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Coronavirus, dal balcone le gridano “Vai a casa!” e le tirano un secchio d’acqua. Ma era la farmacista che tornava nella sua abitazione

"Come ci piacerebbe stare a casa, poterci proteggere di più! Invece il nostro ruolo è quello di aiutare, con il nostro lavoro di farmaciste, la salute pubblica- ha scritto la donna in un post su Facebook dove racconta gli episodi - Cerchiamo di dare il massimo con passione e dedizione"

di F. Q.

Mi rivolgo alla persona che l’altro giorno mi ha buttato un secchio di acqua addosso per farmi andare a casa… mentre stavo organizzando, davanti alla farmacia, la disinfezione dei locali lavorativi. E anche alla signora che ieri sera ha urlato contro me e mia sorella che tornavamo dal lavoro con le nostre biciclette, ovviamente distanziate: “Andate a casa!”…alle 20,40“. Questo il messaggio postato su Facebook da una farmacista salernitata, Antonia Grimaldi. La donna è stata insultata e le è stato buttato un secchio d’acqua addosso mentre stava tornando a casa dal lavoro: “Come ci piacerebbe stare a casa, poterci proteggere di più! Invece il nostro ruolo è quello di aiutare, con il nostro lavoro di farmaciste, la salute pubblica- spiega- Cerchiamo di dare il massimo con passione e dedizione. Ma abitiamo distanti dalla farmacia e dobbiamo pur tornare a casa! Lo facciamo con la bicicletta evitando di pedalare sotto i balconi per paura che qualcuno ci possa colpire pensando che siamo due irresponsabili“. E la farmacista chiude il suo post con un messaggio di forza e speranza: “Andrà tutto bene… vero, meglio rimanere a casa… per tutti coloro che possono. Forza e coraggio! Passerà! Abbiamo già avuto epidemie, in passato non c’erano tanti mezzi per curare… oggi ne abbiamo tanti di più ma quello più importante è quello del buonsenso“.

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