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Coronavirus, Gordon Ramsey chiude i suoi 12 ristoranti e licenzia 500 dipendenti: “Un pezzo di m…”

Così lo ha definito la sua ex chef Anca Toropu dopo aver appreso la notizia dal Daily Mail. Anche il critico culinario del Guardian, Marina O’Laughlin, ha letteralmente ribaltato il tavolo delle buone maniere rievocando un’antica lotta di classe: “Ancora una volta, i multi milionari non mettono mano al loro portafoglio mentre i più piccoli fanno quel che possono per il loro staff

di Davide Turrini

C’è il coronavirus e Gordon Ramsey licenzia 500 dipendenti. Questa ecatombe volontaria di lavoratori è stata scoperta dal Daily Mail. Da sabato 21 marzo Ramsey, uno degli chef d’alto bordo più riconosciuti a livello mondiale, ha chiuso i suoi 12 ristoranti segnalando la sua decisione ovviamente su Instagram. “In questo momento di grande incertezza, per garantire la sicurezza e la salute dei nostri dipendenti, dei clienti e della comunità, cercando di fare la nostra parte nell’abbassare il livello di diffusione del virus, da sabato 21 marzo i nostri ristoranti di Londra chiuderanno – ha scritto nel post Ramsey –, “non sappiamo quando riapriremo, ma quello che possiamo fare oggi è supportarci a vicenda in questo terribile momento di cambiamento. Ne usciremo più forti di prima”. Invece, a seguito del post da salvatore della patria britannica è arrivato il triste licenziamento di massa via mail: un mese di paga fino al 17 aprile e niente garanzie per le assunzioni future. A raccontare l’impressionante mazzata al tabloid inglese sono stati diversi dipendenti tra camerieri e chef.

Ramsey avrebbe convocato una mini assemblea tra i referenti di ogni ristorante londinese nel quartier generale di Heddon Street e senza possibilità di appello a chiuso ogni canale di comunicazione. Le reazioni dei dipendenti vanno dagli improperi alle bestemmie, e ritorno. Una delle sue oramai ex chef, Anca Toropu, ha definito Ramsey “un pezzo di m….”. Insomma un boomerang contro il principe degli chef televisivi che ha rimbalzato con violenza anche sui social. In molti gli hanno ricordato di avere un patrimonio di 140milioni di dollari e che poteva proteggere i suoi dipendenti, almeno attendendo qualche mese prima di lasciarli a casa. Il critico culinario del Guardian, Marina O’Laughlin, ha letteralmente ribaltato il tavolo delle buone maniere rievocando un’antica lotta di classe: “Ancora una volta, i multi milionari non mettono mano al loro portafoglio mentre i più piccoli fanno quel che possono per il loro staff”. Ramsey, comunque, non è stato con le mani in mano, anzi con le dita incrociate e subito ha risposto alla O’Laughlin: “Chiaramente non hai mai gestito un’impresa, e nonostante i tempi difficili per tutti tu ti nascondi dietro i tuoi patetici tweet, datti una calmata”.

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