CRONACA ORA PER ORA - Accordo raggiunto tra sigle sindacali ed esecutivo: "Abbiamo rivisitato l’elenco delle attività produttive indispensabili, in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici", dicono le parti sociali. Via sei voci e 22 codici Ateco. Conte a Montecitorio: "Ad aprile nuovo decreto con non meno di 25 miliardi di aiuti. Proteggero gli asset strategici del Paese". L'aggiornamento dei dati: 3.491 nuovi casi con un incremento del 7,53% e 683 decessi. In totale, quindi, sono 74.386 casi totali e 7.503 morti. I guariti sono 9.362
Intesa sulla stretta alle attività essenziali con Giuseppe Conte che rassicura le imprese sulle garanzie per la liquidità, una crescita meno veloce dei contagiati e l’asse Roma-Parigi per spingere l’Unione Europea a dare il via libera ai coronabond. E a sera l’avvertimento, dalle colonne del Financial Times, di Mario Draghi alla Ue affinché fornisca una risposta rapida, nonché l’invito ai governi ad aumentare il debito pubblico per proteggere economia e cittadini.
Nel giorno 34 dell’emergenza coronavirus in Italia – che fa segnare altri 683 decessi – il tasso di incremento dei pazienti infetti è del 7,53%. Una “apparente stabilizzazione”, la definisce la Protezione Civile nell’appuntamento quotidiano con il bollettino sanitario nelle ore in cui il capo del Dipartimento, Angelo Borrelli, finisce in isolamento con sintomi influenzali e l’ex numero uno Guido Bertolaso, risultato positivo nella giornata di martedì, viene ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano.
Accordo sindacati-governo – “State a casa”, ripete il direttore generale Agostino Miozzo. Da giovedì nelle proprie abitazioni resteranno migliaia di lavoratori in più grazie all’accordo tra governo e sindacati, dopo una riunione fiume, su quali aziende potranno beneficiare della deroga allo stop dell’attività produttiva previsto dalle misure per combattere il contagio del coronavirus. “Un ottimo risultato nella direzione di tutelare la salute di tutti i lavoratori e di tutti i cittadini. Abbiamo rivisitato l’elenco delle attività produttive indispensabili, in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. È stato tolto dall’elenco tutto ciò che non era essenziale, visto il momento difficile che stiamo vivendo”, scrivono in una nota unitaria Cgil, Cisl e Uil.
Chi chiude: dagli spaghi alla gomma – Nel dettaglio, scompaiono dall’elenco delle attività essenziali 6 voci e 22 codici Ateco, oltre all’inserimento di forti restrizioni per alcuni settori. Mentre vengono ammesse alla deroga 5 nuove voci prima non previste. Dovranno sospendere la produzione fino al 3 aprile prossimo dunque le fabbriche di gomma (pneumatici), di carta da parati, di spaghi, di macchine agricole, quelle di macchine alimentari e il commercio all’ingrosso dei mezzi di trasporto. Fortemente limitate invece le attività di call center, ingegneria civile, produzione di plastiche e carta.
Come funzionerà l’accordo – I prefetti, spiegano sempre le parti sociali, “dovranno coinvolgere le organizzazioni territoriali per l’autocertificazione delle attività delle imprese che svolgono attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere essenziali”. Anche il Ministro della Difesa, dicono i sindacati “si è impegnato a diminuire la produzione nel settore militare, salvaguardando solo le attività indispensabili” mentre il ministro Patuanelli si è “impegnato a incontrare specifici settori in cui sono emerse particolari difficoltà nell’attuazione del Protocollo”. Da parte del governo comunque si procederà a monitorare congiuntamente con il sindacato l’applicazione sia di quanto è stato concordato questa mattina, sia del Protocollo sulla sicurezza mentre i sindacati di categoria e territoriali e le Rsu vigileranno per la loro puntuale applicazione.
Conte: “Garantire liquidità alle imprese” – Ma il presidente del Consiglio ha anche lanciato un chiaro segnale alle imprese durante la sua informativa alla Camera: “È imperativo garantire il massimo grado possibile di liquidità”, ha assicurato spiegando che ad aprile arriverà un secondo “Cura Italia” con almeno altri 25 miliardi di euro di dotazione. Non solo, nello stesso decreto, ha detto a Montecitorio, saranno inserite norme per proteggere i “più preziosi asset di questo Paese”.
I dati: quasi 75mila casi, 743 morti in un giorno – Intanto il virus non si ferma, ma corre meno veloce. Ad oltre un mese dall’inizio dell’emergenza il totale dei casi è di 74.386. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 3.491 nuovi casi con un incremento del 7,53% e 683 decessi che portano il totale dei morti a 7.503 dall’inizio dell’epidemia. I pazienti guariti tra martedì e mercoledì sono stati 1.036: diventano così 9.362 le persone che hanno battuto il coronavirus. In terapia intensiva si trovano 3.489 contagiati. Per quanto riguarda la Lombardia, la regione più colpita, il virus rallenta: il numero dei positivi sale a 32.346, ovvero 1.643 più di ieri, quando i nuovi casi erano stati 1.942. Il numero dei decessi giornalieri scende sotto quota 300 seppur di poco (296) per un totale di 4.178 morti. In terapia intensiva si trovano 1.236 pazienti, 42 da ieri.
Bertolaso in ospedale, Borrelli ha la febbre – Tra i nuovi positivi c’è anche Guido Bertolaso, l’uomo chiamato dal governatore della Lombardia, Attilio Fontana, per gestire i lavori dell’ospedale alla Fiera di Milano. L’ex capo della Protezione Civile è stato ricoverato nella serata di ieri all’ospedale San Raffaele. Anche Angelo Borrelli ha avvertito i sintomi febbrili. In un primo momento la Protezione Civile aveva deciso di sospendere, fino a data da destinarsi, la conferenza stampa delle 18 sull’emergenza coronavirus. I dati quotidiani dovevano essere diffusi, alla stessa ora, solo attraverso un comunicato. Dopo circa un’ora però ecco il passo indietro.
CRONACA ORA PER ORA
22.45 – Draghi sul Ft: “Risposta rapida, aumentare debito pubblico”
Una risposta rapida per salvare l’economia e proteggere il lavoro dei cittadini di fronte a una pandemia che è “una tragedia umana di proporzioni potenzialmente bibliche”. In una lunga analisi sul Financial Times l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, illustra la sua ricetta per uscire dalla crisi economica che sta generando il coronavirus, da un lato avvertendo la Ue sui rischi di una “crisi irreversibile” e dall’altro invitando i governi ad intervenire: una sorta di nuovo “whatever it takes”
22.21 – Un contagiato a Santa Marta, residenza del Papa
Un monsignore italiano in servizio presso la Segreteria di Stato vaticana è stato trovato oggi positivo al Coronavirus e portato in ospedale. Lo riferiscono all’ANSA fonti informate. Il prelato vive da tempo a Casa Santa Marta, la stessa residenza vaticana dove abita papa Francesco: si apprende che per l’edificio e i suoi abitanti sono state adottate le misure di prevenzione previste dai protocolli. Si tratterebbe del quinto contagiato dal Covid-19 in Vaticano.
22.07 – Di Maio: “Salvini si commenta da solo, vuole i like”
Matteo Salvini “si commenta da solo. Mentre lo Stato conta i morti e si fa in quattro per aiutare i medici, loro sembra che provino gusto a trovare qualsiasi notizia possa scatenare il panico, la ricerca dell’untore, pur di fare qualche like in più, pur di nutrire rabbia, paura, smarrimento. Non gli interessa nulla del Paese. Non gliene frega niente, perché la verità è che a loro fa comodo terrorizzare”. Così Luigi Di Maio su Facebook dopo le interrogazioni parlamentari di Lega e Fratelli d’Italia sul servizio del Tgr Leonardo del 2015.
22.06 – Mattarella firma il decreto approvato martedì dal Cdm
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto del governo che contiene le nuove misure restrittive per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Lo si è appreso da fonti del Quirinale.
21.28 – Accordo anche per i cantieri: resteranno chiusi
Per Fincantieri è stata “trovata l’intesa”, “i cantieri restano chiusi per salvaguardare la salute dei lavoratori”, comunicano Fiom, Fim e Uilm. In un incontro in videoconferenza, dopo anche la protesta dei sindacati contro al decisione dell’azienda utilizzare le ferie collettive, azienda e sindacati hanno concordato che le giornate dal 16 al 27 marzo “non saranno più considerate come ferie collettive ma saranno coperte con ferie maturate nel 2019 o, se non disponibili, con permessi a recupero o istituti maturati nel 2020 su base individuale e volontaria”. E’ poi previsto dal al 3 Aprile 2020 “l’avvio della Cigo per Covid-19”
21.20 – A Genova 11 persone in convalescenza sulla nave-ospedale
Con i tre pazienti trasferiti ogi pomeriggio è salito ad 11 il numero delle persone accolte a bordo della nave Gnv Spendid, la nave, attraccata a Ponte Colombo nel porto di Genova per ospitare persone positive al Covid-19 che debbano concludere la convalescenza dopo essere state dimesse dagli ospedali, superata la fase acuta della malattia.Lo ha comunicato oggi l’assessore regionale ligure alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone.
21.05 – Conte sul virus creato in laboratorio: “Referenze che non è così”
“Non ho visto il servizio, ma ho referenze che non è così”. Lo dice il premier Giuseppe Conte rispondendo, mentre lascia l’Aula della Camera, a chi gli chiede dell’ipotesi che coronavirus sia stato creato in laboratorio dopo la diffusione di un servizio del Tg Leonardo del 2015.
20.44 – Ilaria Capua: “Cautamente ottimista per l’Italia”
Per l’Italia “mi sento di essere cautamente ottimista. Non ci dimentichiamo che quello che vediamo oggi come contagi, sono contagi che risalgono a 10-15 giorni fa. Quindi se le misure di contenimento hanno avuto l’effetto desiderato questo trend dovrebbe fortificarsi nei prossimi giorni”. Lo ha detto al Tg1 delle 20.00 la virologa Ilaria Capua che dirige l’One Health Center of Excellence all’Università della Florida. E sulla situazione in Usa: “Faccio lezione da remoto. Siamo sulla stessa barca. Purtroppo l’America è indietro rispetto all’Italia”.
19.40 – Confindustria: “Stop polemiche su liste”
“Questo è il momento della coesione nazionale vera, delle azioni e delle soluzioni e non della ricerca delle colpe; dell’unità nazionale nel linguaggio e nei comportamenti di chi ha davvero a cuore il futuro del Paese e ne sente la responsabilità”. Così una nota di Confindustria commenta l’intesa tra governo e sindacati che ha aggiornato l’elenco delle deroghe concesse alle imprese. “Pur non condividendo gli interventi che oggi hanno rimesso in discussione provvedimenti già molto restrittivi assunti nei giorni scorsi e, quindi, l’esclusione di alcune produzioni a nostro avviso essenziali per garantire le filiere, diciamo che bisogna mettere da parte polemiche, strumentalizzazioni ed eccessi nel linguaggio, come quelli cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, ingenerosi verso una categoria che sta responsabilmente affrontando assieme a tutto il Paese la peggiore crisi sanitaria ed economica dal dopoguerra, e lavorare tutti nella medesima direzione e con senso di responsabilità”, scrive viale dell’Astronomia.
19.06 – Ecco le attività eliminate dall’elenco delle essenziali
Per effetto dell’intesa tra governo e sindacati infatti scompaiono complessivamente, a quanto si apprende, 6 voci e 22 codici Ateco. Previste anche forti restrizioni per alcuni settori mentre vengono ammesse alla deroga 5 nuove voci prima non previste. Dovranno sospendere la produzione fino al 3 aprile prossimo dunque la produzione di articoli in gomma (pneumatici); la produzione di carta da parati; la produzione di spaghi; la produzione di macchine agricole; quella di macchine alimentari e il commercio all’ingrosso dei mezzi di trasporto. Fortemente limitate invece 5 attività: call center; ingegneria civile, produzione di plastiche; e produzione di carta.
18.58 – Conte: “Serve salto di qualità governance eurozona”
Lo Stop al patto di stabilità “è stato essenziale per ulteriori stanziamenti di risorse. Tuttavia l’impatto finanziario della pandemia sarà tale da chiedere alla governance dell’eurozona un salto di qualità all’altezza della sfida. L’unione monetaria potrà uscire vincitrice solo se le sue istituzioni saranno rafforzate nel segno della solidarietà e dell’unità”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera.
18.52 – Conte: “Ad aprile scudo per asset strategici”
“I più preziosi asset di questo Paese vanno protetti con ogni mezzo. Sarà possibile lavorare in questa direzione a partire dal primo provvedimento normativo di aprile a cui stiamo lavorando”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera.
18.47 – Conte: “Nuovo decreto da almeno 25 miliardi”
“Siamo lavorando per incrementare il sostegno alla liquidità e al credito che già, con il decreto “Cura Italia” già adottato, è in grado di mobilitare la cifra di 350 miliardi di euro. Con il nuovo intervento normativo, a cui stiamo già lavorando, confidiamo di pervenire a uno strumento complessivo altrettanto significativo rispetto a quanto sin qui operato. Interverremo anche con stanziamenti aggiuntivi di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati con il primo decreto”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera.
18.44 – Conte: “Imperativo è garantire liquidità alle imprese”
“E’ imperativo perciò garantire il massimo grado possibile di liquidità alle imprese”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera.
18.40 – Nei prossimi giorni 500 infermieri nelle zone più colpite
“Saranno inviati nei prossimi giorni – ma mi risulta che già in queste ore un primo gruppo sia arrivato – nuovi medici negli ospedali in difficoltà, con nuova ordinanza trasferiremo 500 infermieri nelle zone con il più alto numero di malati Covid-19”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera.
18.38 – In Lombardia 1.643 nuovi casi e 296 morti
Rallenta la crescita dei contagiati da Coronavirus in Lombardia così come quella dei deceduti. Il numero dei positivi sale a 32346, ovvero 1643 più di ieri, quando i nuovi casi erano stati 1942. Il numero dei decessi giornalieri scende sotto quota 300 seppur di poco (296) per un totale di 4178 morti. E’ salito a 10.026 quello delle persone non in terapia intensiva (315 in più da ieri) mentre in terapia intensiva sono ricoverati 1236 pazienti, 42 da ieri. Lo ha spiegato l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera in diretta Facebook.
18.30 – Protezione Civile: “Curva si stabilizza, state a casa”
“Viviamo una fase di apparente stabilizzazione e crediamo che il numero di persone infette sia coerente con il trend che la diffusione ha avuto nel paese: questo ci fa pensare che è indispensabile, se vogliamo vedere la curva stabilizzarsi e poi decrescere, mantenere le rigorose misure di contenimento e di distanziamento sociale”. Così il vice direttore della Protezione Civile Agostino Miozzo ha risposto a chi gli chiedeva un bilancio a 2 settimane dalle misure per tutta Italia. “E’ un momento delicato – ha aggiunto – non bisogna abbassare la guardia se no curva potrebbe risalire”.
18.30 – Conte cita Manzoni: “Del senno del poi son piene le fosse”
“In questi giorni molti hanno riletto ed evocato, anche pubblicamente, le pagine sulla peste scritte da Manzoni nei Promessi sposi: proprio in quest’opera viene ricordato un antico proverbio, ancora oggi fortemente in auge, per cui “del senno del poi son piene le fosse”. Ci sarà un tempo per tutto. Ma, oggi, è il tempo dell’azione, il tempo della responsabilità”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera
18.25 – Conte: “Misure graduali perché adeguate all’obiettivo”
“La scelta degli interventi effettuati si è sempre basata sulle relazioni del Comitato tecnico-scientifico. I principi ai quali ci siamo attenuti sono stati quelli della massima precauzione ma contestualmente anche quelli della proporzionalità dell’intervento all’obiettivo. E’ questa la ragione della gradualità delle misure”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera.
18.19 – Conte: “Abbiamo agito con speditezza”
“Ci sarà tempo per tutto, ma questo è il tempo dell’azione. Il governo ha agito con la massima determinazione, con assoluta speditezza”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera.
18.18 – Conte: “Non dimenticheremo sforzo dei sanitari”
“Nei giorni scorsi mi ha scritto Michela, un’infermiera che lavora al reparto Covid dell’ospedale di Senigallia. Con grande dignità mi ha chiesto che i rischi che si stanno assumendo lei e suoi colleghi non siano dimenticati. A nome del governo, ma credo anche del Parlamento, dico che noi non ci dimenticheremo di voi”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera parlando dello “sforzo straordinario” di medici, infermieri, e di chi è in prima linea.
18.15 – Conte: “Saremo all’altezza? Lo dirà la storia”
“Saremo all’altezza? La storia ci giudicherà, verrà il tempo dei bilanci, tutti avranno la possibilità di sindacare”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel corso dell’informativa alla Camera.
18.13 – Conte: “Emergenza sfida ogni ganglo della società”
“Questa emergenza è talmente coinvolgente che sfida ogni ganglo della società”. Così il premier, Giuseppe Conte, nell’informativa alla Camera sull’emergenza coronavirus.
18.12 – Applauso della Camera per le vittime
Un lungo ed unanime applauso dell’Aula della Camera si è levato quando il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ricorda le vittime del Coronavirus. Deputati e ministri si sono levati in piedi ad applaudire.
18.05 – I dati: 3.491 nuovi casi e 683 decessi nelle ultime 24 ore
Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 3.491 nuovi casi con un incremento del 7,53% e 683 decessi. I pazienti guariti sono 1.036 guariti, 9.362 in totale tra coloro che hanno contratto il coronavirus. In totale, quindi, sono 74.386 casi totali, 7.503 morti, 9362 guariti. In terapia intensiva si trovano 3.489 pazienti.
18.04 – In Emilia-Romagna oltre 10mila casi
Sono 10.054 i casi di positività al coronavirus in Emilia-Romagna, 800 in più di ieri. 38.045 i test refertati, 4.518 in più sempre rispetto a ieri. Complessivamente, sono 4.265 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (273 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 294, 3 in più rispetto a ieri. Crescono i decessi, passati da 985 a 1.077: 92, quindi, quelli nuovi, di cui 60 uomini e 32 donne.
18 – Altri due medici morti: il totale è 33
Altri due medici si aggiungono alla lista di decessi di camici bianchi per l’epidemia di Covid-19. Sono due odontoiatri di Brescia, Mario Calonghi e Gabriele Lombardi. Il totale dei decessi, si apprende dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), sale così a 33.
17.59 – In Veneto 336 anziani positivi in case di riposo
Le case di riposo sono i nuovi focolai che preoccupano di più in Veneto. Secondo i dati riportati dall’assessorato alla Sanità della Regione ad oggi infatti gli ospiti positivi al coronavirus sono 336 e quelli purtroppo deceduti sono 30. La situazione più grave quella dell’Ulss 6 di Padova con ben 145 ospiti accertati positivi, 13 deceduti e 57 dipendenti positivi. Mentre i dipendenti positivi in totale in regione sono 211.
17.42 – Milano chiude in rialzo: +1,74%
La Borsa di Milano recupera nel finale di seduta e chiude in rialzo. L’indice Ftse Mib guadagna l’1,74% a 17.243 punti.
17.40 – Protezione civile: “Confermata la conferenza stampa”
“Al fine di garantire una continua e puntuale informazione rispetto all’emergenza Coronavirus, contrariamente a quanto comunicato in precedenza, si terrà presso la sede della Protezione Civile in Via Vitorchiano 2 a Roma, una conferenza stampa di aggiornamento sulle attività del sistema di protezione civile. Alla conferenza stampa interverrà l’ing. Luigi D’Angelo, Direttore Operativo del Dipartimento della Protezione Civile”. Lo rende noto il Dipartimento, con una nota.
17.10 – Bonafede: “Fino a maggio 2.600 braccialetti”
“Quanto ai braccialetti elettronici, il decreto-legge prevede che entro 10 giorni un ulteriore atto amministrativo ne individuerà la disponibilità: dalle interlocuzioni con il ministero dell’Interno emerge, fino al 15 maggio, l’effettiva disponibilità di 2600 braccialetti elettronici da installare in via progressiva settimanalmente che non hanno costi ulteriori, in quanto compresi nel contratto triennale, siglato nel 2018, per un valore complessivo di 23 milioni di euro”. Lo ha chiarito il ministro della Giustizia , Alfonso Bonafede, rispondendo al Question time alla Camera sulle misure per le carceri contenute nel decreto ‘Cura Italià.
17.05 – Bonafede: “Più videocolloqui nelle carceri”
“Abbiamo previsto e stiamo implementando la possibilità di effettuare i video-colloqui senza alcuna spesa per tutti i detenuti”. A dirlo è il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, al Question Time alla Camera.
Il ministro ha poi ricordato altre misure previste per affrontare l’emergenza coronavirus in carcere: “l’incremento della corrispondenza telefonica, che sarà effettuata gratuitamente; l’utilizzo senza costi del servizio di lavanderia; la possibilità di ricevere vaglia postali on line; l’aumento dei limiti di spesa per ciascun detenuto”.
17.00 -Bonafede: “Nessun premio per detenuti rivoltosi”
“Dalle misure previste per l’emergenza carceri, che consentono la concessione dei domiciliari ai detenuti che abbiano da scontare una pena inferiore a 18 mesi sono esclusi i condannati per corruzione, maltrattamenti in famiglia o stalking, così come vengono esclusi esplicitamente tutti i detenuti che abbiano subito nell’ultimo anno sanzioni disciplinari per comportamenti gravi o che abbiano partecipato alle rivolte dell’inizio di marzo: dunque, non c’è alcun premio per i rivoltosi”. Lo ha chiarito il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, rispondendo a un’interrogazione della Lega al Question Time alla Camera.
16.45 – Bonafede: “A marzo usciti 2.600 detenuti. Solo 200 per Cura Italia”
“Nelle prime tre settimane di marzo c’è stata una riduzione della popolazione detenuta in carcere, passata dai 61.235 ai 58.592 effettivi nelle camere di detenzione”, con una riduzione di 2.643. Questo è dipeso prevalentemente dalle leggi vigenti prima del dl Cura Italia, che ha avuto “un’incidenza stimata di circa 200 detenuti”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, rispondendo alla Camera al question time a diverse interrogazioni.
16.40 – Bonafede: “Nelle carceri 15 contagiati”
“Allo stato attuale risultano 15 contagiati”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, rispondendo alla Camera durante il question time a interrogazioni sulla diffusione del Coronavirus tra i detenuti nelle carceri.
16.30 – Camera, ristorante chiuso: per i deputato cestino d’asporto
Ristorante chiuso. Mensa chiusa. Buvette chiusa. Ma i deputati oggi alla Camera per question time e comunicazioni del premier Giuseppe Conte non resteranno digiuni. Un pasto frugale ma pur sempre un pasto o meglio, un “cestino d’asporto” quello che Montecitorio mette a disposizione di tutti i parlamentari che ne faranno richiesta. Due panini, un frutto e una bottiglia d’acqua minerale.
16.20 – In corso riunione governo – regioni su decreto
E’ in corso la riunione in videoconferenza tra il Governo e le Regioni sull’ultimo decreto legge che ha disciplinato i rapporti tra Stato e Regioni per l’emergenza. Nella sede del Dipartimento della Protezione Civile sono presenti il ministro delle Autonomie Francesco Boccia, il commissario Domenico Arcuri e il coordinatore del comitato tecnico scientifico e numero 2 del Dipartimento Agostino Miozzo.
16.18 – Bertolaso ricoverato al San Raffaele
E’ stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano Guido Bertolaso, l’ex capo della protezione civile chiamato dal presidente della Lombardia Attilio Fontana come consulente per il progetto del nuovo ospedale in fiera. Lo si apprende da fonti della Regione. Proprio ieri Bertolaso aveva annunciato di avere la febbre e di essere risultato positivo al Coronavirus. E’ stato lui stesso, intorno alle 14, ad andare in ospedale per fare tutti gli accertamenti dopo essere risultato positivo al coronavirus. “Da ieri Bertolaso ha un pò di febbre, sta continuando a fare gli accertamenti, la lastra ai polmoni è risultata pulita quindi le sue condizioni attuali non preoccupano”, fa sapere chi è in contatto costante con lui.
15.45 – Medici: “In case riposo di Bergamo 500 morti”
Con l’emergenza coronavirus “la situazione nelle Rsa è veramente tragica. Solo nella provincia di Bergamo si sono verificati 500 decessi nelle ultime settimane, tutti correlabili alla Covid 19. Ci sono stati contagi in particolare perché non è stata fatta una chiusura precoce dei servizi e il virus si è diffuso, arrivando gente dall’esterno in visita agli anziani. Gli ospiti delle Rsa sono pazienti più fragili e quindi a rischio. Ed è criminale l’idea di usare queste strutture per collocare le persone ancora positive al virus, anche se vi fossero disponibili aree separate”. Ne è convinta Paola Pedrini, segretario generale Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) Lombardia.
15.37 – Istat: “Dal 2017 – 6,7% dipendenti sanità”
“Il Servizio Sanitario Nazionale tra il 2010 e il 2017 (ultimo anno con dati disponibili) ha registrato una riduzione di 42.861 unità (-6,7%). Nel 2017 il SSN contava su 603.375 unità di personale, i medici erano 101.100 (-5,9% rispetto al 2010) e il personale infermieristico 253.430 (-3,9%). Lo rileva l’Istat nella memoria inviata al Parlamento, in riferimento al dl Cura Italia ma anche ad altri provvedimenti presi per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
15.35 -Istat: “Shock inimmaginabile per economia mondiale”
Il diffondersi della crisi sanitaria “in Cina e nell’estremo oriente dalla seconda metà di gennaio e successivamente nei paesi europei, proprio a partire dall’Italia, e infine negli Stati Uniti, ha imposto limiti alla circolazione delle merci e delle persone e alle attività produttive sempre più stringenti e ora tali da determinare uno shock di dimensioni inimmaginabili all’economia internazionale”. Lo rileva l’Istat nella memoria inviata al Parlamento sul dl ‘Cura Italia. Un contesto d’incertezza che, spiega, “non ha precedenti nel dopoguerra”
15.30 – Ministro D’Incà: “Entro 5 aprile 50mila rimpatri”
“Nel periodo compreso tra il 24 marzo ed il prossimo 5 aprile, anche grazie al supporto ed alla disponibilità degli operatori economici privati, si stima il rientro in Italia di un numero di connazionali compreso tra i 45 mila e i 50 mila, prevalentemente tramite vettori aerei e, in misura minore, mediante pullman”. Lo dice nell’Aula della Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà rispondendo al question time.
15.20 – Ministro D’Incà: “Prezzi dispositivi di protezione fuori controllo”
“La produzione di dispositivi di protezione individuale e di dispositivi medicali è dislocata prevalentemente fuori dal territorio nazionale. Pertanto si riscontra una maggiore difficoltà nel loro reperimento. La diffusione dell’epidemia a livello globale ha comportato peraltro una lievitazione dei prezzi che ormai sono fuori controllo con una distorsione del mercato che non consente più di avere prezzi medi di riferimento. A ciò si deve aggiungere il blocco delle esportazioni che hanno adottato molti Paesi produttori”. Lo dice il ministro Federico D’Incà
15.15 – Conte domani alle 10 al Senato
“Domani alle 10 il premier Giuseppe Conte renderà in Aula una informativa sulle iniziative assunte dal governo contro il coronavirus. Sempre domani alle 15,30 il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, terrà una informativa sulla prosecuzione dell’anno scolastico in corso”. Lo annuncia all’Aula di Palazzo Madama, la Presidente Elisabetta Casellati.
15.10 – Dl Cura Italia, non c’è accordo tra maggioranza e opposizione
Dura la Lega, più morbidi Forza Italia e Fdi. Questo, a quanto riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, l’atteggiamento delle opposizioni nella capigruppo informale che si è svolta al Senato sull’iter del decreto Cura Italia. In particolare, si riferisce, la Lega avrebbe annunciato l’intenzione di presentare un numero cospicuo di emendamenti e di procedere ‘normalmentè, insomma non con tempi contingentati. Alle 15 e 15 ci sarà la capigruppo con la presidente Elisabetta Casellati.
15.00 – Spacciava cocaina dal balcone: arrestato
Aveva escogitato un metodo per continuare a spacciare pur rispettando la regola anti-coronavirus #iorestoacasa ma quando ha voluto rischiare e portare una dose a un camionista è stato subito ‘pizzicatò dagli investigatori della Squadra Mobile di Latina che lo tenevano d’occhio. In manette è finito un pusher di 50 anni.
14.59 – A Napoli morto primo medico di famiglia
Si registra a Napoli il primo decesso in Campania tra i medici di famiglia. La vittima è Gaetano Autore, 69 anni, medico di famiglia al quartiere Vomero, che era a un passo dalla pensione. Autore era ricoverato all’ospedale La Schiana di Pozzuoli. A informare del decesso la coordinatrice provinciale di Italia Viva, Barbara Preziosi.
14.50 – Benzinai: “Vogliamo garantire servizio”
Nessun sciopero dei benzinai è stato proclamato: anzi i gestori “vogliono garantire il servizio ma sono allo stremo e temono di non poter continuare nella loro attività per mancanza di liquidità”. È quanto scrivono le organizzazioni di categoria dei Gestori (Faib, Fegica e Figisc-Anisa) in risposta alla sollecitazione giunta dalla Commissione di Garanzia sullo sciopero nei pubblici servizi essenziali. “Le scriventi Federazioni intendono immediatamente chiarire di non aver mai in nessun modo organizzato, né proclamato l’iniziativa di sciopero che viene loro attribuita”, sottolineano.
14.45 -Sintomi febbrili per Borrelli: annullata conferenza stampa
Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha accusato questa mattina sintomi febbrili mentre era in corso il comitato operativo. Secondo quanto si apprende, al commissario è stato fatto un nuovo tampone per il coronavirus dopo quello negativo di qualche giorno fa e si attende l’esito dell’esame. Intanto, la conferenza stampa prevista per le 18 è stata annullata.
14.40 – Sindacati: “Accordo raggiunto, stop a tutto ciò che non è essenziale”
“E’ stato fatto un grande lavoro comune, ottenendo un ottimo risultato nella direzione di tutelare la salute di tutti i lavoratori e di tutti i cittadini. Abbiamo rivisitato l’elenco delle attività produttive indispensabili, in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. E ‘stato tolto dall’elenco tutto ciò che non era essenziale, visto il momento difficile che stiamo vivendo”. Così Cgil Cisl e Uil, in una nota unitaria commentano l’intesa raggiunta con il governo al termine di uno “stringente confronto” sull’elenco di aziende che potranno derogare dallo stop imposto dal Dpcm del 22 marzo scorso per fronteggiare il coronavirus.
14.30 – Alta adesione allo sciopero dei metalmeccanici
E’ alta l’adesione allo sciopero proclamato da Fim, Fiom e Uilm della Lombardia per oggi. Lo rilevano gli stessi sindacati. “Numeri in linea con tutti i precedenti scioperi unitari -si sottolinea in una nota- con una forbice che va dal 60% al 90% a seconda delle peculiarità delle varie province, considerato anche l’alto tasso di assenteismo, i lavoratori in smart working, le fermate e riduzioni produttive già concordate nelle scorse settimane dai nostri delegati. L’alta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori dimostra il grande sostegno alle nostre richieste, in linea con quanto già sostenuto da Cgil, Cisl e Uil sia in Lombardia che a livello nazionale, in particolare rispetto alla chiusura di tutte le attività produttive non essenziali”.
14.05 – In totale 416mila casi e più di 18mila morti
L’aggiornamento dati del Centro europeo per il controllo delle malattia (Ecdc) registra a oggi 416.916 casi di Covid-19 nel mondo con 18.565 morti. Per quanto riguarda l’area europea, sono 204.930 i casi e 11.810 i decessi.
14 -Al Senato riunione capigruppo
Al via nella sala del governo di Palazzo Madama una riunione di tutti i presidenti dei gruppi parlamentari del Senato. Obiettivo dell’incontro, in vista della conferenza dei capigruppo delle 15,15, un confronto più politico che tecnico per raggiungere un accordo condiviso sui lavori d’Aula e delle Commissioni.
13.50 – Morti altri 4 medici, totale sale a 29
Continua a salire il bilancio dei medici deceduti per l’epidemia di Covid-19. Oggi si registrano altri 4 decessi, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici. Si tratta di Calogero Giabbarrasi, medico di famiglia di Caltanissetta; Renzo Granata, medico di famiglia di Alessandria; Ivan Mauri, anch’egli medico di famiglia, di Lecco, e Ivano Garzena, odontoiatra di Torino. Garzena è il primo odontoiatra deceduto per Covid ed aveva 49 anni. Il totale sale a 29 decessi.
13.47 – Viminale: “Ieri 8.300 denunce”
Ieri le forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 228.057 persone: 8.310 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 89.845, denunciati 126 esercenti e sospesa l’attività di 13 esercizi commerciali. Salgono così a 2.472.925 – informa il Viminale – le persone controllate dall’11 al 24 marzo, 110.626 quelle denunciate per inottemperanza agli ordini dell’Autorità e 2.541 per dichiarazioni false a pubblico ufficiale; 1.151.202 gli esercizi commerciali controllati e 2.506 i titolari denunciati.
13.45 – Fontana: “Divieti stringenti Lombardia valgono 10 giorni”
I divieti più stringenti dell’ordinanza della Regione Lombardia valgono per dieci giorni, a partire da domenica scorsa, quando sono stati emanati. Lo ha spiegato il governatore Attilio Fontana.
13.40 – De Luca a Conte: “Qui a un passo dal collasso”
“La comunicazione di questi ultimi giorni relativa alla epidemia è gravemente fuorviante. Il richiamo a numeri più contenuti di contagio al Nord, rischia di cancellare del tutto il fatto che non solo la crisi non è in via di soluzione, ma che al Sud sta per esplodere in maniera drammatica. I prossimi dieci giorni saranno da noi un inferno. Siamo alla vigilia di una espansione gravissima del contagio, al limite della sostenibilità”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in una lettera al Presidente del Consiglio e a diversi ministri.
13.35 – Fontana: “Quando sarà pronto ospedale in fiera? Non lo so”
Quando sarà pronto l’ospedale della Fiera di Milano? “Non lo so, lasciateci un attimino il tempo di guardarci dentro, i lavori stanno continuando. Né questa settimana né la prossima, i lavori proseguono con la massima determinazione”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso di un punto stampa a Palazzo Lombardia, a Milano.
13.32 – Fontana: “Rallentamento costante, non mollare la presa”
“La sensazione di rallentamento nei contagi si può definire costante”. Lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana in conferenza stampa aggiungendo che “non dobbiamo mollare la presa ma dare motivi in più” per andare avanti. “Se alzassimo il piede – ha concluso – sarebbe un disastro”.
13.30 – Fontana: “Stasera arrivano medici russi”
Arriverà questa sera alle 19 dalla Russia a Bergamo un contingente di 150 medici, operatori sanitari e sanificatori che lavorerà nell’ospedale da campo dell’Associazione nazionale Alpini: lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana in conferenza stampa spiegando che si tratta di personale altamente qualificato con “rianimatori ed immunologi”.
13.20 – Raggiunta intesa tra sindacati e governo
Intesa raggiunta tra governo e sindacati sull’integrazione all’elenco delle aziende essenziali che potranno derogare dallo stop previsto con il Dpcm delle 22 marzo scorso per fronteggiare il Coronavirus. L’accordo, che non prevede firme ma che sancisce la condivisione del perimetro individuato per concedere le deroghe, è arrivato al termine di un lungo confronto tra il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri e i leader di Cgil, Cisl e Uil.
13.12 – Finito l’incontro sindacati-governo: “Risultati positivi”
Si è concluso l’incontro tra governo e sindacati sull’elenco delle aziende considerate essenziali. “Positivi i risultati”, si legge in un tweet Cgil.
13.00 – Più di 5mila sanitari contagiati
Sono oltre 5.000 gli operatori sanitari italiani contagiati da Covid-19. Emerge da una lettera del sindacato Anaao Assomed al presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro in cui viene chiesto di intervenire immediatamente per garantire gli strumenti di protezione individuale. La lettera è firmata dal segretario nazionale del sindacato Carlo Palermo e dal segretario del Piemonte Chiara Rivetti. Quest’ultima ricorda che proprio ieri altri due chirurghi sono stati sottoposti a intubazione a Torino.
12.45 – Di Maio al G7: “Emergenza mondiale, seguire esempio Italia”
“L’emergenza coronavirus va affrontata a livello mondiale. In queste settimane anche gli altri Stati hanno riconosciuto che l’approccio dell’Italia è il modello da seguire”. Lo afferma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Fb: “Sono in videoconferenza al G7 con i ministri degli Esteri degli altri Paesi, ai quali ribadirò un concetto chiaro: questa è una guerra contro un avversario invisibile, ma comune. E tutti gli Stati devono dimostrare coesione. Si vince solo insieme”, ha sottolineato il ministro.
12.30 – Riprende tavolo governo-sindacati
Riprende l’incontro tra governo e sindacati sul perimetro delle aziende ritenute essenziali che potranno derogare al blocco previsto con il Dpcm del 22 marzo scorso per fronteggiare l’epidemia di Coronavirus. E salvo sorprese dovrebbe venire confermata l’intesa, il patto abbozzato già questa notte su un elenco rivisto e condiviso di settori. Al tavolo, iniziato ieri in mattinata poi sospeso, ripreso in tarda serata e poi riaggiornato nella notte, siedono il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli e i leader di Cgil,Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
12.00 – Enac: “Aeroporti chiusi fino al 3 aprile”
La chiusura degli aeroporti è prorogata fino al 3 aprile 2020 la chiusura degli aeroporti, in applicazione del decreto numero 127 del 24 marzo 2020 emanato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro della Salute, con il quale, tra le varie disposizioni, viene prorogato il decreto ministeriale n. 112 del 12 marzo 2020 che prevedeva lo stop temporaneo di alcuni scali nazionali. Lo comunica l’Enac in una nota. Gli aeroporti interessati sono i medesimi individuati nel decreto n. 112 del 12 marzo scorso relativo alla razionalizzazione del trasporto a seguito dell’emergenza Covid-19.
11.50 – Oms: “In Italia possibile picco in settimana”
“Il rallentamento delle velocità di crescita è un fattore estremamente positivo, in alcune regioni credo che siamo vicini al punto di caduta della curva stessa, quindi il picco potrebbe essere raggiunto in questa settimana e poi cadere”. Lo ha detto Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Oms a ‘Circo Massimò su Radio Capital, sull’epidemia di coronavirus in Italia. “Credo che questa settimana ed i primi giorni della prossima saranno decisivi perché saranno i momenti in cui i provvedimenti del governo di 15-20 giorni fa dovrebbero trovare effetto”.
11.30 – Fontana: “Spero tra 3-4 giorni effetti misure rigorose”
“Tra tre o quattro giorni potrebbero vedersi gli effetti delle misure più rigorose prese dal Governo e dalla Regione in Lombardia”. Lo dice Attilio Fontana, governatore della Lombardia, su Rai 1 a ‘Storie italianè.
“Spero che effettivamente queste giornate rappresentino una interruzione dell’aumento dei contagi. Adesso da tre, quattro giorni c’è un aumento ma è più contenuto”, dice Fontana.
11.24 – Centinaio (Lega): “Gori non accusi e ripensi a suoi sbagli”
“Anziché ascoltare e raccogliere il grido di dolore dei medici bergamaschi e di tutta la Lombardia, concreto esempio di coraggio e dedizione nella lotta al coronavirus, Gori preferisce accusare ed offendere indiscriminatamente la nostra sanità. Lui che non ne ha azzeccata una dall’inizio dell’emergenza, proponendo biglietti dei bus pubblici scontati per fare shopping o la riapertura dei musei cittadini, stia ccanto alla comunità medica lombarda, ascolti, proponga, disponga: lo faccia, però, dai suoi uffici perché i ristoranti, anche quelli cinesi, sono chiusi per decreto”. Così il senatore della Lega, Gian Marco Centinaio.
11.20 – Fontana: “Modello cinese non è replicabile, siamo democrazia”
“Purtroppo non riusciamo a fare un provvedimento rigorosissimo, prendiamo provvedimenti semi-rigorosi, che aiutano ma rischiano di non essere utili per l’interruzione completa della circolazione totale del virus. Questo è un pò un problema, in Cina nessuno usciva di casa ma non possiamo assolutamente replicare quel modello, abbiamo i limiti di una democrazia”. Lo afferma Attilio Fontana, governatore della Lombardia, su Rai 1 a ‘Storie italianè.
11.10 – Mit: “Fino a 3 aprile limitazioni mobilità”
Sono tutti prorogati (da oggi) fino al 3 aprile i provvedimenti messi in atto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per far fronte all’emergenza Covid19. La Ministra Paola De Micheli – si legge in una nota del Mit – ha firmato un Decreto che prolunga l’efficacia di otto Decreti interministeriali, siglati col Ministero della Salute, con diverse misure finalizzate ad una forte limitazione della mobilità. Inoltre è prevista l’introduzione di un’ulteriore riduzione dei servizi ferroviari a lunga percorrenza (Intercity e Frecce) sempre fino al 3 di aprile.
10.50 – Ministra Dadone: “Regioni potranno intervenire anche su P.a.”
Anche sulla P.a “diamo la possibilità di intervenire alle Regioni, sempre nell’ambito delle linee date dal governo, però con la prontezza che può avere un presidente di Regione sul territorio. L’importante è che non si vada in contrasto tra livello nazionale e regionale”. Così la ministra della P.a. Fabiana Dadone, su Rainews24, parlando del nuovo provvedimento per regolare i rapporti tra i due piani, con la possibilità di inasprimenti a livello locale. Le Regioni potranno quindi “in parte agire” per quel che riguarda la Pubblica Amministrazione, nell’ambito, precisa Dadone, “dell’elenco delle limitazioni” previste. Detto ciò per la ministra i “servizi vanno garantiti, anche se a distanza, da remoto: i servizi pubblici non devono essere interrotti”.
10.45 – Patuanelli convoca i benzinai
Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha convocato una conference call con i presidenti delle associazioni di categoria dei distributori di carburanti. La conference dovrebbe tenersi nel pomeriggio. Alla riunione in conference call, secondo quanto si apprende, parteciperà anche la ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli.
10.26 – Milano, 284 denunce
Ancora un numero alto di denunce ieri a Milano per inottemperanza ai provvedimenti del Governo per contenere il coronavirus. Secondo i dati della prefettura di Milano sono state 284, tra persone (277) e titolari di esercizi commerciali (7). In tutto, i controlli sono stati 13.690, di cui 8.932 sulle persone in giro per la città.
10.24 – Medici bergamaschi: “Anziani non vengono rianimati e muoiono in solitudine”
“A Bergamo l’epidemia è fuori controllo. Il nostro ospedale è altamente contaminato e siamo già oltre il punto del collasso: 300 letti su 900 sono occupati da malati di Covid-19. Più del 70% dei posti in terapia intensiva sono riservati ai malati gravi di Covid-19 che abbiano una ragionevole speranza di sopravvivere. I pazienti più anziani non vengono rianimati e muoiono in solitudine senza neanche il conforto di appropriate cure palliative”. E’ il drammatico quadro disegnato da 13 medici dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in un lettera pubblicata sul ‘New England Journal of Medicine Catalyst Innovations in Care Delivery’, dal titolo ‘nell’epicentro di Covid-19’.
10.23 – Confindustria Bergamo: “Scioperi incomprensibili”
“Mi è incomprensibile questo sciopero; mi è incomprensibile uno sciopero fatto proprio oggi che è l’ultimo giorno che le imprese, che chiuderanno, hanno a disposizione per mettere in sicurezza e sospendere la produzione. Quindi è molto strumentale. Mi piacerebbe poi sapere sulla base di quale criterio i sindacati diranno che si potrà riaprire”. Così il presidente di Confindustria Bergamo, Stefano Scaglia, ai microfoni della trasmissione radiofonica ‘Circo Massimò su Radio Capital.
10.22 – Scioperi tutti confermati
Gli scioperi dei metalmeccanici restano al momento confermati, ma si attende l’esito del nuovo incontro fissato alle 12 con il governo che arriva dopo quello concluso in nottata. Lo riferiscono fonti Uilm.
10.20 – Morto dg di Romagna Acque
È morto, stroncato dal coronavirus, Andrea Gambi, direttore generale di Romagna Acque. A darne notizia sulla sua pagina Facebook il parlamentare forlivese, Marco Di Maio. Si tratta del primo manager di una grande azienda pubblica emiliano-romagnola a perdere la vita a causa della Covid-19. Gambi, 64 anni, era ricoverato all’ospedale di Ravenna dallo scorso 14 marzo, dopo aver probabilmente contratto il coronavirus nella palestra ravennate che era solito frequentare.
10.00 – Il ministro Provenzano: “Al lavoro per 35oo nuovi posti di terapia intensiva al Sud”
“Eravamo partiti prima dell’epidemia con 1.700 posti letto in terapia intensiva al Sud, dobbiamo arrivare almeno a 3.500 per fronteggiare l’eventuale dilagare del contagio, adesso siamo quasi a 2.500. Quindi si sta lavorando”. Così il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, ad Agorà su Rai3.
“Stiamo lavorando giorno e notte insieme alle Regioni”, dice sottolineando che occorre “evitare che il contagio dilaghi e questo dipende anche dal rispetto delle misure di distanziamento sociale”.
09.55 – Papa Francesco: “Vangelo della vita contro pandemia che minaccia uomo ed economia”
“Venticinque anni fa, in questa stessa data del 25 marzo, che nella Chiesa è festa solenne dell’Annunciazione del Signore, San Giovanni Paolo II promulgava l’’Enciclica Evangelium vitaè, sul valore e l’inviolabilità della vita umana. Il legame tra l’Annunciazione e il ‘Vangelo della vita’ è stretto e profondo, come ha sottolineato San Giovanni Paolo nella sua Enciclica. Oggi, ci troviamo a rilanciare questo insegnamento nel contesto di una pandemia che minaccia la vita umana e l’economia mondiale”. Così il Papa nell’udienza di oggi.
09.40 – Borsa di Milano in rialzo: Piazza Affari +3%, Fca +10%
Piazza Affari allunga il passo (+3,1%) con le altre borse europee sull’onda dell’intesa trovata alla vigilia in Usa su un pacchetto da 2 trilioni di dollari a sostegno dell’economia statunitense per far fronte alla diffusione del coronavirus. L’indice Ftse Mib segna un rialzo del 3,1% sostenuto dal rimbalzo dei finanziari Banca Mediolanum (+8,46%) e Azimut (+7,44%) nonché del nuovo recupero di Exor (+7,05%) mentre Fca, dopo uno stop in asta di volatilità, guida il listino con un rally del 10%.
09.35 – Fegica: “Mai proclamato sciopero benzinai, impegno a rimanere aperti”
“Non è mai stato proclamato alcuno sciopero, né c’è stata l’intenzione di farlo. Noi siamo impegnati a rimanere aperti e a mantenere il servizio ma rischiamo di chiudere per mancanza di liquidità e quindi di prodotto. Chiediamo la sospensione temporanea del pagamento del prodotto e la tutela della nostra sicurezza”. A puntualizzarlo è Alessandro Zavalloni, segretario generale della Fegica Cisl (Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini), intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus. “Vogliamo credere che quando il Presidente del Consiglio dice non consentiremo la chiusura dei gestori di carburante – dice -, vuol dire che lavorerà per tutelarci”.
09.20 – Da oggi attivo nuovo ospedale da campo di Crema
Comincia oggi il graduale avvio dell’ospedale da campo di Crema. Lo spiega il sindaco della cittadina lombarda, Stefania Bonaldi. L’ospedale sarà gestito da Esercito, Asst Crema e dalla cosiddetta Brigata Cubana, costituita da medici e infermieri giunti appositamente dal Paese del Centro America. “Da oggi graduale avvio della struttura, che ha 32 posti, di cui tre terapie intensive, con integrazione fra operatori sanitari italiani e cubani”, annuncia il sindaco.
09.15 – Borsa di Milano apre in rialzo (+1,76%)
Piazza Affari apre in aumento all’indomani del suo quarto maggior rialzo di sempre. L’indice Ftse Mib segna un guadagno dell’1,76 per cento. Anche le altre Borse europee hanno avviato gli scambi in rialzo, proseguendo i guadagni di ieri anche se a un ritmo decisamente meno sostenuto. In apertura l’indice Eurostoxx 50 segna un progresso di quasi il 2%. A Francoforte il Dax sale del 2,8% e a Londra il Ftse100 incassa un +1,3%.
09.10 – Indagata per epidemia colposa infermiera di Modica (Sicilia) positiva al Covid-19
L’infermiera dell’ospedale Maggiore di Modica trovata positiva al Covid-19 è stata iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di epidemia colposa. La procura di Ragusa ha aperto un fascicolo e sono state avviate le indagini per verificare se la donna avesse avuto sintomi che potevano in qualche modo metterla in allarme quando si trovava in servizio. Lo scorso 19 marzo quando si è avuta conferma della positività dell’infermiera che lavorava nel laboratorio di analisi dell’ospedale di Modica, il reparto è stato chiuso per un giorno per procedere alla sanificazione dei locali. I colleghi parasanitari e sanitari dell’infermiera sottoposti a tampone sono risultati negativi.
9.00 – Gori: “In Lombardia deficit Sanità in Veneto ed Emilia”
“Abbiamo un deficit sulla sanità di territorio: non è confrontabile con quello di Veneto ed Emilia Romagna. Purtroppo ora ne abbiamo la prova. La struttura dei medici di medicina generale , che è il primo baluardo contro il contagio, è debole, troppo persone arrivano in ospedale troppo tardi e in pessime condizioni, devono essere intubate in terapia intensiva”. Così il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.
08.55 – Il sindaco di Bergamo Gori: “Sanità del territorio non è all’altezza”
“Dobbiamo tenere i bulloni stretti, per la sanità lombarda è una prova inimmaginabile, è necessario dialogare soprattutto con chi sta negli ospedali. Qui in provincia abbiamo un deficit che riguarda la sanità del territorio, che non è confrontabile con quella di Veneto e Emilia Romagna. Purtroppo ora ne abbiamo la prova”. A dirlo è il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, in un’intervista al Messaggero in cui spiega che “la struttura dei medici di medicina generale, che è il primo baluardo contro il contagio, è debole: troppe persone arrivano in ospedale tardi e in pessime condizioni, devono essere intubate in terapia intensiva”. Secondo il sindaco, “molti in ospedale non riescono proprio ad arrivare e muoiono in casa: sono pazienti Covid19 non censiti, che sfuggono ai radar della mappatura dei contagi. Solo in provincia sono 112 e si fa fatica dare l’assistenza con l’ossigeno, a intercettare per tempo queste persone e in ospedale non c’è posto per tutti. Servirebbe una rete territoriale più forte, perché quella che abbiamo non è all’altezza”.
08.50 – Oms: “Soddisfatti dell’Italia, provvedimenti giusti”
“Siamo tutti quanti ovviamente preoccupati, ma altrettanto soddisfatti di quello che l’Italia ha messo in campo. Credo che i provvedimenti presi siano profondamente giusti, forse con qualche ritardo all’inizio, ma è comprensibile; la macchina burocratica ci mette un pò di tempo a digerire i dati di un’epidemia come questa”. Così Ranieri Guerra, assistant director general dell’Oms, ai microfoni della trasmissioni radiofonica Circo Massimo su Radio Capital. “È la velocità di trasmissione, di espansione che sta rallentando. Diciamo che la curva si sta appiattendo per quanto riguarda i nuovi contagi. Questo è un elemento positivo ma ovviamente non sta a a significare che la battaglia sia vinta”, anche perché, sottolinea Guerra, “la mortalità segue un andamento leggermente ritardato nel tempo rispetto ai nuovi contagi”.
08.45 – Gallera: “Non penso a popolarità ma se servirà pronto a correre come sindaco di Milano”
“Da un mese sto dentro al bunker della Regione Lombardia, dalle 8 a mezzanotte, l’emergenza non finisce, questo Covid-19 è esploso e se mi fermo un secondo a leggere i messaggi favorevoli, o a pensarci… ok, va bene. Ma non ho metabolizzato l’aumento della popolarità, ci sarà poi il tempo per farlo”. Lo dice Giulio Gallera, assessore alla Sanità in Lombardia, in un’intervista a Repubblica. “Da più parti si dice che il centrodestra abbia trovato in lei finalmente il candidato sindaco per Milano e l’uomo giusto per fronteggiare Beppe Sala. Che risponde?” “Sono milanese, sono stato vent’anni al Comune, conosco ogni via della mia città e ne sono innamorato. Mi sono sposato qui, ho due figli al liceo, se servirà candidarmi, non mi tirerò indietro”, assicura.
08.40 – Confermati gli scioperi in Lombardia e Lazio
Gli scioperi dei metalmeccanici della Lombardia e del Lazio proclamati per oggi sono confermati. Lo riferiscono i sindacati spiegando che si va verso l’accordo con il Governo sulle attività da chiudere per l’emergenza Coronavirus ma che un nuovo incontro è previsto per le 12. Gli scioperi sono in corso e riguardano tutta l’industria metalmeccanica i cui comparti non sono stati chiusi al di fuori delle attività legate a quella ospedaliera e sanitaria e alla produzione di macchine per questa attività.
08.30 – Gallera: “Calano gli accessi ai pronto soccorso”
“In tutta la regione c’è stata nel week end ed è stata confermata lunedì una riduzione della pressione, cioè del numero di accesi nei pronto soccorso. Questo è un dato abbastanza costante in tutti i pronto soccorso, magari è lieve però c’è e questa è la cosa che a noi interessa di più”. Lo ha spiegato l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, in collegamento con Agorà. “I dati statistici, i numeri che un giorno ci fanno esultare e l’altro preoccupare, li prendiamo in considerazione, ma la voce della trincea è tutto sommato positiva”, ha commentato Gallera.
08.15 – Nuovi aiuti in arrivo dalla Cina
La Cina continua a inviare materiale medico sanitario in Italia nel mezzo dell’emergenza coronavirus. L’agenzia ufficiale cinese Xinhua riferisce di otto tonnellate di forniture donate dalla provincia del Fujian in arrivo in Italia con l’aereo che nel pomeriggio porterà a Malpensa un terzo gruppo di esperti cinesi. Si tratta, secondo l’agenzia, di 30 respiratori, 20 set di monitor medicali, 3.000 tute protettive, 300mila mascherine chirurgiche, 20mila mascherine N95 e 3.000 schermi facciali.
08.10 – Atterrato in Italia altro aereo con aiuti dalla Russia
Un altro aereo russo è arrivato in Italia per contribuire a contrastare le gravi conseguenze della pandemia di coronavirus. “Il quindicesimo aereo da trasporto militare Ilyushin Il-76 delle Forze Aerospaziali Russe che trasporta attrezzature per la diagnosi e la disinfezione ha consegnato, presso la base aerea italiana di Pratica di Mare, mezzi speciali per combattere il coronavirus”, ha detto il ministero della Difesa russo a Interfax.
08.00 – Cina invia terza squadra di medici
La Cina ha inviato oggi dal Fujian il terzo team di medici ed esperti in Italia, negli sforzi per contrastare la crisi del coronavirus. L’aereo, che trasporta otto tonnellate di forniture mediche donate dalla provincia sudorientale cinese – 30 ventilatori polmonari, 20 set di monitor sanitari, 3.000 tute protettive, 300.000 mascherine (più altre 20.000 del tipo N95) e 3.000 schermi facciali -, è partito alle 11:10 ora locale (le 4:10 in Italia) dal Fuzhou Changle International Airport ed è atteso a Milano alle 16:45 italiane, hanno riferito i media cinesi.