Roma, 27 gen. (Adnkronos) - L’Espresso, icona del giornalismo italiano, testimone della storia culturale e politica del Paese, simbolo di inchiesta, analisi e approfondimento, celebra i suoi 70 anni con un rinnovamento profondo che intreccia passato e futuro, tradizione e innovazione. Un traguardo che non è solo una valorizzazione del tempo trascorso, ma un trampolino verso nuovi orizzonti editoriali, digitali e culturali. Nell’anno di questo importante anniversario, L’Espresso si rinnova senza mai però perdere di vista la sua anima e la sua missione originaria: raccontare il mondo con rigore, indipendenza e profondità, lasciando un’impronta nella storia del giornalismo. La volontà di innovare non è solo una risposta alle esigenze del presente, ma un impegno a costruire un’eredità ancora più forte per il futuro.
L’evoluzione del brand si concretizza in un’esperienza phygital: nasce così un ecosistema multimediale che integra la solidità del magazine cartaceo con una presenza digitale completamente rinnovata, pensata per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più connesso. A questo si aggiunge una programmazione di eventi live dedicati all’approfondimento di tematiche centrali per il giornale.
Queste novità celebrano la storia e i valori de L’Espresso, proiettandoli in una dimensione contemporanea, interattiva e più vicina ai lettori di oggi e di domani. In questo percorso di rilancio, tra i progetti più ambiziosi per i 70 anni spicca la digitalizzazione dell'archivio storico, che renderà accessibili decenni di articoli e testimonianze, preservando una memoria collettiva unica.
L’evoluzione de L’Espresso verso nuove frontiere del mercato passa attraverso iniziative strategiche che rafforzano la sua indipendenza e capacità competitiva. Tra queste, in primo piano la creazione di una struttura commerciale in house per la gestione diretta delle opportunità pubblicitarie e di partnership strategiche. La supervisione commerciale è stata affidata a Fabrizio Piscopo, professionista autorevole nel panorama della pubblicità e già Media&Adv Executive di Rai, Sky Media, Discovery, Group M. Grazie alla sua esperienza pluriennale e alla sua profonda conoscenza del mercato, Piscopo guiderà come General Media Advisor questo nuovo assetto con l’obiettivo di ottimizzare le performance commerciali e valorizzare ulteriormente il posizionamento del brand L’Espresso nel panorama editoriale e pubblicitario.
L'Espresso, uno dei settimanali più autorevoli del panorama giornalistico italiano, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per l'informazione di qualità, con il suo impegno nel raccontare la politica, la cultura e le grandi trasformazioni sociali. Senza paura. E a distanza di 70 anni, la missione di struttura d’opinione, così definita dal fondatore Eugenio Scalfari, è rimasta la stessa. Tuttavia, il mondo è cambiato profondamente ed è arrivato il momento di compiere un passo avanti anche per L’Espresso, con l’obiettivo di garantire un’informazione ancora più immediata, incisiva, sempre libera. Proprio in questa direzione si colloca l’acquisizione de L’Espresso da parte del Gruppo Ludoil, avvenuta nel dicembre 2023. Questo passaggio ha segnato l’avvio di una nuova fase per la testata, con una duplice ambizione: consolidare il settimanale come un modello di eccellenza nell’informazione e trasformarlo in una moderna media company, capace di sfruttare molteplici canali di comunicazione per ampliare la propria portata e rafforzare l’impatto del suo messaggio. A supporto di questa visione, l’editore Donato Ammaturo ha delineato una strategia chiara per il futuro, con obiettivi ben definiti a breve, medio e lungo termine. Contemporaneamente, la linea editoriale del direttore Emilio Carelli resta fedele alla tradizione, che non si limita a osservare la realtà, ma la indaga in profondità: politica, economia e cultura vengono raccontate con lo sguardo unico delle grandi inchieste, capaci di illuminare le zone d’ombra e dare voce alle storie che contano davvero. Dal 1955 al 2025: da quest’anno al via una serie di iniziative editoriali, pensate proprio per offrire approfondimenti di grande interesse e attualità. Anche tematiche come mobilità, design, sostenibilità, innovazione, food e lifestyle saranno al centro del dibattito contemporaneo e protagoniste di speciali dedicati. Questi contenuti saranno presentati in una varietà di formati, studiati per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più diversificato e attento.
L’Espresso.it si trasforma, non solo esteticamente ma anche nell’approccio: con la guida del nuovo responsabile del sito e dei social, Felice Florio, sarà presto online un restyling completo del sito web e dell’app, pensati per offrire un’esperienza di lettura ancora più immersiva e interattiva. La nuova piattaforma - anche grazie al supporto del tech partner Fytur - sarà progettata per migliorare la navigazione, soprattutto da mobile, arricchire la fruizione dei contenuti e adattarsi alle esigenze di un pubblico sempre più digitale. Parallelamente, i social network, con una grafica rinnovata, diventeranno uno spazio centrale di dialogo e approfondimento, trasformandosi in un vero e proprio hub di confronto diretto con i lettori, oltre a una fonte di notizie sempre aggiornate. Infine, i podcast rappresenteranno un elemento chiave dell’innovazione: attraverso contenuti esclusivi e format creati su misura, offriranno nuovi modi di raccontare e interpretare la realtà, capaci di attrarre le nuove generazioni e raggiungere un’audience ancora più ampia.
E ancora: L’Espresso rafforzerà la sua presenza nel mondo degli eventi live. Questi appuntamenti rappresenteranno un’occasione unica per approfondire temi di grande attualità e interesse, creando un dialogo diretto e coinvolgente con il pubblico di riferimento. Che si tratti di conferenze, talk o esperienze diverse, gli eventi live offriranno un palcoscenico dinamico per discutere argomenti cruciali, favorendo un confronto autentico e stimolante in cui informazione e partecipazione si potranno incontrare.
Uno dei progetti più ambiziosi per i festeggiamenti dei 70 anni sarà la digitalizzazione del vasto archivio del settimanale. Sarà infatti possibile accedere agli articoli che hanno raccontato decenni di storia italiana e internazionale, rendendo disponibile una memoria collettiva unica e preziosa per raccontare il passato, interpretare il presente e lasciare una traccia nel futuro. Dopo aver esplorato le tante novità che caratterizzeranno il futuro de L’Espresso – dai formati innovativi agli eventi live, fino agli approfondimenti su temi cruciali – è il momento di guardare oltre. Ogni progetto, ogni iniziativa, ogni scelta riflette la volontà di costruire qualcosa di unico, radicato in una tradizione di eccellenza, ma proiettato verso nuove possibilità.
Investire su L’Espresso significa quindi entrare a far parte di una storia straordinaria e contribuire alla costruzione del suo futuro. Significa affiancarsi a chi, da 70 anni, difende i diritti, denuncia le ingiustizie e illumina la realtà con un giornalismo che va oltre la superficie. Scegliere L’Espresso è una dichiarazione di valore: è credere che qualità, indipendenza e passione siano le fondamenta per costruire un domani migliore. Il 2025 non sarà solo un anno di celebrazioni e ricordi, ma un anno di nuove visioni e sfide.
Economia
Coronavirus, la Germania colpita anche nella produzione: Volkswagen ferma gli impianti. Berlino progetta ospedale da mille posti letto
Il comparto auto tedesco, già in difficoltà, subisce le misure per il contenimento del contagio, diventate ora necessarie (8mila casi), e teme il futuro calo delle vendite. Il governo si dichiara pronto a usare ogni arma a disposizione, ma preoccupano anche le ricadute dell'emergenza su Lufthansa e Airbus. Mentre sul fronte sanitario arrivano i primi allarmi dagli ospedali
L’industria automobilistica tedesca entra in modalità crisi da coronavirus, dopo che Volkswagen ha annunciato la chiusura di venerdì di molti impianti in Europa e soprattutto in Germania. Ma è tutto il Paese della cancelliera Angela Merkel ad avvertire ora gli effetti dell’emergenza, sia sanitaria che economica. Il Robert Koch Institut (Rki) ha classificato come “alto” il rischio contagio e avvertito che “la pandemia potrà durare due anni“, o quanto meno finché non si trova un vaccino. Tanto che nemmeno i 28mila posti letto di terapia intensiva vantati dal sistema sanitario tedesco tengono più tranquillo Lothar Wieler, il presidente del Rki: “I posti in terapia intensiva vanno raddoppiati“, ha dichiarato. A Berlino già si progetta un nuovo ospedale da mille posti solo per malati Covid, nel giorno in cui anche Friedrich Merz, candidato alla guida della Cdu nel dopo-Merkel, è risultato positivo al test.
In Germania ci sono più di 8mila contagiati. La prima strategia soft messa a punto dal governo non ha pagato e ora anche la produzione industriale tedesca subisce le conseguenze del necessario contenimento forzato del virus. Volkswagen chiuderà “a breve la maggior parte delle sue fabbriche in Europa per due o tre settimane”, ha detto oggi il numero uno del Gruppo, Herbert Diess. “La crisi in Europa è ancora davanti a noi”, ha precisato Diess, spiegando che a causa del “chiaro deterioramento delle vendite e della incertezza nelle forniture” ci saranno imminenti interruzioni della produzione “nella maggior parte dei siti dei nostri marchi”. Volkswagen ha ribadito che l’anno 2020 sarà “molto difficile” a causa del coronavirus, sottolineando che “una prognosi credibile è attualmente quasi impossibile”. Dopo Volkswagen, anche le altre case saranno costrette a fermare o rallentare i loro impianti. Due stabilimenti Opel in Germania, ad esempio, saranno chiusi da martedì prossimo.
Il problema infatti investe tutto il comparto auto tanto caro alla Germania, proprio in un momento in cui i marchi tedeschi tentano di risollevarsi dopo anni difficili. Solo Bmw e Daimler, inoltre, devono ridurre del 20% le emissioni medie di anidride carbonica dei loro veicoli per non rischiare una multa dall’Unione europea. A questo si aggiungono le difficoltà in Cina, acuite dal coronavirus, e un mercato europeo che continua a contrarsi. Secondo uno studio dell’Institute for Customer Insight dell’Università di San Gallo, citato da Ard, per effetto dell’emergenza sanitaria verranno vendute circa un milione di auto in meno in Europa nel 2020.
Il governo tedesco ha dichiarato fin da subito di essere pronto al “whatever it takes” per sostenere la propria economia e di avere le armi per farlo. Innanzitutto, lo Stato mette a disposizione crediti illimitati alle imprese: il valore minimo annunciato è di 550 miliardi di euro, che verranno stanziati attraverso la KfW, la grande banca per lo sviluppo tedesca posseduta all’80% dallo Stato e al 20% dai Länder. La prima carta è quindi un aiuto alla liquidità, ma la stessa cancelliera Merkel ha chiarito che il governo è pronto a stanziare altre risorse: con l’emergenza coronavirus anche lo Schwarze Null, il pareggio di bilancio, non è più un mantra. Aumentano infatti le pressioni di chiede un pacchetto di stimoli economici per l’economia tedesca, destinata comunque – scrive Handelsblatt – a una recessione nel 2020.
I prestiti a basso costo che arriveranno dalla KfW serviranno soprattutto alle grandi aziende. La Germania infatti teme anche per le sorti di due giganti come Lufthansa e Airbus. La compagnia aerea di bandiera, come tutto il settore, è pesantemente colpita dalla crisi: ha dovuto lasciare a terra la maggior parte dei voli e teme che – quando ci sarà – la ripresa sarà molto lenta. Lufthansa ha fatto sapere di essere già in contatto per sondare la possibilità di ricevere gli aiuti di Stato e sta facendo pressioni sull’Unione europea con l’obiettivo di ottenere un supporto finanziario comunitario per le compagnie aeree.
L’altro grande tormento tedesco è l’industria aeronautica. Il gigante Airbus produce principalmente in Germania e, scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung citando una fonte anonima, in una riunioni di crisi con il governo di Berlino ha dichiarato che potrebbe esaurire la liquidità in alcuni mesi. Per questo potrebbe chiedere aiuti di Stato: non sussidi diretti, ma altri strumenti come prestiti garantiti dal governo, spiega sempre la Faz.
Primi segnali di allarme negli ospedali
La Germania deve anche affrontare l’emergenza sanitaria. “Le misure adottate per il contenimento del virus vanno rispettate altrimenti nel giro di pochi mesi milioni di persone saranno contagiate. E questo va assolutamente evitato”, ha affermato il presidente del Rki Wieler, in conferenza stampa a Berlino. Wieler ha spiegato che il numero dei contagi cresce e che ci sono segnali di allarme dal sistema sanitario e dagli ospedali. Una circostanza confermata da alcune fonti anche a ilfattoquotidiano.it. Anche per questo, la città di Berlino sta progettando un ospedale da 1000 posti letto solo per curare i pazienti che saranno contagiati dal virus covid-19. Lo ha reso noto la responsabile alla Salute di Berlino, Dilek Kalayci, spiegando che le forze armate collaboreranno alla costruzione della struttura nella zona della Fiera.
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Milano, 27 gen. (Adnkronos) - La Fondazione Beic rinnova "la piena fiducia nell’operato della Commissione presieduta dall'architetto Boeri, come anche nel lavoro della magistratura, certi che l’evolversi dell’iter giudiziario chiarirà la trasparenza dell'operato della Commissione". E' quanto si legge in una nota dopo la richiesta della procura di Milano di misura cautelare degli arresti domiciliari per tre persone, tra cui Stefano Boeri presidente della commissione che ha deciso sul bando di gara per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura.
Milano, 27 gen. (Adnkronos) - E' l'analisi minuziosa dei documenti sequestrati nell'ottobre 2023 dalla Guardia di finanza di Milano, su richiesta dei pm Paolo Filippini, Giancarla Serafini e Mauro Clerici titolari dell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura che dovrebbe sorgere nella zona centrale di Porta Vittoria, che porta la procura - a 15 mesi dall'iscrizione nel registro degli indagati - a chiedere gli arresti domiciliari per gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi, commissari, e Pier Paolo Tamburelli "collettore tra Boeri e Zucchi e gli studi Onsitestudio e Baukuh vincitori del bando", tutti indagati per turbativa d'asta.
Richiesta su cui si dovrà pronunciare (sulla reiterazione del reato) il giudice Luigi Iannelli che ha in calendario ben cinque interrogatori preventivi, due per altri architetti nei confronti dei quali la procura chiede la misura interdittiva. Due le interdittive già respinte, così come la richiesta di sequestro per circa 5 milioni di euro.
Nel provvedimento della procura si ricostruisce il bando di gara indetto dal Comune di Milano nel giugno del 2022 e assegnato il mese successivo al gruppo di professionisti Onsitestudio e Baukuh; bando che si supera complessivamente gli 8,6 milioni di euro. Se alcuni articoli di stampa sollevano il sospetto di conflittuali di interesse tra alcuni componenti della commissione e alcuni degli architetti in gara, "l'analisi del materiale posto sotto sequestro ha fatto emergere in modo evidente anche stretti rapporti tra Boeri e l’architetto Tamburelli", uniti anche dalla fede calcistica. L'aggiudicazione del concorso Beic viene accolto da Giancarlo Floridi (architetto vincitore indagato) con il messaggio 'Evviva!!!grazie!!!!' inviato a Zucchi.
Per la procura gli elementi acquisiti dalla Gdf "inducono a ritenere che i rapporti tra commissari e soggetti del team vincitore della gara Beic, non solo avrebbero dovuto essere doveroso oggetto di disclosure al momento delle dichiarazioni di fede rese all’ente pubblico, per evitare di costituire - ed essere percepiti come - una minaccia potenziale per l’imparzialità e indipendenza della giuria, ma sono stati di fatto il terreno di coltura di condotte che concretamente hanno turbato il regolare svolgimento della procedura, alterando il processo di selezione dei progetti, in favore dei progettisti risultati vincitori del concorso".
Tali condotte, "di converso, confermano la rete dei rapporti di incompatibilità già segnalati, e la consapevolezza, in capo ai commissari Boeri e Zucchi, e ai partecipanti del team vincitore Angelo Raffaele Lunati (indagato, ndr) e Floridi, del ruolo di Tamburelli nella presentazione del progetto vincente". Nella richiesta di misura cautelare trovano spazio anche foto goliardiche, in cui vengono mostrati dei soldi, che vengono 'interpretati' dalla procura come "allusione a ricchi guadagni di cui Tamburelli beneficerà (pare proprio - dato il contesto - per l’esito del concorso)".
Infine, si riportano delle chat del 29 giugno 2022, giorno in cui si riunisce la commissione giudicatrice. "Si evidenzia come Boeri nel messaggio precedente non avesse indicato il progetto numero 2 (vincitore, ndr) né tra i preferiti né tra gli esclusi; dopo aver visto la 'lista Zucchi', Boeri reintegra il progetto contrassegnato dal numero 2 tra i 'papabili'. E' estremamente significativo che questa 'investitura' - scrive la procura - sia connessa (ovviamente) all’attribuzione (per altro erronea) della paternità allo studio Baukuh, ovvero a Tamburelli".
Roma, 27 gen. (Adnkronos) - L’Espresso, icona del giornalismo italiano, testimone della storia culturale e politica del Paese, simbolo di inchiesta, analisi e approfondimento, celebra i suoi 70 anni con un rinnovamento profondo che intreccia passato e futuro, tradizione e innovazione. Un traguardo che non è solo una valorizzazione del tempo trascorso, ma un trampolino verso nuovi orizzonti editoriali, digitali e culturali. Nell’anno di questo importante anniversario, L’Espresso si rinnova senza mai però perdere di vista la sua anima e la sua missione originaria: raccontare il mondo con rigore, indipendenza e profondità, lasciando un’impronta nella storia del giornalismo. La volontà di innovare non è solo una risposta alle esigenze del presente, ma un impegno a costruire un’eredità ancora più forte per il futuro.
L’evoluzione del brand si concretizza in un’esperienza phygital: nasce così un ecosistema multimediale che integra la solidità del magazine cartaceo con una presenza digitale completamente rinnovata, pensata per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più connesso. A questo si aggiunge una programmazione di eventi live dedicati all’approfondimento di tematiche centrali per il giornale.
Queste novità celebrano la storia e i valori de L’Espresso, proiettandoli in una dimensione contemporanea, interattiva e più vicina ai lettori di oggi e di domani. In questo percorso di rilancio, tra i progetti più ambiziosi per i 70 anni spicca la digitalizzazione dell'archivio storico, che renderà accessibili decenni di articoli e testimonianze, preservando una memoria collettiva unica.
L’evoluzione de L’Espresso verso nuove frontiere del mercato passa attraverso iniziative strategiche che rafforzano la sua indipendenza e capacità competitiva. Tra queste, in primo piano la creazione di una struttura commerciale in house per la gestione diretta delle opportunità pubblicitarie e di partnership strategiche. La supervisione commerciale è stata affidata a Fabrizio Piscopo, professionista autorevole nel panorama della pubblicità e già Media&Adv Executive di Rai, Sky Media, Discovery, Group M. Grazie alla sua esperienza pluriennale e alla sua profonda conoscenza del mercato, Piscopo guiderà come General Media Advisor questo nuovo assetto con l’obiettivo di ottimizzare le performance commerciali e valorizzare ulteriormente il posizionamento del brand L’Espresso nel panorama editoriale e pubblicitario.
L'Espresso, uno dei settimanali più autorevoli del panorama giornalistico italiano, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per l'informazione di qualità, con il suo impegno nel raccontare la politica, la cultura e le grandi trasformazioni sociali. Senza paura. E a distanza di 70 anni, la missione di struttura d’opinione, così definita dal fondatore Eugenio Scalfari, è rimasta la stessa. Tuttavia, il mondo è cambiato profondamente ed è arrivato il momento di compiere un passo avanti anche per L’Espresso, con l’obiettivo di garantire un’informazione ancora più immediata, incisiva, sempre libera. Proprio in questa direzione si colloca l’acquisizione de L’Espresso da parte del Gruppo Ludoil, avvenuta nel dicembre 2023. Questo passaggio ha segnato l’avvio di una nuova fase per la testata, con una duplice ambizione: consolidare il settimanale come un modello di eccellenza nell’informazione e trasformarlo in una moderna media company, capace di sfruttare molteplici canali di comunicazione per ampliare la propria portata e rafforzare l’impatto del suo messaggio. A supporto di questa visione, l’editore Donato Ammaturo ha delineato una strategia chiara per il futuro, con obiettivi ben definiti a breve, medio e lungo termine. Contemporaneamente, la linea editoriale del direttore Emilio Carelli resta fedele alla tradizione, che non si limita a osservare la realtà, ma la indaga in profondità: politica, economia e cultura vengono raccontate con lo sguardo unico delle grandi inchieste, capaci di illuminare le zone d’ombra e dare voce alle storie che contano davvero. Dal 1955 al 2025: da quest’anno al via una serie di iniziative editoriali, pensate proprio per offrire approfondimenti di grande interesse e attualità. Anche tematiche come mobilità, design, sostenibilità, innovazione, food e lifestyle saranno al centro del dibattito contemporaneo e protagoniste di speciali dedicati. Questi contenuti saranno presentati in una varietà di formati, studiati per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più diversificato e attento.
L’Espresso.it si trasforma, non solo esteticamente ma anche nell’approccio: con la guida del nuovo responsabile del sito e dei social, Felice Florio, sarà presto online un restyling completo del sito web e dell’app, pensati per offrire un’esperienza di lettura ancora più immersiva e interattiva. La nuova piattaforma - anche grazie al supporto del tech partner Fytur - sarà progettata per migliorare la navigazione, soprattutto da mobile, arricchire la fruizione dei contenuti e adattarsi alle esigenze di un pubblico sempre più digitale. Parallelamente, i social network, con una grafica rinnovata, diventeranno uno spazio centrale di dialogo e approfondimento, trasformandosi in un vero e proprio hub di confronto diretto con i lettori, oltre a una fonte di notizie sempre aggiornate. Infine, i podcast rappresenteranno un elemento chiave dell’innovazione: attraverso contenuti esclusivi e format creati su misura, offriranno nuovi modi di raccontare e interpretare la realtà, capaci di attrarre le nuove generazioni e raggiungere un’audience ancora più ampia.
E ancora: L’Espresso rafforzerà la sua presenza nel mondo degli eventi live. Questi appuntamenti rappresenteranno un’occasione unica per approfondire temi di grande attualità e interesse, creando un dialogo diretto e coinvolgente con il pubblico di riferimento. Che si tratti di conferenze, talk o esperienze diverse, gli eventi live offriranno un palcoscenico dinamico per discutere argomenti cruciali, favorendo un confronto autentico e stimolante in cui informazione e partecipazione si potranno incontrare.
Uno dei progetti più ambiziosi per i festeggiamenti dei 70 anni sarà la digitalizzazione del vasto archivio del settimanale. Sarà infatti possibile accedere agli articoli che hanno raccontato decenni di storia italiana e internazionale, rendendo disponibile una memoria collettiva unica e preziosa per raccontare il passato, interpretare il presente e lasciare una traccia nel futuro. Dopo aver esplorato le tante novità che caratterizzeranno il futuro de L’Espresso – dai formati innovativi agli eventi live, fino agli approfondimenti su temi cruciali – è il momento di guardare oltre. Ogni progetto, ogni iniziativa, ogni scelta riflette la volontà di costruire qualcosa di unico, radicato in una tradizione di eccellenza, ma proiettato verso nuove possibilità.
Investire su L’Espresso significa quindi entrare a far parte di una storia straordinaria e contribuire alla costruzione del suo futuro. Significa affiancarsi a chi, da 70 anni, difende i diritti, denuncia le ingiustizie e illumina la realtà con un giornalismo che va oltre la superficie. Scegliere L’Espresso è una dichiarazione di valore: è credere che qualità, indipendenza e passione siano le fondamenta per costruire un domani migliore. Il 2025 non sarà solo un anno di celebrazioni e ricordi, ma un anno di nuove visioni e sfide.
Roma, 27 gen. (Adnkronos) - "Onorare la memoria dell'Olocausto è un dovere civile per proteggere la verità e il futuro, dai negazionisti, dai rigurgiti di antisemitismo e anche da ogni forma di odio e di discriminazione". Così Elly Schlein al Tg3.
Roma, 27 gen. (Adnkronos) - "Il rischio è che Meloni diventi funzionale al disegno di disgregazione dell'Europa da parte di Trump, Se Meloni vuole contribuire alla risposta europea, faccia una battaglia insieme a noi perché investimenti comuni europei continuino dopo il Next generation Eu". Così Elly Schlein al Tg3.
Roma, 27 gen. (Adnkronos) - "Separare il prezzo dell'energia dal prezzo del gas, che è la fonte di energia più grande in questo momento e fare un acquirente unico, una sorta di grande gruppo di acquisto in grado di far abbassare le bollette alle famiglie e alle imprese". Così Elly Schlein al Tg3 sul caro bollette.
"Poi, abbiamo salari troppo bassi in Italia. Bisogna contrastare la precarietà e approvare finalmente un salario minimo come abbiamo proposto con le altre opposizioni".
Roma, 27 gen. (Adnkronos) - "Con le opposizioni abbiamo fatto iniziative insieme sulla sanità, l'automotive, sul salario minimo, sui congedi. Questa è la strada per costruire un'alternativa e dare ai cittadini quelle risposte che questo governo non sta dando". Così Elly Schlein al Tg3.