E’ curioso l’atteggiamento della Germania in questo momento. Bisognerebbe ricordare ad Angela Merkel che nella Conferenza di Londra del 1953 alla Germania fu condonata la metà del debito di due guerre: una cifra gigantesca, 23 miliardi di dollari (del tempo), che mai sarebbe riuscita a pagare e che difficilmente avrebbe portato il suo popolo al benessere attuale. Tra i ventuno Paesi che aiutarono la Germania c’erano anche Italia, Francia, Spagna, Grecia e Irlanda.
Il concetto di solidarietà è fondamentale se si decide di camminare insieme. Se fai un percorso con qualcuno si crea una comunità che insieme affronta ogni imprevisto. Facendo una camminata in montagna se un amico si sloga la caviglia tutti se ne fanno carico aiutandolo perché esiste la solidarietà. Predrag Matvejevic ricorda che in mare i marinai possono litigare, ma difficilmente si arriva alla violenza fisica perché ognuno sa che la propria sopravvivenza dipende anche dalla sopravvivenza dell’altro. Si è tutti nella stessa barca e intorno c’è il mare.
La solidarietà diventa utilissima per affrontare i problemi e i periodi di crisi. Se non troviamo utile la solidarietà vuol dire che non abbiamo basato la Comunità su forti legami sociali capaci di creare ponti reali e non fittizi. Ponti sia sociali, sia economici. La solidarietà è un capitale molto più forte e utile del denaro delle banche. Bisognerebbe capire che solo insieme si va avanti. Anche il nostro corpo lo dice: se vuoi far nascere qualcuno, creare vita, bisogna essere in due perché da solo, al massimo al massimo, puoi masturbarti. Potrai provare piacere, ma di certo non nascerà vita.
Voglio concludere con le parole di un grande tedesco: “A turno tutti avremo bisogno di aiuto e a turno tutti ne daremo e ne riceveremo.”
Io certo non ho ricette da regalare a nessuno ma credo semplicemente che l’Europa, per essere realmente una Comunità, avrebbe dovuto fondarsi non esclusivamente su capitali finanziari, ma anche e soprattutto su “capitali sociali”.