È bastata la notizia di queste riduzioni di orario e dell'ipotesi di provvedimenti a riguardo da parte del governo per scatenare un nuovo prevedibile assalto ai supermercati, con centinaia di persone in fila per fare la spesa. Il sito Filandiana.it permette di geolocalizzare gli utenti in modo da capire in quanti sono in coda davanti a ogni esercizio commerciale
“In attesa di eventuali disposizioni governative”, per garantire “ulteriore sicurezza alla clientela e ai suoi collaboratori e contribuire a ridurre il flusso delle persone fuori casa“, molte grandi catene di supermercati hanno già deciso di modificare gli orari di apertura e chiusura dei loro punti vendita. Così da sabato 21 marzo fino al 5 aprile, nei negozi di Esselunga, Conad e Carrefour in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Liguria e Toscana la chiusura feriale sarà anticipata alle 20, la domenica invece saranno aperti dalle 8 alle 15. Un provvedimento, quello della riduzione degli orari di riapertura, che certo rischia di generare maggiori assembramenti, come è accaduto a Milano, a inizio settimana, con la riduzione della frequenza dei mezzi pubblici, le cui conseguenze hanno costretto il sindaco Sala alla marcia indietro.
Un’altra regione che ha già dato una stretta agli orari di apertura e chiusura dei supermercati è il Lazio, dove saranno aperti nei giorni feriali e il sabato dalle 8.30 alle 19 e la domenica dalle 8 alle 15 per decisione della Regione. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha firmato un’ordinanza che, tra le altre cose, imponeva la chiusura degli alimentari nei giorni festivi in regione ma è stato smentito dal governo che ha fatto sapere che “i supermercati, gli ipermercati e i negozi di generi alimentari resteranno aperti durante il fine settimana”. Anche Coop dovrà rivedere la chiusura annunciata di tutti i suoi supermercati per le prossime due domeniche.
A disposizione dei clienti ci sono sempre guanti monouso e gel disinfettante agli ingressi di ogni negozio e l’accesso sarà contingentato e protetto con misure di distanziamento per le eventuali code che si venissero a creare, in base alle disposizioni del Governo. La raccomandazione resta quella di “recarsi in negozio un solo componente per nucleo familiare e di attenersi rigidamente alle disposizioni in essere sul territorio, in modo da limitare con i singoli comportamenti la diffusione del virus Covid-19”. È bastata però la notizia di queste riduzioni di orario e dell’ipotesi di provvedimenti a riguardo da parte del governo per scatenare un nuovo prevedibile assalto ai supermercati, con centinaia di persone in fila per fare la spesa.
E così, visto che queste file sono comunque motivo di assembramento e quindi possibile contagio, è arrivato anche il sito che monitora le file fuori dai diversi supermercati e indica dove ce ne è meno. Si chiama Filandiana.it (codaliscia.live), nasce da un’idea della startup Wiseair e permette di geolocalizzare gli utenti in modo da capire in quanti sono in coda davanti a ogni esercizio commerciale e monitorare la situazione fuori dai vari punti vendita. Usarla è semplice: una volta aperto il sito Filaindiana.it, ci si trova di fronte a una mappa della nostra zona: a questo punto si possono vedere i supermercati aperti nei dintorni con meno coda oppure contribuire al sistema geolocalizzandoci in una determinata fila. Basta premere il tasto “Sono in coda qui”. Così il sito riesce a dare una stima delle persone fuori da ogni punto vendita con anche un tempo di attesa indicativo. Ovviamente, più persone si registrano sul sito più accurata è l’analisi della situazione. Per il momento il sito è attivo solo in Lombardia.