Negli Stati Uniti, che per l’Oms potrebbero diventare il nuovo epicentro dell’epidemia, repubblicani e democratici trovano l’accordo sui 2mila miliardi di dollari per rilanciare l’economia dopo l’epidemia di coronavirus, mentre la curva di contagi cresce in Europa come negli Usa, dove sono 60mila i casi. La metà è a New York e sono almeno 827 le vittime. Il capo del Pentagono Mark Esper ha firmato un ordine per bloccare tutti i movimenti delle truppe Usa all’estero per 60 giorni: il provvedimento riguarderà circa 90mila militari. Se l’Italia osserva una lieve decrescita negli ultimi giorni, il numero di morti in Spagna supera quello della Cina con 3,434 vittime, oltre 41.900 i contagiati. E la vicepremier Carmen Calvo, che era stata ricoverata in ospedale per un’infezione respiratoria, è risultata positiva.
Trend in crescita anche in Germania che ha 31.554 positivi, di cui 4.118 solo nelle ultime 24 ore. Il Regno Unito decide di chiudere il Parlamento una settimana prima del previsto, per la pausa di Pasqua, e il principe Carlo – che non vede la regina da due settimane – è risultato positivo. Morto a causa del virus anche il viceambasciatore in a Budapest, Steven Dick. Aveva 37 anni, non è stato reso noto se avesse malattie preesistenti. In Francia, dove ci sono stati 2.933 nuovi casi accertati (25mila in totale) e i morti sono saliti a 1.331, arrivano molte segnalazioni di casi di contagio legati al primo turno delle amministrative e lo scalo di Orly a Parigi sospende la sua attività dal primo aprile di fronte al crollo “massiccio e brutale” del traffico aereo. “Ci troviamo in guerra e di fronte a questo picco dell’epidemia ho deciso di dare il via all’operazione militare Resilienza“, ha spiegato il presidente francese Emmanuel Macron rivolgendosi alla nazione. L’esercito schierato per tentare di arginare la diffusione del virus: “Questa operazione sarà interamente dedicata all’assistenza e al sostegno della popolazione, nonché al servizio pubblico“, ha spiegato Macron. L’Eliseo ha anche deciso, si è appreso in tarda serata, di ritirare le sue truppe dall’Iraq a causa della pandemia.
Nel resto del mondo, torna a crescere la curva in Corea del Sud e i contagi in Russia sono 658, con 163 nuovi casi confermati nelle ultime 24 ore, e 112mila persone monitorate in auto-isolamento. E ci sono le prime due vittime. Putin ha annunciato che verrà introdotto “una settimana di stop” alle attività “non essenziali”, dal 28 marzo al 5 aprile. “State a casa”, ha detto Putin in televisione, precisando che i lavoratori riceveranno comunque lo stipendio. L’Ucraina proclama lo stato di emergenza per 30 giorni e l’India è in lockdown con 1,3 miliardi di persone chiuse in casa. Anche l’Iran annuncia una stretta: nel Paese sono oltre 2mila le vittime, di cui 143 decedute nelle ultime 24 ore. I casi registrati, secondo il ministero della Salute, aumentano a 27.017, con 2.206 nuovi contagi. In Brasile invece proseguono le proteste contro il presidente Jair Bolsonaro che anche ieri, in un discorso a reti unificate, ha minimizzato la pandemia accusando chi diffonde “isteria” rispetto alla necessità dell’isolamento e incoraggiando un rapido ritorno alla normalità (come peraltro ha auspicato Trump).
Parole giudicate “insensate” dagli infettivologi dell Società brasiliana di malattie infettive (Sbi). La Cina è invece in fase di piena ripresa: l’Hubei, la provincia-focolaio, ha ritirato la quarantena che per oltre due mesi ha impedito ai residenti di lasciare la provincia e i i 47 positivi sono tutte persone arrivate dall’estero. Dall’8 aprile Wuhan ritornerà ad avere i collegamenti aerei commerciali, escludendo però sia gli internazionali sia quelli da e per Pechino. Per stimolare la ripresa dei consumi, le città cinesi hanno lanciato campagne di voucher con diverse imprese per incoraggiare i residenti a cenare fuori e fare acquisti. E l’Etiopia libera 4mila detenuti per contenere la diffusione del virus.
Usa – L’accordo per il pacchetto comprende 500 miliardi di dollari per garantire liquidità alle grandi corporation attraverso la Fed, 367 miliardi per un programma di prestiti alle piccole imprese, 100 miliardi per gli ospedali e 150 miliardi per gli stati e le amministrazioni locali. Ma la misura che avrà l’impatto immediato per milioni di americani sarà l’assegno da 1.200 dollari per tutti i contribuenti con un reddito inferiore ai 75mila dollari. Le negoziazioni sono andate avanti per giorni, prima di raggiungere “il pacchetto di salvataggio più ingente della storia americana” come ha detto Chuck Schumer, il leader della minoranza democratica al Senato che ha condotto i negoziati con il ministro del Tesoro Steven Mnuchin. “Questo non è un momento per i festeggiamenti, ma un momento di necessità”, ha aggiunto riferendosi al rapido aumento di vittime e contagi, che hanno superato i 53mila.
La città più colpita è New York, dove anche due trader di Wall Street sono risultati positivi. Per il governatore Andrew Cuomo è ”terribile” il piano di aiuti elaborato dal presidente Trump e che il Senato si appresta ad approvare. I 3,8 miliardi di dollari previsti per lo Stato sono una “goccia nel secchio”, ha detto Cuomo. A San Diego, in California, sono risultati positivi al coronavirus due neonati: uno dei primissimi casi negli Stati Uniti di bimbi contagiati al di sotto di un anno di età. Nonostante il dilagare della pandemia, il presidente Donald Trump si dice ottimista: “Stiamo già cominciando a vedere la luce in fondo al tunnel“. Già da Pasqua il presidente vorrebbe riaprire tutto e far ripartire i motori: un’ipotesi che la comunità scientifica crede irrealizzabile.
Spagna – In Europa, la situazione più drammatica si registra in Spagna, che è seconda per numero di vittime e contagi dopo l’Italia: 2.937 morti, secondo i dati riportati questa mattina dal giornale El Pais. Nel Paese, riferisce El Mundo sul suo sito web, i casi di contagio sono 41.969. La vicepremier Calvo, risultata positiva al tampone, era già stata sottoposta a un test in precedenza, che era risultato negativo. La Moncloa ha precisato che è in buone condizioni e in cura.
Germania – Sono saliti a 32.991 i casi postivi da coronavirus registrati, stando alla John Hopkins University, che segnala 159 vittime. Per il Robert Koch Institut, i positivi ufficiali aggiornati alla mezzanotte di oggi sono 31.554, 4.118 più del giorno precedente. I morti sono 149, ma crescono i guariti: “almeno 5.600“, afferma il presidente del Robert Koch Institut, Lothar Wieler. “Siamo solo all’inizio della lotta a questa epidemia”, ha spiegato Wieler che, in conferenza stampa a Berlino, ha rilevato l’aumento dei casi in Germania. L’incidenza dei morti è per ora bassa, “ma la situazione è aperta ed è da vedere come si svilupperà qui l’epidemia”. Wieler ha inoltre aggiunto, di non sapere con certezza perché il tasso di mortalità sia così basso in Germania. “Fin dall’inizio – ha precisato – ci sono fatti test su scala molto ampia, e sono stati scoperti anche i casi leggeri. Lo dimostra anche il fatto che solo il 40% ha la febbre”. “Finora non molti anziani si sono ammalati”, ha aggiunto. L’età media dei contagiati è 45 anni, mentre l’età media delle vittime è 81 anni.
Svizzera – 103 vittime e 9.765 contagi, ovvero 929 in più in confronto a ieri.
Lussemburgo – 1.333 casi di coronavirus confermati. Solo ieri sera, scrive il giornale, i contagi erano arrivati a 1.099. I decessi invece sono otto.
Polonia – Il numero degli contagiati è salito a 1031, con 14 vittime. Nella sola giornata di oggi ci sono stati 130 casi di nuovi contagiati. Da oggi sono in vigore le nuove più severe restrizioni che permettono di uscire da casa esclusivamente per motivi di lavoro, per fare le spese necessarie, per assistere i bisognosi oppure per fare la passeggiata, con il cane o per igiene psichica. La chiusura delle frontiere è stata prolungata fino a 13 aprile prossimo.
Grecia – Ci sono 78 nuovi casi, per un totale di 821. Le vittime del Covid-19 sono al momento 22. Trentasei le persone guarite, 134 quelle ricoverate in ospedale, di cui 54 in terapia intensiva. A Cipro sono 132 i contagiati, otto i nuovi casi di oggi, e tre i morti.
Russia – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato che il governo prevede che solo i lavoratori essenziali tornino al lavoro la prossima settimana. In un discorso alla nazione trasmesso in tv, ha detto che negozi, farmacie e banche resteranno aperti. “Salute, vita e sicurezza delle persone per noi sono l’assoluta priorità”, ha detto. Le autorità russe hanno contato 658 casi di contagio nel Paese, di cui 163 nuovi da martedì a mercoledì. È un aumento significativo dai giorni precedenti, quando i casi erano aumentati di poche decine. Anche chi non andrà lavoro però, ha precisato, riceverà lo stipendio. Rimandato però il voto che era in programma per il 22 aprile sulla riforma costituzionale russa che, tra le altre cose, potrebbe permettere a Putin di rimanere presidente fino al 2036.
Unione europea – L’epidemia di Covid-19, oltre che sulla salute dei cittadini europei, “sta avendo un grande impatto sulla mobilità transfrontaliera in Europa e sui trasporti. Alle 23 di ieri, con l’eccezione dell’Irlanda, tutti gli Stati membri dell’Ue hanno introdotto restrizioni ai confini o li hanno chiusi”. Lo riporta un documento della Commissione Europea “diffuso sotto l’autorità della presidente” Ursula von der Leyen, ottenuto dall’Adnkronos, che fa il punto sulle misure prese per contrastare la diffusione della Covid-19. Dieci Stati membri “hanno completamente chiuso i loro confini e altri 16 li hanno chiusi parzialmente”. Gli aeroporti “rimangono pienamente aperti in 5 Stati, mentre gli altri Paesi membri hanno attuato restrizioni su arrivi e decolli”, si legge ancora.
Iran – L’Iran, uno dei Paesi più colpiti del Medioriente, adotterà misure ancora più stringenti per contrastare la diffusione del coronavirus. Lo ha annunciato in diretta tv il presidente Hassan Rohani, spiegando che per 15 giorni ci saranno limitazioni alla libera circolazione che potrebbero “creare difficoltà”. Finora, il governo di Teheran si era limitato a raccomandare alla popolazione di restare a casa. Al momento si registrano più di 2mila vittime, di cui 143 decedute nelle ultime 24 ore. I casi registrati, secondo il ministero della Salute, aumentano a 27.017, con 2.206 nuovi contagi. I guariti sono invece a 9.625.
Cina – Visto l’abbassamento netto dei contagi – quasi tutti importati – la Cina ora pensa a ripartire, provando a rilanciare i consumi. All’inizio di marzo, le autorità cinesi hanno emanato una linea guida volta a stimolare i consumi e a liberare il potenziale del mercato interno per attutire il colpo dell’epidemia in corso sulle attività economiche, anche attraverso voucher e coupon. Il rivenditore online Suning.com, ad esempio, ha distribuito ai suoi utenti buoni del valore di 500 milioni di yuan (circa 70,4 milioni di dollari Usa) per incoraggiarli a fare shopping nei suoi negozi online e offline. La città di Ningbo, nella provincia di Zhejiang, ha lanciato una campagna di promozione delle vendite a cui hanno aderito 12 società di e-commerce, tra cui Suning.com. Anche Jinan, nella Cina orientale, ha distribuito voucher del valore di 20 milioni di yuan destinati al turismo e la cultura, mentre la città di Jiande nello Zhejiang si è impegnata a fornire ai turisti 10 milioni di yuan di voucher di viaggio. Secondo il National Bureau of Statistics (NBS), le vendite al dettaglio di beni di consumo in Cina, uno dei principali indicatori della crescita dei consumi, sono diminuite del 20,5% anno su anno nei primi due mesi di quest’anno. Il premier cinese Li Keqiang ha chiesto ufficialmente ai funzionari della Repubblica Popolare di non nascondere informazioni su nuovi casi di coronavirus nel Paese.
Corea del Sud – Dopo giorni di calo costante, tornano a salire i contagi: i funzionari della Salute del paese hanno riportato cento nuovi casi, un terzo dei quali importati. Con i nuovi casi il totale dei contagi sale a 9137, quello dei decessi a 126.
Israele – Cinque morti e 2.030 contagiati: questi i numeri della diffusione in Israele del coronavirus, reso noto stamane dal ministero della sanità. I malati gravi sono 37, secondo questi dati.
Turchia – Dei 1.872 casi attualmente confermati di infezioni, 136 sono in terapia intensiva, 102 intubati e 26 guariti.
Etiopia – Più di 4.000 prigionieri – condannati a causa di reati minori e le donne con bambini – saranno liberati in Etiopia come ulteriore misura per contenere la diffusione del coronavirus. Gli stranieri accusati di coinvolgimento nel traffico di stupefacenti e di droga saranno liberati e inviati nei loro Paesi di origine. Tra coloro che sono interessati dal provvedimento c’è anche il giornalista Fekadu Mahtemework. Quest’ultimo è tornato in Etiopia dopo che il primo ministro Abiy Ahmed ha preso il potere nel 2018, liberando migliaia di prigionieri politici e riammettendo numerosi partiti alla vita pubblica del Paese del Corno d’Africa. Il giornalista è però in carcere con l’accusa di evasione fiscale, non ritirata e per la quale lo scorso ottobre è stato condannato a sette anni di prigione.
Nigeria – Una fonte governativa nigeriana ha dichiarato alla Bbc che Abba Kyari, capo dello staff del presidente Muhammadu Buhari, è risultato positivo al test di coronavirus. Spesso descritto come braccio destro del presidente Buhari, Kyari ha 70 anni ed è stato in Germania all’inizio di questo mese con altri funzionari nigeriani. Non è chiaro se il capo dello staff presidenziale si sia auto-isolato per 14 giorni al rientro in Nigeria. Un totale di 16 governatori del Paese sono stati a contatto con Kyari durante una riunione del partito al governo, cui hanno partecipato anche il presidente e il suo vice Yemi Osinbajo, il quale si è auto-isolato per precauzione.