Gardini lottava da giorni contro la malattia, prima all'ospedale di Vaio, poi al Maggiore. Ma nella tarda serata di sabato se ne è andato. A lungo era stato caposquadra dei pompieri a Fidenza. A Reggio invece viveva Giangabriele Scarafile, originario della Puglia. "Un figlio caduto in questa guerra", ha detto il sindaco del suo paese natale
Cinquantotto e quarantesette anni: queste le età delle vittime di due storie che arrivano dall’Emilia Romagna, una delle Regioni più colpite dal coronavirus. Fra le tante vittime della pandemia ci sono anche Giorgio Gardini, 58 anni, ispettore anti-incendi dei vigili del fuoco del Comando di Parma, e Giangabriele Scarafile, tecnico informatico 47enne che viveva a Reggio. Entrambi in buona salute prima del virus.
Gardini lottava da giorni contro la malattia, prima all’ospedale di Vaio, poi al Maggiore. 58 anni, per lungo tempo era stato caposquadra dei vigili del fuoco al distaccamento di Fidenza. Sempre disponibile e sorridente. Anche dal Comando nazionale di Roma sono arrivate le condoglianze: “Il Capo del Corpo Dattilo e tutti i vigili del fuoco si stringono al dolore della famiglia di Giorgio e dei colleghi del comando di Parma”.
Poco lontano, a Reggio, viveva il tecnico informatico Giangabriele Scarafile. Originario della provincia di Brindisi, abitava in Emilia da oltre 15 anni per lavoro. Ma era molto conosciuto anche nel mondo dell’ambientalismo: nel tempo libero faceva la guardia ecologia volontaria. Se ne andato anche lui colpito dal coronavirus.
La sua scomparsa ha preso alla sprovvista la comunità reggiana che lo aveva “adottato” quando era partito dalla Puglia. Il collega Mauro Catellani racconta al Resto del Carlino: “Era una persona estremamente buona, aveva quella bontà d’animo rara da trovare. Era sempre allegro e simpatico. Dal 2007, da quando ci lavoravo assieme, non l’ho mai visto una volta arrabbiato. Non è retorica, ma è la realtà. Era molto disponibile, aiutava tutti. Lavorava come un matto, anche 12 ore al giorno perché gli piaceva ciò che faceva. Aveva passione, ma anche un grande cuore. Nel tempo libero faceva la guardia ecologica, adorava gli animali. Davvero una gran persona che ci mancherà tanto”.
Lutto nel piccolo paese di Latiano, in provincia di Brindisi, di cui era originario. Il sindaco Mino Maiorano ha detto: “Ti ricorderemo per sempre come uno dei nostri figli caduti in questa maledetta guerra mondiale. Quando tutto sarà finito realizzeremo una targa in tua memoria che possa ricordare nel tempo il tuo sfortunato destino. Un grande abbraccio e riposa in pace”.