“Nessun conflitto con il governo, io parlo chiaro e ho alzato i toni per aiutare i cittadini ma in spirito di collaborazione. Noi siamo solidali con il governo“. Sono le parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella sua consueta diretta streaming del venerdì, in riferimento alla lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, circa il mancato invio dei dispositivi di sicurezza.
Con la sua nota vis sarcastica, il politico si sofferma sulle varie ‘tipologie di umanità’ che in queste ultime settimane di emergenza si sono distinte in Campania; “Ci sono i critici di professione, cioè quelli che segnalano continuamente che le cose non vanno bene. Questo lo sappiamo. Stiamo facendo una corsa contro il tempo. Quelle persone mi ricordano uno sketch del trio Aldo, Giovanni, Giacomo. Giacomo faceva la parte del pensionato che non aveva niente da fare e andava in giro per strada a dare fastidio a quelli che facevano i lavori stradali, finché poi non lo mandavano a quel paese. Ho visto anche emergere qualche elemento di sciacallaggio – continua – Continuo sempre a meravigliarmi del fatto che ci siano persone che trovino lo spirito e il tempo di fare speculazioni politiche con questi chiari di luna. Come ho detto ai miei collaboratori, ricordatevi che in Campania dobbiamo combattere contro due nemici. Il primo è il virus. Il secondo nemico sono ‘’i ‘portaseccia’. Voglio tradurre per i nostri amici di Milano: diconsi ‘portaseccia’ soggetti dotati di poteri oscuri, ereditati da bisnonni e nonni. Cioè gente che sta male se le cose vanno bene o non ci sono problemi”.
E aggiunge: “Ho alzato i toni parlando col governo circa la questione della fornitura delle mascherine e ho detto allo stesso governo che così ci avrebbe portato al collasso. I ‘portaseccia’, appena hanno sentito la parola ‘collasso’, si sono entusiasmati. Portaseccia. L’unico collasso è arrivato nel vostro cervello. C’è un buco nero tra le vostre orecchie con una tale forza di gravità che rende impossibile l’uscita non solo della luce e delle radiazioni, ma anche del pensiero.”.
De Luca prosegue: “In tempo di guerra dobbiamo fare in conti anche con l’emergere di vari gruppi e associazioni che aggravano i problemi. In Corea del Sud il problema è stato determinato da un’associazione religiosa che si chiamava la “Chiesa del tempio del tabernacolo”. Era un gruppo religioso che aveva come parola d’ordine: curarsi è un peccato. Che vi possano ammazzare. Anche qui abbiamo visto l’emergere di predicatori di vario tipo e di varie sette para-religiose, come la “Chiesa del tempio del sole” e la “setta del godimento perpetuo”. Devo dire che il godimento perpetuo sarebbe anche un programma interessante, ma mi pare poco realistico e poco plausibile. Si tratta di varia umanità, accomunata sempre dalla tendenza a fare adunate e ammucchiate per parlare col Signore o con Satana, senza mai domandarsi se il Signore ha voglia di ascoltarli”.
Il politico campano ironizza anche sulle 552mila mascherine fornite dalla Protezione Civile alla Campania, mostrando una al pubblico: “Amici cari, vediamo di capirci bene. Ci vuole veramente una fantasia accesa per definirle mascherine, a meno che non ci si riferisca alle maschere che usano i nostri nipoti a Carnevale. Questa è la mascherina del coniglietto Bunny: le vostre orecchie escono da queste fessure e avete la faccia di Bunny il coniglietto. Non la metto per non pregiudicare in maniera definitiva quel poco di estetica che le ingiurie del tempo mi hanno lasciato. Per quel che mi riguarda, comunque, ho scoperto che queste mascherine hanno una grande efficacia per pulire gli occhiali. Per le lenti sono veramente un prodotto eccezionale, ma per gli ospedali… vi voglio bene, ma lasciamo perdere”.