Esaminate le candidature, ne verranno scelti 300 e già da domani potrebbero essere operativi in Lombardia e a Piacenza. Riceveranno un "premio di solidarietà" di 200 euro per ogni giorno di lavoro. "Siamo stati travolti dall'Italia migliore", ha detto il ministro Boccia
Quasi 8000 mila medici hanno aderito all’appello per creare una task force da mandare in aiuto degli ospedali più colpiti da coronavirus. Ventiquattro ore e 7923 i medici che hanno detto sì alla ‘chiamata’ che aveva come tempo massimo di risposta le 20 di ieri sera 21 marzo. Ora, esaminate le candidature, ne verranno scelti 300 e già da domani potrebbero essere operativi in Lombardia e a Piacenza. “Ringraziamo tutti i medici che, su base volontaria, hanno aderito all’iniziativa”, si legge sul sito della Protezione Civile.
“Quasi 8 mila medici hanno risposto all’appello. Un atto di amore e di orgoglio per il Paese”. Parole di del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia che aveva lanciato l’appello. “Quando abbiamo proposto una task force di medici da arruolare per fronteggiare l’emergenza coronavirus – ha scritto ancora il ministro su Facebook – molti pensavano che forse potessero arrivare 100 domande, noi ci abbiamo creduto fin dall’inizio. Abbiamo aperto un bando con la Protezione civile e siamo stati travolti dall’Italia migliore. Lo Stato farà di tutto per sostenerli e ringraziarli. Sarà una squadra di interposizione che partirà dalla Lombardia e poi si sposterà in tutta Italia dove servirà”.
E il premier Giuseppe Conte li ha definiti “eroi dal camice bianco“: “È l’ennesima risposta generosa di cui tutti noi italiani possiamo andare fieri”. Una volta selezionati, riceveranno un “premio di solidarietà” di 200 euro per ogni giorno di lavoro. In base all’ordinanza 654, firmata ieri dal capo della Protezione civile, i “soldati di Ippocrate” affiancheranno i colleghi che, dopo giorni di battaglia, sono allo stremo.