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Coronavirus, “Riscopriamo il cielo da casa”: così gli italiani possono guardare la bellezza dal balcone

"Il nostro obiettivo - spiega Luca Orrù, presidente dell’Uai - è diffondere la cultura astronomica, soprattutto in questo periodo difficile, in modo che tutti possano scoprire le meraviglie del cielo da casa. Per questo - aggiunge - abbiamo lanciato una campagna che reinterpreta il nostro tradizionale 'Cielo del mese'"

di F. Q.

Si chiama “Riscopriamo il cielo da casa” ed è un’iniziativa che punta a portare un po’ di bellezza agli italiani che in questi giorni si trovano in isolamento domestico per via delle restrizioni imposte dal decreto del governo per contenere il contagio da coronavirus. Osservazioni con telescopi da remoto, conferenze online e mappe del cielo del giorno che informano su costellazioni, passaggi di pianeti, della stazione spaziale e di eventuali comete, come Atlas. Il tutto affacciati al balcone o al terrazzo di casa, grazie all’Unione Astrofili Italiani (Uai).

Sulla pagina Facebook dell’Uai saranno pubblicati quotidianamente post che invitano a osservare il cielo, corredati da mappe, foto e spiegazioni sugli oggetti celesti. Si comincia con la stazione spaziale che saluta l’inizio della primavera, ben visibile dall’Italia. Novità in questi giorni anche da Saturno, “visibile al mattino presto ad Est poco prima del sorgere del Sole. Il pianeta – spiega l’Uai – il 21 marzo lascia la costellazione del Sagittario, che lo ospitava dal mese di febbraio del 2017, e per i prossimi due anni si troverà nel Capricorno”. Ad affiancare l’osservazione, anche il programma, ‘pillole di astronomia‘, con conferenze virtuali sul successore di Hubble, il James Webb Space Telescope, il cui lancio è previsto nel 2021, e lezioni su Via Lattea e i pianeti esterni al Sistema Solare.

“Il nostro obiettivo – spiega Luca Orrù, presidente dell’Uai – è diffondere la cultura astronomica, soprattutto in questo periodo difficile, in modo che tutti possano scoprire le meraviglie del cielo da casa. Per questo – aggiunge – abbiamo lanciato una campagna che reinterpreta il nostro tradizionale ‘Cielo del mese‘, invitando quotidianamente a osservare ad esempio il sorgere e il tramontare di costellazioni o di stelle di riferimento. E magari allo stesso tempo – conclude Orrù – approfittarne per fare una stima dell’inquinamento luminoso in Italia, attraverso una grande mappatura sociale”

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