Ogni tanto tocca dare ragione alle persone di destra. Non hanno tutti i torti quando dicono di noi progressisti che siamo ingenui, illusi e sognatori. Ci accusano di non avere senso della realtà, guardiamo il mondo con gli occhialini rosa, blateriamo di pace, amore, aria pulita, fine della fame… Le persone di destra ci deridono sui social: “Ma in che mondo vivi? Smettila di fare il bambino! Guarda in faccia la realtà!”.

I reazionari si basano su considerazioni realistiche sulla vita: il mondo è cattivo, è pieno di briganti e quindi un padre deve saper mantenere la disciplina, essere duro con i figli quando sbagliano perché solo così cresceranno forti e coriacei e sapranno affrontare le brutture della vita con l’indispensabile disciplina ferrea. Se vizi i figli poi ti trovi degli smidollati che il mondo là fuori farà a pezzi.

Per lo stesso motivo ci gridano che ci serve uno Stato forte, le carceri devono essere strumento di dolore per i delinquenti, e ci servono muri che ci proteggano dall’invasione degli stranieri: i poveri migranti sono il cavallo di Troia che i criminali delle nazioni incivili usano per infiltrarsi in Italia e distruggere la nostra cultura, sfruttare la nostra ingenuità e rubarci tutto.

In questi giorni di terrore coronavirus mi sono accorto che un po’ è vero: in ogni cattiva notizia cercavo un segno positivo, un po’ di speranza per illudermi che la situazione non sia poi così grave e che possiamo reagire, almeno un po’.

Ripenso agli articoli che ho scritto: uno sul ridere, l’amore e il fare sesso che aumentano le difese immunitarie. Il secondo sul fatto che ci sono alcune esagerazioni nel calcolo della percentuale di morti sull’insieme dei contagiati, perché in realtà i contagiati senza sintomi sono molti di più. Un terzo sul fatto che comunque le epidemie più spaventose del passato hanno ammazzato solo il 30% della popolazione, quindi il 70% è sopravvissuto; e questo nonostante ai tempi della peste nera metà della popolazione fosse sottoalimentata, le condizioni igieniche fossero spaventose, non esistessero cure né coscienza dei veicoli del contagio.

Insomma, mi sono esercitato a coltivare una fiammella di ottimismo. E con me centinaia di migliaia di progressisti che, oltre a darsi da fare con una marea di iniziative solidali concrete, si sono ingegnati a rendere meno asfissiante l’isolamento, organizzando flash mob e producendo decine di migliaia di video e meme comici.

Ma quando i reazionari guardano tutto questo sforzo ludico storcano la bocca: “Siete sempre lì a cercare di indorare la pillola! La gente ha bisogno di spaventarsi a morte, sennò non se ne stanno a casa… L’essere umano è una bestia e capisce solo le mazzate!”.

È un fatto però che nei momenti di emergenza tragica come questo, il modo di guardare la realtà dei progressisti funziona meglio. La ricerca di minimi elementi positivi rende sicuramente meno asfissiante la paura e l’ansia e questo sicuramente giova alle relazioni. E se sei meno in ansia e le tue relazioni funzionano meglio ridi di più e ami di più, il che aumenta la tua possibilità di fare a pezzi il virus se lo incontri. E questo è un fatto indiscutibile.

Mi immagino invece i reazionari che se ne stanno a casa e bestemmiano contro la malasorte, i cinesi untori, gli indisciplinati, quei Paesi europei che non hanno preso misure di sicurezza, quello stronzo del vicino di casa che fa casino suonando le pentole sul balcone e crede di essere Celentano e sicuramente i comunisti al governo non stanno facendo niente di buono e vedrai che stavolta l’Italia affonda e cazzo non ho abbastanza carne in scatola per resistere, e dove cavolo finiremo? L’Italia precipiterà al livello economico del Congo e dovremo andare a far la spesa col machete e le bottiglie molotov per difenderci dalle bande di criminali che organizzeranno posti di blocco e ti chiederanno il pizzo sulle carote che hai comprato al mercato nero.

Loro non possono credere che ce la faremo, che le misure prese potranno funzionare, che la miglior difesa è la solidarietà e la cooperazione, che alla fine anche quest’esperienza terribile ci avrà migliorato e l’Italia rinascerà con una coscienza collettiva più alta e profonda…

Quindi, cari progressisti, in questo momento così difficile dobbiamo renderci conto che è necessario impegnarsi per sostenere i reazionari. Anche se non sono il massimo dell’empatia sono parte del nostro popolo e sono indispensabili.

Quando hai bisogno di un consiglio sull’assicurazione o l’acquisto di un’auto a chi ti rivolgi? I reazionari sono indispensabile correttivo per far funzionare bene l’Italia. Controbilanciano i sognatori.

E proprio perché hanno difficoltà a sognare oggi sono quelli più in pericolo. Quindi, stasera, fai una telefonata a un leghista e digli che gli vuoi bene!

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