoscere i dettagli del decreto bisognerà attendere qualche ora. L’entrata in vigore delle nuove norme è prevista per le ore 12 del 17 marzo: proprio come in Italia, si potrà uscire di casa “soltanto per fare la spesa, per motivi sanitari, andare al lavoro, e per fare un pò di attività fisica, ma senza incontrarsi con altri”. Inoltre, ha aggiunto Macron: “Le frontiere d’ingresso dell’Unione europea e dello spazio Schengen resteranno chiuse”. Poi, se solo giovedì scorso il capo dello Stato aveva deciso di non sospendere le elezioni amministrative, questa sera ha annunciato “il rinvio del secondo turno” che avrebbe dovuto tenersi il prossimo weekend.
Inoltre, ha detto ancora, “tutta l’azione del governo e del Parlamento sarà rivolta alla lotta all’epidemia, di giorno come di notte. Niente dovrà distogliere l’attenzione da questo. Perciò ho deciso che tutte le riforme in corso saranno sospese, a partire dalla riforma delle pensioni“. Il riferimento è a quel progetto di legge che da mesi sta portando i francesi a manifestare in piazza contro il governo e che a sorpresa verrà bloccato in attesa che passi l’emergenza.
Macron ha anche parlato dei francesi che nelle scorse ore hanno riempito i giardini pubblici, poco prima che venissero chiusi: “Non solo non vi proteggete voi, ma non proteggete nemmeno gli altri. Anche se non presentate alcun sintomo rischiate di contaminare gli altri”, incluso “i vostri cari”. Quindi ha aggiunto: “Vi chiedo anche di mantenere la calma. Ho visto nelle ultime ore dei fenomeni di panico in tutti i sensi. Dobbiamo tutti mantenere un senso di responsabilità. Evitare di credere alle notizie false, ai mezzi esperti o agli impostori. L’informazione è trasparente e noi continueremo a esserlo”.
Per quanto riguarda i dispositivi di protezione, Macron ha annunciato che le mascherine di protezione verranno consegnate nei “25 dipartimenti” colpiti dal coronavirus “da mercoledì prossimo”. E ha concluso: “Nessuna azienda verrà lasciata esposta al rischio di fallire”.
Sospese le bollette e gli affitti – “Cari cittadini”, ha detto il presidente rivolgendosi direttamente ai suoi concittadini, “la Francia vive un momento difficilissimo, nessuno può prevederne precisamente la durata. Con regolarità mi rivolgerò a voi e ogni volta vi dirò la verità sull’evoluzione”. Sul fronte economico, ha aggiunto, “nessun francese sarà lasciato senza risorse: rinvieremo le imposte, sosterremo i mutui bancari, ci sarà una garanzia dello Stato fino a 300 miliardi per i debiti delle imprese con le banche”. Da domani “saranno sospese le bollette dell’elettricità, del gas e il pagamento degli affitti“. Poi l’impegno dell’esercito negli ospedali, in particolare con la costruzione di un ospedale da campo in uno dei cluster più difficili da gestire, quello dell’Alsazia. “Sempre da domani – ha continuato – i taxi e gli hotel potranno essere mobilitati per il personale sanitario”.
In un clima di forte tensione nel Paese e dopo le polemiche delle scorse ore per il mancato recepimento della gravità della situazione da parte della società francese, le prime reazioni al discorso di Macron sono state positive. Innanzitutto, da segnalare, il fatto che il presidente non abbia mai pronunciato la parola “confinamento”, termine che avrebbe lasciato intendere una presa di posizione ancora più forte e che avrebbe potuto essere contestata dai francesi. Nelle prossime ore il testo del decreto con il dettaglio delle misure chiarirà i dubbi e le zone grigie della quarantena d’Oltralpe.