Un discorso “ripugnante” che può rappresentare “una minaccia per il futuro dell’Unione europea”. Il primo ministro portoghese, Antonio Costa, non ha usato mezzi termini per definire le parole del ministro delle Finanze dei Paesi Bassi, Wopke Hoekstra, che nel corso del fallimentare Consiglio europeo di giovedì, secondo quanto riporta anche El Paìs, chiesto che la Commissione avvii un’indagine sul perché alcuni Paesi dicano di non avere margine di bilancio per far fronte all’emergenza coronavirus nonostante il fatto che l’area dell’euro sia in crescita da sette anni, il periodo più lungo dalla nascita della moneta unica nel 1999. Hoekstra non ha fatto nomi, ma era evidente il riferimento a Italia e Spagna, finora i Paesi Ue più colpiti, nonché capofila del “gruppo dei nove” che sostengono la necessità degli eurobond.
“Questo discorso è ripugnante nel contesto dell’Unione europea”, ha detto il leader socialista in conferenza stampa. “E dico ripugnante perché non eravamo preparati, nessuno era preparato ad andare ad affrontare una sfida economica come abbiamo visto nel 2008, 2009, 2010 e negli anni seguenti. Ed è un buon momento per comprendere tutti che non è stata la Spagna a creare il virus, né a importarlo. Il virus sfortunatamente ci colpisce tutti allo stesso modo. E se non ci rispettiamo tra noi, e non comprendiamo che davanti a una sfida comune dobbiamo esser capaci di una risposta comune, non si è capito niente dell’Unione europea. Se ogni Paese pensa di risolvere il problema del virus lasciandolo a un altro Paese, si sbaglia di grosso”.
“Perché la Ue che difende la libertà delle persone, dei commerci, ha le frontiere aperte, e il virus non conosce frontiere. Tutti sappiamo che i primi portoghesi sono stati contagiati durante viaggi all’estero (in Italia, ndr) e non possiamo incolpare i Paesi dove si sono contagiati perché hanno più contagi… E’ di assoluta irresponsabilità questo tipo di risposta, è una meschinità ricorrente e mina completamente lo spirito dell’Unione europea. E’ una minaccia per il futuro della Ue”. “Se la Ue vuole sopravvivere”, ha concluso Costa, “è inaccettabile che un responsabile politico, di qualsiasi Paese, possa dare una risposta del genere a una pandemia come quella che stiamo vivendo”.