“Il lutto di ciascuno è il lutto di tutta la città”. Sono le parole di Pietro Fiori, sindaco di Castelleone (Cremona), che da quando sono vietati i funerali ha scelto di accompagnare ogni defunto della sua comunità partecipando all’ultimo saluto che si tiene al cimitero. I
Insieme ai parenti più stretti, gli unici ai quali è permesso essere presenti alla cerimonia, c’è sempre il sindaco. Una presenza silenziosa, discreta che porta l’abbraccio del paese ai famigliari che non sono riusciti ad accompagnare il proprio caro negli ultimi istanti di vita.

Fiori, sindaco e insegnante, da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria lavora 19 ore al giorno e non è mancato ad una sola cerimonia: “Mi ha stupito che questa mia scelta – spiega a ilfattoquotidiano.it – abbia suscitato tanto clamore. Di solito partecipo ai funerali delle persone che conosco e poiché come sindaco sono in contatto con molti cittadini presenzio a parecchie cerimonie funebri. Nel momento in cui hanno, giustamente, sospeso i funerali ho sentito la necessità di esserci all’addio ai miei concittadini. Visto che la gente non può partecipare, vado come sindaco per portare l’abbraccio della comunità ai famigliari e per portare l’ultimo saluto della città alla persona defunta. Mi metto le protezioni e saluto da lontano i famigliari, che si sentono davvero abbracciati. Per noi a Castelleone accompagnare i nostri defunti col corteo funebre è una cosa scontata, un gesto di solidarietà umana a cui come comunità teniamo moltissimo”.

Ora che i cortei non sono più permessi Fiori, attraverso la sua presenza, vuole testimoniare la vicinanza dell’amministrazione e di tutta la comunità. “Ogni giorno quando mi capita di passare davanti al cimitero – continua il sindaco – mi fermo per portare un pensiero laico e un eterno riposo ai morti. In queste ore è morta la sorella di una castelleonese che vive in Germania. La signora dall’estero mi ha chiamato affinché possa andare io in sua rappresentanza: lunedì alle 10 sarò li per portare il saluto anche di questa persona che vive in Germania. Questo semplice gesto ha unito ancor più la mia città. Il rischio in queste tragedie è che venga meno lo spirito di comunità, bisogna fare gesti che la tengono unita. Ho avuto parecchi messaggi di solidarietà, i famigliari mi scrivono “Ci siamo sentiti meno soli”.

Castelleone è uno dei comuni più colpite della provincia di Cremona: ad oggi conta 133 contagiati dal coronavirus e 33 defunti a fronte dei cinque dello stesso periodo dell’anno scorso. Fiori è però orgoglioso della sua comunità che anche in questo momento è stata capace di alzare la testa e di mostrare il meglio: “Stiamo toccando con mano la solidarietà dei nostri concittadini. Ci sono state 175 donazioni alla Croce Verde, 38 imprese e associazioni sono intervenute con dei fondi e poi c’è la solidarietà spicciola di chi aiuta i vicini di casa a far la spesa o altro. Il Comune ha istituto il servizio di consegna a domicilio di medicinali e beni di prima necessità: abbiamo aiutato 35 persone in una settimana. Ho parecchia gente che si rende disponibile per la comunità a fare questo servizio”.

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