Sabato pomeriggio, la leader di Fratelli d'Italia ha twittato entusiasta rivolta a Musumeci, governatore della Sicilia eletto dal centrodestra. "100 milioni per l'assistenza alimentare delle famiglie meno abbienti. Complimenti". Passano tre quarti d'ora ed ecco il post contro lo stesso provvedimento preso dal governo centrale
A favore di quelli siciliani, contraria se invece gli stessi provvedimenti vengono presi a Roma. Come la pensa Giorgia Meloni sugli aiuti alimentari per le famiglie in difficoltà economiche? La domanda è d’obbligo e il dubbio sorge spontaneo, almeno a leggere il profilo twitter della leader di Fratelli d’Italia.
Sabato pomeriggio, Meloni ha cinguettato entusiasta rivolta a Nello Musumeci, governatore della Sicilia eletto dal centrodestra. “La Regione Siciliana stanzia 100 milioni per l’assistenza alimentare delle famiglie meno abbienti. Complimenti a Nello Musumeci e alla sua giunta: sui temi sociali la destra sa sempre distinguersi”, è il post pubblicato dall’ex ministra delle Politiche Giovanili del governo Berlusconi.
Passano tre quarti d’ora e Giuseppe Conte annuncia gli aiuti ai comuni, con i 4oo milioni destinati a buoni spesa per le famiglie in difficoltà economiche. Che fa la Meloni? Torna a twittare, con toni completamente diversi da quelli usati per il governo siciliano: “Presidente Conte, i cittadini in difficoltà hanno diritto a un sostegno economico con soldi subito sul conto corrente. A che serve l’umiliazione dei buoni e delle derrate alimentari? Per scaricare la responsabilità sui Comuni?”. Eppure anche Musumeci ha assegnato i suoi cento milioni di aiuti ai comuni. Le risorse verranno assegnate, in più tranche, a tutti i Comuni, che nella distribuzione – si legge nella delibera della Regione Siciliana – dovranno prestare particolare riguardo “alle nuove povertà determinate dalle famiglie che non percepiscono più alcun reddito, compreso quello di cittadinanza, e alcuna altra assistenza economica o sanitaria”. Un sistema che a Meloni piaceva parecchio, almeno alle 19 e 15 del 28 marzo. Alle 20 e 02 della stessa giornata, invece, ecco il tweet contro Conte.