A causa dell'emergenza sanitaria sono vietate le manifestazioni di piazza ma per la Giornata della memoria, è arrivato, come ogni anno, il messaggio del Capo dello Stato: "Quei nomi, tutti i nomi, sono impressi nella nostra storia e nulla potrà cancellarli". Da Libera a Avviso pubblico, tante le iniziative online per celebrare comunque il ricordo
“Le mafie cambiano le forme, i campi di azione, le strategie criminali. Si insinuano nelle attività economiche e creano nuove zone grigie di corruzione e complicità. Sono un cancro per la società e un grave impedimento allo sviluppo”. È il messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto mandare per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, nonostante l’emergenza coronavirus e l’annullamento di tutte le iniziative di piazza. “Sconfiggeremo ed estirperemo le mafie. Con l’azione delle istituzioni, con la coesione delle comunità, con il protagonismo dei cittadini”, ha specificato il Capo dello Stato, sottolineando che proprio per questo cambiamento di forma bisogna vigilare e “la consapevolezza deve farsi cultura”.
Impossibile quest’anno leggere nelle piazze d’Italia i nomi delle vittime, dei martiri, e dei servitori dello Stato “che la disumanità mafiosa ha strappato ai loro cari e a tutta la società”, ma, si legge ancora nel messaggio “quei nomi, tutti i nomi, sono impressi nella nostra storia e nulla potrà cancellarli”.
Tante le iniziative online per celebrare comunque, tutti insieme, questo momento. L’associazione Libera ha invitato a scegliere il nome di una delle circa mille vittime innocenti delle mafie nel nostro Paese e a postare una foto con un fiore sui social con gli hashtag #iorestoacasa #memoriaeimpegno #21marzo2020. Avviso pubblico ha invece chiesto a un centinaio di persone di riprendersi mentre leggono ciascuno dieci nomi di vittime: verrà fuori un video che la rete antimafia diffonderà il 21 marzo. Come ricordato dal Presidente, la Giornata della Memoria è “nata nella società civile tra i giovani che vogliono costruire il loro futuro nella dignità e nella legalità”, e proprio lì trova un terreno fertile di celebrazione.
Il ricordo, sottolinea Mattarella, non è fine a se stesso, ma “si lega a un impegno civile: quelle testimonianze, quegli esempi indicano un percorso di civiltà”. “Il 21 marzo, giorno di primavera, anche in questo difficile anno è un giorno di speranza che – conclude il presidente – dobbiamo far valere contro chi la speranza vuole sottrarre”.