A livello globale sono più di 315mila le infezioni per Sars Cov2 confermate e oltre 13.600 i morti. Secondo la Johns Hopkins University sono 150 i Paesi colpiti, mentre le persone guarite sono 94mila, la gran parte in Cina. Con circa circa 8mila nuovi casi in 24 ore hanno portato gli Stati Uniti al terzo posto mondiale tra i Paesi più colpiti dalla pandemia di coronavirus con oltre 25mila contagi, dietro solo al paese asiatico e all’Italia. Anche se la Cnn riporta che il numero degli infetti è di almeno 30mila. Una crescita esponenziale che si porta dietro 307 vittime.
In Europa però la situazione sembra peggiorare di ora in ora. La Germania si appresta a vietare i contatti e la sua cancelleria è costretta alla quarantena per aver avuto contatti con un medico risultato positivo, la Grecia ha decretato il lockdown, la Spagna ha registrato oltre 28mila contagi. La Francia – che registra la morte del primo medico – è pronta a decretare lo stato di emergenza. Sono 586 i nuovi casi annunciati dalle autorità sanitarie del Belgio, una cifra che porta il totale dei contagiati a quota 3.401. I nuovi morti sono stati otto per un totale di 75 decessi. Secondo la ministra della Salute, Maggie De Block, l’attuale situazione di confinamento della popolazione durerà “almeno ancora otto settimane”.
In questo quadro arrivano anche le dichiarazioni e le decisioni del premier della Gran Bretagna, Boris Johnson, che ha formalizzato la direttiva della quarantena obbligatoria per 12 settimane per circa 1,5 milioni di persone vulnerabili, anziani e malati cronici, contattati nelle ultime ore da un avviso del sistema sanitario nazionale (Nhs). A tutti è stata promessa assistenza, visto che – per loro tutela – non potranno uscire neppure per la spesa. Il premier ha parlato della necessità delle restrizioni “senza precedenti” adottate, come le chiusure dei locali, per “rallentare” i contagi e “salvare migliaia di vite umane”.
In Spagna oltre 28mila contagi – “Il peggio deve ancora arrivare” dice Pedro Sanchez. Il premier lo ha ribadito per ben due volte in poco più di 12 ore al Paese, tra i più colpiti nella pandemia da coronavirus, in Europa secondo solo all’Italia, e che si appresta a prorogare di altri 15 giorni lo stato di allarme e la conseguente serrata, fino al l’11 aprile. Il provvedimento dovrà essere approvato dal Congresso, ma Sanchez si è detto fiducioso della cooperazione di tutte le forze politiche. La decisione del premier risponde ad una situazione drammatica che non lascia troppa scelta: all’ottavo giorno di lockdown in Spagna si contano quasi 400 nuovi morti, un aumento del 30% in 24 ore. In serata il bilancio è di 1.756 vittime in totale e 28.603 contagiati. Le curve fanno paura, più di quelle italiane. E fra i dati raccolti nelle ultime ore spicca quello relativo a medici e personale sanitario infettati dal virus: sono circa 3.500, il 12% dei positivi totali.
Gran Bretagna, Johnson sposa la linea della fermezza – Continua a peggiorare anche la situazione in Gran Bretagna, dove il numero dei contagi ha superato la soglia dei 5mila, secondo i dati forniti dalla Johns Hopkins University, e quello delle vittime salito a 233. E il primo ministro, Boris Johnson, decide definitivamente di sposare la linea della fermezza, modificando l’atteggiamento tenuto nelle settimane passate rispetto all’emergenza: il coronavirus “sta accelerando” anche nel Regno Unito e occorre “uno sforzo nazionale eroico e collettivo” per il distanziamento sociale, altrimenti il sistema sanitario britannico (Nhs) non potrà far fronte all’ondata di ricoveri e si riprodurrà lo scenario italiano. La Gran Bretagna, ha detto, “è 2-3 settimane dietro all’Italia” e Nhs ha già inviato un avviso preventivo a 1,5 milioni di persone più vulnerabili invitandole a una quarantena precauzionale.
“Gli italiani hanno un sistema sanitario superbo – ha detto -, eppure i loro medici e infermieri sono totalmente travolti dalle richieste. Se noi non agiamo insieme per ridurre la diffusione è più che probabile che il nostro Nhs sarà ugualmente inondato”. Se le sollecitazioni di queste ore non dovessero bastare, con una parte della popolazione che non sembra intenzionata ad accogliere gli inviti di Downing Street, il lockdown totale imposto per decreto diverrà inevitabile, come ha specificato un ministro del governo Tory, Robert Jenrick, titolare delle Aree Urbane. In Scozia la polizia è entrata in azione per chiudere alcuni pub rimasti aperti “sconsideratamente”. A Londra, l’indicazione tassativa sulle chiusure dei locali sembra generalmente rispettata, ma la sollecitazioni del premier e del sindaco della città Sadiq Khan a “restare a casa” stenta a far breccia su tutti. Diversi parchi e mercati sono apparsi oggi affollati, complice la bella giornata. Khan ha evocato a sua volta l’intervento della polizia per imporre “il distanziamento”, mentre un Municipio di quartiere, quello di Fulham, ha chiuso i parchi locali d’autorità.
Germania, Merkel: “Coronavirus si diffonde con preoccupante velocità”- Angela Merkel entra in quarantena dopo aver incontrato un medico risultato poi essere positivo al coronavirus. La cancelliera tedesca, che solo ieri era stata al supermercato, “nei prossimi giorni si sottoporrà al test, perché un test attualmente non sarebbe completamente attendibile”, ha fatto sapere il portavoce Steffen Seibert in una nota. “Anche dalla quarantena in casa la cancelliera sarà in servizio”, la conclusione. La situazione, intanto, sta peggiorando anche in Germania: 18.610 contagi, 1.948 in più rispetto al giorno precedente, con 55 vittime. Tanto che i Lander stanno pensando di vietare qualsiasi contatto tra persone: è quello che emerge, secondo la Dpa, dalla teleconferenza fra la cancelliera Angela Merkel e i ministri-presidenti delle regioni. Stando all’agenzia, saranno proibiti raggruppamenti di oltre 2 persone, ad eccezione delle famiglie. “Il coronavirus si diffonde in Germania con preoccupante velocità” ha detto la cancelliera in conferenza stampa a Berlino che, dopo il vertice con i ministri presidenti, ha ribadito che lo Stato federale e i Laender prendono molto seriamente la situazione. Le istituzioni hanno anche deciso di chiudere ristoranti, centri di cosmetica, negozi per tatuaggi e centri per massaggi, che erano ancora aperti. La misura è stata confermata in conferenza stampa dal presidente del Nordreno-Verstfalia, Armin Laschet.
Francia si appresta a dichiarare stato di emergenza – La Francia si appresta invece a dichiarare lo stato d’emergenza sanitaria che consente di limitare le libertà pubbliche per due mesi. Il progetto di legge d’emergenza votato dai deputati dell’Assemblea nazionale autorizza inoltre il governo a prendere una serie di misure a sostegno delle imprese e ad agire per rinviare il secondo turno delle elezioni comunali. Rimangono tuttavia disaccordi con il Senato che i parlamentari delle due camere cercheranno di appianare nella mattinata di domenica prima di riesaminare il testo. Previste anche multe nei confronti dei trasgressori: 135 euro in caso di violazione delle norme, 1.500 euro in caso di recidiva “in 15 giorni”, nel caso di “quattro violazioni entro 30 giorni” si configurerà invece un reato “punibile con una multa di 3.700 euro e un massimo di sei mesi di carcere”. Intanto, nel Paese si conta anche il primo medico morto. Intanto, Emirates Airlines ha deciso di sospendere tutti i voli passeggeri da mercoledì 25 marzo. I casi di Coronavirus in Francia rilevati con tampone nelle ultime 24 ore sono stati 1.559, i nuovi decessi 112, facendo salire il bilancio dei contagi nel Paese a 16.018, quello dei morti a 674.
Intanto la Grecia ha decretato il lockdown generale a partire da lunedì come annunciato dal premier greco Kyriakos Mitsotakis.
Stati Uniti – Sono risultati negativi ai tamponi il vicepresidente Mike Pence e la moglie Karen, dopo un caso registrato nello staff del braccio destro di Donald Trump. E proprio il presidente Usa ha annunciato che “a Ford, General Motors e Tesla è stato dato il via libera per produrre respiratori e altri prodotti metallici”.Il segretario al Tesoro Usa, Steve Mnuchin, ha annunciato in un’intervista alla Fox che il pacchetto di aiuti contro la crisi da coronavirus prevede anche fino a 4mila miliardi di liquidità per le imprese: tra questi anche un pagamento diretto in un’unica soluzione per i contribuenti americani di 3mila dollari per una famiglia media di quattro persone. Il membro dell’amministrazione Usa ha anche dichiarato che negli Usa la crisi da coronavirus sembra uno scenario da 10-12 settimane e che la recessione, ipotizzata dallo stesso Trump, è solo una questione tecnica.
Il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha previsto che la situazione legata alla diffusione di Covid-19 sarà peggiore ad aprile che a marzo: “Tra circa 10 giorni vedremo vaste mancanze di respiratori, mascherine chirurgiche, ciò che è necessario per far funzionare un sistema ospedaliero. Praticamente nulla sinora dal governo federale. Abbiamo visto, dopo appelli pubblici, privati, lettere, telefonate, che molto poco è arrivato”, ha detto De Blasio. “L’esercito è stato mobilitato. Il Defense Production Act non è stato usato in tutti i modi che io vedo. Non solo per New York, lo Stato, ma per gran parte del Paese, sembra che dobbiamo fare da noi, a questo punto. Non c’è azione dal governo federale”, ha proseguito. E ha aggiunto: “Se nei prossimi giorni non avremo altri respiratori le persone moriranno“. Tanto che il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha chiesto la costruzione immediata di ospedali temporanei nella Grande Mela.
Cina – La Cina riporta 46 nuovi casi di coronavirus, incluso uno di contagio sul suolo nazionale dopo tre giorni consecutivi senza casi interni. Nella provincia di Hubei e nella sua capitale Wuhan, punti di partenza dell’epidemia, il ritorno alla normale vita quotidiana sta avvenendo solo gradualmente. Non ci sono stati nuovi casi ieri in questa regione.
India – Mentre nel Paese è in corso il più grande esercizio di coprifuoco dal mondo, il cosiddetto Janta Curfew, lanciato dal premier Modi tre giorni fa, l’India ha preso altre severe decisioni per contenere il diffondersi del coronavirus, molto temuto, anche se i numeri del contagio per ora restano apprentemente contenuti: 361 casi e 7 decessi. Il governatore di Delhi ha annunciato poco fa, in una conferenza stampa, che da domani mattina all’alba fino alla mezzanotte del 31 marzo la capitale indiana sarà sottoposta a lockdown totale. Durate la chiusura tutti i trasporti, sia pubblici che privati, si fermeranno, ad eccezione di un quarto degli autobus pubblici che continueranno a funzionare per i lavoratori dei servizi essenziali. Tutti gli uffici privati chiuderanno, e soltanto i negozi che vendono beni essenziali, farmacie, drogherie e alimentari saranno autorizzati a restare aperti. Nessun volo, neppure da altri Stati indiani, potrà raggiungere la capitale, mentre le frontiere verranno controllate dalla polizia. Con una decisione senza precedenti inoltre, le Ferrovie indiane, il più gigantesco apparato ferroviario al mondo, hanno annunciato il blocco di tutti i treni fino al 31 marzo, nel tentativo di fermare i milioni di lavoratori precari che dalle megalopoli stanno cercando di rientrare nei loro villaggi di origine, disseminando così la possibilità di contagio in tutto il subcontinente
Paesi Bassi – Sono saliti a 4.204 i casi di contagio da coronavirus nei Paesi bassi, 573 in 24 ore. In un giorno sono aumentate anche le vittime, 43, aggiornando il bilancio totale a 179.
Svizzera – Corse ai supermercati e applausi dai balconi. Anche in Svizzera, con l’epidemia che sta avanzando, si registrano casi di lunghe file di fronte ai negozi che vendono beni di prima necessità, anche se il governo ha voluto precisare che, nonostante le restrizioni, le linee di rifornimento sono garantite. Nel Paese si contano 7.014 contagi con 60 morti.
Croazia – In Croazia, la cui capitale Zagabria è stata colpita da un forte terremoto, sono stati accertati nelle ultime ore altri 29 casi di coronavirus, con il totale che sale a 235.
Iran – L’Iran ha reso noto che altre 129 persone sono morte per il coronavirus, con un bilancio totale che sale quindi a 1.685 decessi nel Paese.
Israele – Il totale degli israeliani risultati positivi al coronavirus è salito nella giornata odierna da 945 a 1.071. Lo ha reso noto il ministero della sanità. Di questi, 18 sono giudicati in condizioni gravi. Nella notte di venerdì si era avuto il primo decesso per coronavirus: quello di un uomo di 88 anni, affetto anche da altre malattie. Il Waqf, l’ente per la protezione dei beni islamici, ha annunciato la sospensione delle preghiere nella Moschea al-Aqsa di Gerusalemme a partire dall’alba di domani, alla luce degli avvertimenti giunti da esperti sanitari per impedire la diffusione del coronavirus. Tuttavia nella Spianata delle Moschee continueranno le attività dei funzionari del Waqf, degli impiegati e dei guardiani.
Siria – Primo caso ufficiale di contagio da Covid-19 in Siria. Lo ha comunicato poco fa il ministero della sanità di Damasco. In uno scarno comunicato diffuso dall’agenzia governativa Sana, il ministero afferma che il paziente, di cui non si conoscono le generalità, “proviene dall’estero”. Assieme alla Libia dove vige il coprifuoco, la Siria è stata fino a oggi l’unico paese del Mediterraneo a non registrare ufficialmente casi di coronavirus.
Australia – Con 1.315 casi confermati nel Paese, il primo ministro australiano Scott Morrison ha annunciato la chiusura di pub, cinema, casinò, nightclub e luoghi di culto. Caffè e ristoranti potranno offrire solo servizi a domicilio, mentre i supermercati rimarranno aperti.
Scott non ha voluto però chiudere le scuole, sottolineando di ritenere importante che i ragazzi non perdano l’anno di studi.
Marocco – Sospese le pubblicazioni cartacee: a partire da oggi non si troveranno più quotidiani né riviste in Marocco. È l’ultima misura restrittiva presa dal governo per arginare il diffondersi del coronavirus, la prima di questo genere. “In considerazione del ruolo importante e vitale della stampa nazionale”, il ministero della Cultura esorta però le aziende editoriali “a fornire contenuti con mezzi alternativi, per contribuire comunque agli sforzi di informazione e di sensibilizzazione dei cittadini”.
Giappone – Aumento repentino dei casi di contagi di coronavirus in Giappone. Il ministro della Salute nipponico ha comunicato 40 nuovi casi, che portano il totale delle infezioni a 1.055.
Israele – Il totale degli israeliani risultati positivi al coronavirus è salito oggi a quota 945. Le autorità hanno ristretto ulteriormente i provvedimenti relativi agli spostamenti delle persone, specialmente per quanto concerne le attività commerciali. A tutti gli israeliani è richiesto di restare nelle proprie abitazioni, se non per compiere acquisti urgenti o recarsi al lavoro se esso rientri in particolari categorie definite essenziali.
Tunisia – Sono tre i decessi registrati in Tunisia a causa del coronavirus. Lo ha affermato il ministro della Sanità Abdellatif Mekki ad una radio locale in mattinata. I casi confermati di Covid-19 sono finora 60.
Colombia – Il ministro della Sanità colombiano, Fernando Ruiz, ha annunciato oggi il primo decesso provocato dal coronavirus nel Paese. Il numero di casi di contagio in Colombia è salito a quota 210.
Thailandia – La Thailandia ha registrato 188 nuovi casi di contagio da coronavirus nelle ultime 24 ore: si tratta del più forte aumento giornaliero da quando è scoppiata la crisi, che porta il totale dei casi a quota 599.
Kosovo – In Kosovo si è registrata la prima vittima del coronavirus. Nel Paese sono stati confermati altri tre contagi da Covid-19, con il totale che sale a 31.
Bulgaria – In Bulgaria, dove si profila uno scontro fra premier e presidente sullo stato di emergenza, si sono registrati altri 24 contagi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, che portano il totale a 187. Lo ha annunciato stasera il generale Ventsislav Mutafciyski, responsabile dell’Unità di crisi per la lotta al coronavirus. In una conferenza stampa, il premier Boyko Borissov si è detto dispiaciuto della decisione del presidente Rumen Radev di imporre il veto sulla legge approvata venerdì scorso dal parlamento in merito allo stato di emergenza introdotto nel paese balcanico.
Polonia – I contagiati del coronavirus in Polonia sono 627, di cui 7 sono morti. Lo ha comunicato stasera il ministero della sanità di Varsavia. Nel corso delle ultime 24 ore la polizia (con il sistema di geolocalizzazione in vigore da due giorni) ha controllato 67 mila persone in quarantena e 339 di loro sono state multate perché non erano in casa (da venerdì scorso le sanzioni sono aumentate fino a 6500 euro). Le autorità sanitarie informano che finora in Polonia sono stati realizzati 17mila test, di cui 2500 nelle ultime 24 ore.
Gaza – Secondo quanto ha annunciato il ministero della sanità locale, due palestinesi tornati giorni fa dal Pakistan e da allora rimasti bloccati in quarantena al valico di Rafah (con l’Egitto) sono risultati positivi e adesso sono in isolamento in un vicino ospedale da campo. Altre centinaia di abitanti di Gaza sono in quarantena: in parte al valico di Rafah e in parte nelle proprie abitazioni. Le autorità hanno ordinato oggi la chiusura immediata dei ristoranti, dei caffè e delle sale per cerimonie. Limitazioni sono state imposte alle moschee: per il momento saranno annullate le preghiere del venerdì, che di norma richiamano moltitudini di fedeli.
Ruanda – Il Ruanda ha annunciato ieri sera il confinamento della sua popolazione e la chiusura dei confini per arginare l’epidemia di coronavirus, tra le misure più drastiche adottate finora nell’Africa sub-sahariana.
El Salvador – Il presidente Nayib Bukele ha ordinato a tutta la popolazione un periodo di isolamento obbligatorio a casa di 30 giorni per far fronte alla pandemia di coronavirus. Sono previste eccezioni per l’acquisto di generi alimentari e beni ritenuti essenziali. Solo una persona per famiglia potrà uscire per i necessari rifornimenti e chi non rispetterà la misura sarà arrestato.
Malta – Sono 17 i nuovi casi positivi scoperti a Malta nelle ultime 24 ore, portando il totale a 90. Una decina legati a viaggi all’estero (in Regno Unito, Marocco, Belgio, Austria, Germania oltre che nord Italia) ,gli altri 7 sono contagi locali tra cui un operatore sanitario del policlinico Mater Dei. Poco dopo nel pomeriggio il vicepremier, nonché medico e ministro per la salute Chris Fearne, ha annunciato la chiusura di tutti gli esercizi commerciali ed i servizi “non essenziali” rimasti ancora aperti dopo la chiusura delle scuole decretata 12 giorni fa e la chiusura di bar, ristoranti (che possono continuare a servire pasti per consegna a domicilio o da asporto), pub, club, palestre decisa all’inizio della settimana. Il governo ha anche vietato qualsiasi evento pubblico. Potranno restare aperti solo supermercati, negozi di alimentari e cibo per animali, studi medici, uffici postali, banche, e trasporti.