Piazza Affari chiude la seconda seduta consecutiva in rialzo dell’1,71% a 15.731 punti, sui minimi però di una seduta che aveva visto l’indice Ftse Mib salire anche del 4,6%. Tutte le Borse europee terminano la seduta in deciso rialzo, con la sola eccezione di Londra che ha azzerato i modesti guadagni della seduta sul finale, chiudendo in progresso dello 0,09% a 5.156 punti. Rally di Parigi, che è avanzata del 5,01% a 4.048 punti, mentre Francoforte è salita del 3,41% a 8.904 punti. Più contenuto il rialzo di Madrid, cresciuta dello 0,77% a 6.445 punti. Nuovo tonfo invece per Wall Street dopo la stretta a New York per il coronavirus. Il Dow Jones perde il 4,62%, il Nasdaq il 3,79% e lo S&P 500 il 4,40%. Per il Dow Jones e lo S&P 500 si chiude la settimana peggiore dal 2008.
Lo spread Btp-Bund chiude in lieve rialzo a 197 punti base, con il tasso del decennale italiano all’1,64% sul mercato secondario.
Goldman Sachs: “Pil Usa -24% nel II trimestre” – Previsioni monstre sul Pil Usa del secondo trimestre da parte degli analisti di Goldman Sachs. Gli esperti hanno tagliato l’outlook sulla crescita del prodotto interno lordo con un maxi downgrade, dalla flessione pari a -5% precedentemente prevista a un crollo del -24%. Goldman Sachs ha motivato il nuovo outlook con il fatto che i dati economici degli Stati Uniti (in modo particolare quelli del settore manifatturiero) stanno già deludendo le stime. Il problema è che si tratta di dati che si riferiscono al periodo in cui gli americani non si erano ancora rinchiusi in casa per frenare il diffondersi del coronavirus.
Ref Ricerche: “Nel primo semestre -8% Pil” – Sulla base delle informazioni finora disponibili, REF Ricerche rivede nettamente al ribasso la contrazione del Pil nel primo semestre a -8 per cento (dal -1/-3 indicato in precedenza). La caduta riguarda l’ultima parte del primo trimestre – che potrebbe chiudere con un decremento congiunturale del 3% – e il secondo, quando la caduta sarebbe di un altro 5% sul primo trimestre. Un rimbalzo è possibile a partire dal terzo trimestre. L’entità del recupero resta incerta, spiega però REF Ricerche, perché legata all’evoluzione dell’epidemia e alle politiche economiche. La nota congiunturale sottolinea infine che gli sforzi delle banche centrali e dei governi, negli ultimi giorni, accorciano i tempi dell’uscita dalla crisi.
I listini asiatici – Le Borse cinesi terminano la seduta con buoni rialzi: l’indice Composite di Shanghai sale dell’1,61%, a 2.745,62 punti, mentre quello di Shenzhen guadagna l’1,28%, a quota 1.704,46. I mercati azionari dell’area asiatica e del Pacifico sono in rialzo dopo il tentativo di ripresa di Wall street e su una maggior fiducia per le misure contro il Coronavirus: Seul è salita di sette punti percentuali, Hong Kong si avvia alla conclusione in aumento del 4%, mentre Tokyo chiusa non è riuscita a sfruttare la seduta di rialzo. Bene anche Mumbai (+4% nel finale), in aumento di oltre un punto le Borse cinesi, mentre Sidney non è riuscita a cogliere in pieno il rimbalzo con la modesta crescita dello 0,7%. In deciso rialzo i futures sull’avvio dei listini europei.