Durante il briefing con la stampa, il direttore Tedros Ghebreyesus ha anche fatto il punto sulla situazione in Africa, invitando tutti gli stati a "prepararsi al peggio" e ha lanciato un appello ai più giovani: "Non siete invincibili, le scelte che fate possono condizionare la vita degli altri"
La mancanza cronica di dispositivi di protezione non riguarda solo l’Italia. E mentre ovunque si scatena la corsa alle mascherine, l’Organizzazione mondiale della sanità lancia un appello chiaro: “Le mascherine servono a chi lavora in prima linea se non ne avete bisogno per favore non indossatele“, ha chiesto la dottoressa Maria van Kerkhove durante un briefing con la stampa. Quindi – a patto di limitare i contatti sociali non serve averla per uscire di casa, privandone gli operatori sanitari. “Non possiamo mettere a rischio i nostri medici e infermieri. Se non avete una persona malata a casa non avete bisogno della mascherina, per favore non mettetela”.
Michael Ryan, il direttore esecutivo del programma di emergenza sanitaria ha ricordato che la pandemia che il mondo sta affrontando non è “una semplice influenza stagionale” ma una minaccia molto più seria: “Guardate alle terapie intensive in alcune parti del mondo, completamente sopraffatte. Guardate ai medici e agli infermieri stremati. Questo non è normale”.
La dottoressa van Kerkhove poi ha precisato che “la distanza fisica da sola non è sufficiente” a fermare il contagio, piuttosto “deve fare parte di un pacchetto più ampio di interventi”. Mantenere la distanza sociale non significa però allentare i legami: “Vogliamo che le persone restino in contatto tra loro attraverso internet e social media. La salute mentale, in queste circostanze, è importante quanto quella fisica”, ha aggiunto. Durante la conferenza stampa, il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha richiamato i più giovani, che spesso si considerano intoccabili dal virus: “Non siete invincibili, potreste essere contagiati e finire in ospedale. E comunque le scelte che fate possono condizionare la vita degli altri”.
Infine, il direttore dell’Oms ha affrontato la questione dei contagi nel continente africano: “Il nostro migliore consiglio all’Africa è prepararsi per il peggio”. Un appello particolarmente sentito, visto che lo stesso Ghebreyesus è eritreo. “Il mio continente deve svegliarsi, abbiamo visto cosa è successo negli altri Paesi”, ha detto, invitando tutti gli stati africani a cancellare immediatamente assembramenti di massa.