Crescono i contagi, ma aumentano anche le persone che non rispettano le restrizioni per combattere l’emergenza legata al Coronavirus. Nella giornata di mercoledì il Viminale ha registrato il record di denunce in un giorno solo da quando sono cominciati i controlli: più di novemila. Nel dettaglio su 200.842 le persone controllate, 9.407 sono accusati di aver violato le regole. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 99.806, con 205 esercenti denunciati. Ventuno invece le attività alle quali è stata sospesa la licenza. Dall’11 marzo, dunque sono 61mila le persone denunciate, 743.532 gli esercizi commerciali controllati e 1.873 i titolari denunciati. In totale i controlli hanno coinvolto quasi un milione e mezzo di cittadini.

A Mestre donna positiva tossisce su una cassiera apposta – Non è stata denunciata ma potrebbe esserlo nelle prossime ore una donna che in un supermercato di Mestre ha litigato con la cassiera e le ha tossito in faccia. “Due clienti sono entrate, hanno messo i prodotti nel carrello e si sono dirette in cassa”, racconta la delegata Filcams Cinzia Gatto al Corriere del Veneto. Dall’altra parte del bancone la cassiera “senza mascherina perché l’azienda non ce le aveva ancora fornite”, spiega sempre la sindacalista. “Le due donne hanno caricato la spesa sul nastro e nel fare questo si sono sporte molto verso la cassiera, la quale le ha pregate di rispettare la distanza minima di sicurezza – continua la sindacalista – di fronte a questo le hanno tossito addosso di proposito“. Qualche giorno dopo la cassiera ha ricevuto la chiamata da parte della questura: le hanno comunicato che una delle due clienti era risultata positiva al tampone. Adesso anche la dipendente del supermercato è in attesa del risultato del test e nei prossimi giorni potrebbe recarsi a sporgere denuncia. In alternativa alla cliente accusata di averle tossito in faccia volontariamente non sarebbe contestabile alcun reato.

Fanno il bagno nell’Adige o fanno al mare – A Livorno sono 9 le persone denunciate dalle Fiamme Gialle: tre fra queste stavano prendendo il sole sul lungomare. In nove hanno violato le norme anche a Pordenone, tra cui tre militari statunitensi in servizio alla base di Aviano che “stavano festeggiando in strada dove avevano organizzato pure un barbecue“. A Roma da segnalare il caso di cinque presunti atleti trovati nei pressi di una palestra, mentre a Verona un padre e suo figlio si sono tuffati nel fiume Adige facendo una nuotata sotto gli occhi dei passanti. I due sono stati fermati solo dai poliziotti che li hanno fatti uscire dall’acqua. A Palermo tre giovani erano a spasso senza alcuna apparente motivazione: da una successiva perquisizione personale si è scoperto perché erano in giro. Erano infatti in possesso di 7 grammi di cocaina, già divisa in dosi: sono stati denunciati sia per non aver osservato le norme, che per spaccio.

Infermiera positiva viola la quarantena – Tra i denunciati delle ultime 24 ore, anche un’infermiera di San Gimignano, in provincia di Siena. Positiva al tampone e costretta alla quarantena, è accusata di essere uscita dalla propria abitazione per andare a casa dei genitori a trovare il padre, a sua volta contagiato dal virus. Anche la madre della donna è infettata dal Covid19 ed è ricoverata in ospedale. Avvisati dell’accaduto, i carabinieri sono immediatamente intervenuti con una pattuglia che ha identificato e denunciato la donna.

Turisti a Siena in atteggiamenti confidenziali – Nei pressi della basilica di San Domenico a Siena, invece, un uomo e una donna sono stati denunciati dopo essere stati avvistati in atteggiamenti confidenziali su una panchina. Si trattava di una coppia di turisti che, su richiesta dei militari della Guardia di Finanza, si è giustificata dicendo di trovarsi in città per “motivi di lavoro“, senza tuttavia specificare né l’impiego, né le esigenze lavorative. L’uomo di origine francese è residente in provincia di Pisa e titolare di una società agricola nel pisano, mentre la donna è di origine statunitense, disoccupata e residente in provincia di Salerno. Nonostante l’emergenza non hanno saputo resistere a una visita nella città del Palio.

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