Dieci milioni di euro per costruire il reparto di terapia intensiva nella Fiera di Milano. È la maxi-cifra donata da Silvio Berlusconi per fronteggiare l’emergenza coronavirus in Lombardia. Quella dell’ex presidente del Consiglio, insieme a quella della famiglia Agnelli di Giuseppe Caprotti, figlio del fondatore di Esselunga, è la donazione più importante fatta da un privato.

L’ex premier, come spiega una nota di Forza Italia, ha deciso di mettere a disposizione della Regione Lombardia la somma di 10 milioni per la realizzazione del reparto di 400 posti di terapia intensiva alla Fiera di Milano o, eventualmente, per altre emergenze. La donazione ha ricevuto il plauso del consulente della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, e anche di un altro ex premier, Matteo Renzi.

“Chi fa polemica anche per questa notizia è incredibile. Oggi c’è solo da dire: bravo Presidente Berlusconi”, ha scritto il leader di Italia Viva sui social. Immediato anche apprezzamento di Bertolaso, consulente scelto dalla giunta leghista per occuparsi proprio del nuovo ospedale negli spazi della fiera: “Grazie a Berlusconi. Da parte sua un gesto di amore per l’Italia e la sua città. Questo è il gioco di squadra che serve”, dice l’ex capo della Protezione Civile che gestì gran parte delle emergenze durante i governi guidati proprio da Berlusconi.

La stessa somma devoluta da Berlusconi è stata donata dalla famiglia Agnelli a beneficio della Protezione Civile e della fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi, impegnata a rispondere alle necessità di Torino e del Piemonte. Exor e le controllate Fca, Ferrari e Cnh Industrial, inoltre, stanno acquistando presso fornitori esteri 150 respiratori e materiale medico-sanitario. Inoltre sono stati offerti servizi gratuiti di scouting per individuare apparecchiature mediche sui mercati internazionali, e relativi servizi doganali per l’importazione rapida in Italia.

Caprotti ha invece annunciato la costituzione di un fondo di 10 milioni a sostegno di iniziative terapeutiche in Lombardia contro il Covid-19 e per un piano a favore delle categorie più deboli colpite dagli effetti dell’epidemia. L’iniziativa sarà realizzata in coordinamento con la Regione Lombardia e il Comune di Milano.

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