Quasi 75mila casi, 7503 vittime, oltre 9mila guariti. Con un incremento di crescita del 7,54%, contro l’8,2% di 24 ore fa. Sono questi i dati odierni dell’emergenza Covid-19 in Italia, secondo il bollettino fornito dalla Protezione civile nella consueta conferenza stampa a cui, però, non ha partecipato il capo dipartimento Angelo Borrelli (febbricitante e in attesa dell’esito del tampone). Nella fattispecie, sono complessivamente 57.521 i malati di coronavirus, con un incremento rispetto a ieri di 3.491 unità. Martedì l’incremento era stato di 3.612. Tra questi, 3.489 sono ricoverati in terapia intensiva, 93 in più rispetto a ieri e ben 1.236 solo in Lombardia. Oltre 23mila, invece, sono i ricoverati con sintomi e 30.920 chi si trova in isolamento domiciliare. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 74.386. Le persone guarite, invece, sono 9.362, 1.036 in più di ieri, quando l’aumento era stato di 894 unità. Continua a salire anche il numero delle vittime: oggi sono 683, che fanno lievitare a 7503 il numero complessivo dei decessi. Martedì, tuttavia, l’aumento del numero dei morti era stato di 743.
“Non bisogna abbassare la guardia”
“Viviamo una fase di apparente stabilizzazione e crediamo che il numero di persone infette sia coerente con il trend che la diffusione ha avuto nel paese: questo ci fa pensare che è indispensabile, se vogliamo vedere la curva stabilizzarsi e poi decrescere, mantenere le rigorose misure di contenimento e di distanziamento sociale”. Parola del vice direttore della Protezione Civile Agostino Miozzo, che ha risposto così a chi gli chiedeva un bilancio a 2 settimane dalle misure per tutta Italia. “E’ un momento delicato – ha aggiunto – non bisogna abbassare la guardia se no curva potrebbe risalire“.
Contagiati, guariti, ricoverati, morti: il grafico
I dati regione per regione
Dai dati della Protezione civile emerge che sono 20.591 i malati in Lombardia (723 in più di ieri), 8.256 in Emilia-Romagna (+545), 5.745 in Veneto (+394), 5.556 in Piemonte (+432), 2.639 nelle Marche (+149), 2.776 in Toscana (+257), 1.826 in Liguria (+134), 1.675 nel Lazio (+130), 1.072 in Campania (+80), 911 in Friuli Venezia Giulia (+63), 1.058 in Trentino (+83), 748 in provincia di Bolzano (+49), 1.023 in Puglia (+83), 936 in Sicilia (+137), 738 in Abruzzo (+116), 686 in Umbria (+62), 375 Valle d’Aosta (-4), 412 in Sardegna (+177), 333 Calabria (+29), 53 in Molise (-2), 112 in Basilicata (+21).
Quanto alle vittime, se ne registrano 4.474 in Lombardia (+296), 1.077 in Emilia-Romagna (+92), 258 in Veneto (+42), 449 in Piemonte (+75), 287 nelle Marche (+56), 142 in Toscana (+13), 254 in Liguria (+23), 74 in Campania (+18), 95 Lazio (+15), 70 in Friuli Venezia Giulia (+6), 48 in Puglia (+4), 43 in provincia di Bolzano (+5), 25 in Sicilia (+5), 52 in Abruzzo (+6), 19 in Umbria (+0), 24 in Valle d’Aosta (+5), 74 in Trentino (+18), 11 in Calabria (+1), 18 in Sardegna (+3), 8 in Molise (+0), uno in Basilicata (+0). I tamponi complessivi sono 324.445, dei quali circa 190mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Per quanto riguarda la regione più colpita dal Covid-19, c’è da segnalare un rallentamento nella crescita di contagiati e deceduti in Lombardia. Il numero dei positivi sale a 32.346, ovvero 1643 più di ieri, quando i nuovi casi erano stati 1.942. Il numero dei decessi giornalieri scende sotto quota 300 seppur di poco (296) per un totale di 4.178 morti. E’ salito a 10.026 quello delle persone non in terapia intensiva (315 in più da ieri) mentre in terapia intensiva sono ricoverati 1236 pazienti, 42 da ieri.