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Coronavirus, Financial Times: “La Corea del Nord ha chiesto in segreto aiuti internazionali”

Secondo il quotidiano finanziario il numero di kit a disposizione del governo non sarebbe sufficiente. Ufficialmente Pyongyang ha dichiarato che non c'è nessun caso di contagio nel Paese, ma sui siti sudcoreani sono filtrate notizie di almeno 180 militari uccisi dal virus e migliaia messi in isolamento

Pyongyang dichiara che non ci sono casi di contagio, ma da quando è iniziata l’epidemia di coronavirus la Corea del Nord ha adottato drastiche misure con la chiusura dei confini e la quarantena imposta a tutti gli stranieri per evitare la diffusione del virus. E oggi il Financial Times scrive che il paese di Kim Jong-un ha rivolto “in segreto” un appello internazionale per avere aiuti con i tamponi.

Il quotidiano finanziario lo rivela citando un documento e diverse fonti informate che riferiscono come nelle ultime settimane Pyongyang abbia chiesto ai suoi contatti internazionali aiuti per aumentare le capacità nazionali di effettuare i test. “Il governo nordcoreano possiede i kit ed ha le capacità per effettuare i test, ma il numero dei kit non sarebbe sufficiente e quindi stano chiedendo sostegno a tutte le organizzazioni“, riferisce una fonte.

Un’altra spiega che almeno 590 nordcoreani rientrati dall’estero a gennaio sono stati sottoposti al test e sono tutti negativi. Nelle scorse settimane sui siti sudcoreani sono filtrate notizie di almeno 180 militari uccisi dal virus e migliaia messi in isolamento.