La direzione è quella “giusta” e per questo “non dobbiamo cambiare strategia”. Il tempo delle riaperture, insomma, non è ora. Lo dice anche il Consiglio superiore di Sanità, lo conferma il ministro della Sanità. “Ne riparliamo dopo Pasqua” ha detto il presidente Franco Locatelli, “le misure saranno prorogate” ha ribadito Roberto speranza. Il tutto nella giornata in cui l’Italia supera i 100mila contagiati dal coronavirus e conta altri 812 decessi. Ma il numero dei nuovi positivi cala rispetto alla scorsa settimana con 4.050 nuovi contagi e tre regioni che, per la prima volta, contano un numero di “attualmente positivi” minore rispetto a domenica.
Locatelli: “Ancora tempo di misure stringenti” – La riapertura, ha spiegato Locatelli, è “una decisione che spetta alla politica e al Consiglio dei ministri – ha ribadito Locatelli – ma se mi chiede una personale opinione, è ancora tempo di mantenere misure stringenti”. La direzione in cui sta andando il Paese, è il ragionamento del numero uno del Consiglio superiore di Sanità, è quella giusta, quindi “non dobbiamo minimamente cambiare strategia”. E in ogni caso, ha chiarito, “non sarà un processo di ritorno alla normalità dal niente al tutto” ma “graduale”. L’obiettivo principale è “riuscire a contenere la situazione adesso, prevenire ulteriori focolai epidemici, specie come quelli visti (al Nord, ndr)” e “ripristinare il più possibile un normale stile di vita”. La stessa linea, sia sulle tempistiche che per l’exit strategy, del numero uno dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro (leggi).
In serata, poi, da registrare l’ennesima conferma della proroga delle restrizione, questa volta arrivata dal governo nella persone del ministro della Sanità. “Nella riunione del Comitato tecnico scientifico svoltasi stamattina è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua. Il governo si muoverà in questa direzione”ha detto Roberto Speranza.
Conte: “Siamo nella fase più acuta, ma vicini al picco” – Le sue parole arrivano a 24 ore dalla pronuncia, sostanzialmente sulla stessa linea, del ministro della Salute Roberto Speranza. E poco dopo la prima “uscita” pubblica di Giuseppe Conte non strettamente legata alla pandemia: il premier, infatti, ha fatto visita a Papa Francesco in Vaticano per un incontro che ha avuto anche il Covid-19 tra gli argomenti a pochi giorni dalla storica preghiera del pontefice in una piazza San Pietro deserta. In mattinata, con un intervista su El Pais, il presidente del Consiglio aveva detto: “Siamo nella fase più acuta”, ma “è ragionevole pensare che siamo vicini al picco”. Fare previsioni “è difficile”, ha continuato Conte: “Sabato abbiamo superato le 10mila vittime e questo ci fa molto male e dovrebbe allertare la comunità internazionale. Ma allo stesso tempo ieri abbiamo avuto anche il numero record di guariti: 1.434”, ha sottolineato.
La conferma sulle restrizioni – Sul fronte delle restrizioni, il premier ha definito “prematuro” dire quando saranno allentate, ma ciò dovrà avvenire “in modo molto graduale” nel momento in cui il Comitato scientifico riterrà che la curva dei contagi ha iniziato a scendere. Esclude invece il ritorno nelle aule nei mesi estivi la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “Le scuole – ha detto – riapriranno quando le autorità sanitarie ci diranno che non ci sono rischi. Abbiamo intanto escluso la presenza nelle aule a luglio. Ai docenti e a tutto il personale dico grazie per gli sforzi titanici di questo periodo”.
Altri 13 medici morti in 48 ore – Nonostante i trend di crescita siano in calo da tre giorni, però, il virus continua la sua marcia. Altri 13 medici sono deceduti per l’epidemia in 48 ore, ovvero nello scorso fine settimana. Il totale dei camici bianchi deceduti per il contagio sale così a 63. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, relativi a ieri, sono 8.358 gli operatori sanitari contagiati, 595 in più rispetto al giorno precedente. Intanto a Milano, la procura ordina lo stop alle autopsie “fino alla fine dell’emergenza sanitaria” per “ragioni di sicurezza” e perché l’unica sede in cui potrebbero essere svolti gli esami “nelle condizioni socio sanitarie attuali” è l’ospedale Sacco, già “oberato”. La circolare interna firmata dal procuratore Francesco Greco si spiega anche che la “conservazione delle salme” è difficile perché sono a “rischio di saturazione” le strutture. Salvo eccezioni, come casi di omicidi volontari, i pm dovranno disporre le restituzioni delle salme alle famiglie o all’autorità sanitaria.
CRONACA ORA PER ORA
23.35 – Trump: “Invieremo 100 milioni di dollari di strumentazioni all’Italia”
“Spediremo ventilatori in Italia, in Francia, in Spagna”, ha dichiarato Donald Trump nel corso del briefing quotidiano alla Casa Bianca sull’emergenza coronavirus. I Paesi che riceveranno i macchinari “hanno enormi problemi”, ha aggiunto ipotizzando l’invio anche ad altri governi. Poi, spiegando che a Roma saranno destinati 100 milioni di dollari in attrezzature, ha aggiunto: “Giuseppe era molto contento”.
22.40 – Erdogan: “Nave con materiale sanitario arriverà in Italia”
Una nave cargo della Mezzaluna rossa turca che trasporta materiale sanitario per la lotta al coronavirus giungerà nei prossimi giorni in Italia. Lo ha annunciato stasera il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, spiegando che si tratta di un gesto di solidarietà verso un Paese “che sta attraversando un periodo difficile”. Un aereo di aiuti medici verrà anche inviato in Spagna.
22.25 – Conte: “Grazie agli amici americani per il sostegno”
“Conversazione lunga e amichevole con il presidente Usa Donald Trump. Molto grato per la solidarietà e il sostegno degli amici americani. Continuiamo a lavorare insieme per vincere questa difficile sfida”. Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
22.20 – Di Maio: “Non bisogna permettere la macelleria sociale”
In un periodo di crisi “non bisogna permettere la macelleria sociale. E quindi tutti gli strumenti dello Stato sociale vanno rafforzati, non indeboliti”.
22.20 – Di Maio: “Durante le crisi l’austerity non funziona”
“Cosa abbiamo imparato dalla crisi del 2009? Che le crisi economiche non si affrontano con l’austerity ma investendo. Tutti dicono che siamo in guerra e in guerra si fa debito per investire”, ha dichiarato il ministro degli esteri, Luigi Di Maio.
21.14 – D’Incà: “Prossimo dl da 25 miliardi entro il 16 aprile”
Il prossimo decreto arriverà “prima delle scadenze del 16 aprile, perché le aziende si ritroveranno di fronte a nuove scadenze fiscali. Davanti a questo dobbiamo arrivare con un nuovo dl che permetta di poter sospendere e rinviare, aiutare per aprile le partite iva, gli autonomi, le tante aziende che hanno bisogno di fondi di garanzia per guardare al futuro con sicurezza. Lo Stato c’è. Saranno almeno altri 25 miliardi di euro, mi auguro che possiamo avere ancora più risorse disponibili”. Così a Sky TG24 il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.
21.09 – Elkann e cda Fca rinunciano a compensi fino a fine 2020
“Il nostro presidente John Elkann e il nostro cda hanno deciso all’unanimità di riunuciare in toto al proprio compenso da qui alla fine del 2020”. E’ quanto scrive l’amministratore delegato di Fca, Michael Manley in una lettera inviata ai propri dipendenti, secondo quanto riferiscono fonti. “Proteggere la saltute finanziaria dell’azienda è responsabilità di tutti a partire naturalmente da me e dal team leadership. Al fine di raggiungere questo obiettivo e per evitare una riduzione del personale nel secondo trimestre, dal mese di aprile e per i prossimi 3 mesi ridurrò il mio stipendio del 50% e i membri del GEC – ridurranno il loro del 30%”, prosegue Manley.
20.25 – Speranza: “Misure saranno estese almeno fino a Pasqua”
“Nella riunione del Comitato tecnico scientifico svoltasi stamattina è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua. Il governo si muoverà in questa direzione”. Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza.
20.20 – Vaticano, positivo il cardinale De Donatis
Il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale di Roma, la diocesi del Papa, “dopo la manifestazione di alcuni sintomi, è stato sottoposto al tampone per il Covid-19 ed è risultato positivo. E’ stato ricoverato al Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli”. Lo rende noto il Vicariato.
20.02 – Boccia (Affari Regionali): “Puntiamo a triplicare i posti in terapia intensiva”
“I posti di terapia intensiva in Italia sono passati da 5.324 prima dell’emergenza coronavirus all’oltre 80% in più come media nazionale, alcune Regioni oltre il 100% in più. Siamo quasi riusciti a raddoppiare a livello nazionale i posti, in questa settimana, ma per come le Regioni si stanno raccordando con la Protezione civile e con il commissario Arcuri potremmo anche puntare a triplicare i posti”. Così il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ai giornalisti alla Protezione civile a Roma.
20.00 – Sardegna: salgono a 682 i contagiati, 28 i decessi
Sono 682 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 137, di cui 24 in terapia intensiva, mentre 485 sono le persone in isolamento domiciliare. Salgono a 28 i decessi.
19.37 – Borrelli: “Calo costante incremento”
“Dal 20 di marzo a oggi siamo passati da 42mila positivi a 75mila ma quello che è interessante è la percentuale di incremento. Noi siamo passati da un incremento dell’11% rispetto al giorno precedente a quello di oggi del 2% rispetto a ieri. E’ un continuo calare di questa cifra. Questi per noi sono dati statistici che ci confortano nel dire che le misure che sono state adottate sono corrette, che dobbiamo continuare a adottarle e più saremo bravi nel mantenerle più questi numeri caleranno il prima possibile”. Lo ha detto Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, nel corso del punto stampa quotidiano.
19.10 – Oms: “Speriamo Italia sia quasi alla stabilizzazione”
“Speriamo che Italia e Spagna siano quasi arrivate alla stabilizzazione, ma il virus non se ne andrà da solo e serve uno sforzo ulteriore”. Lo ha detto il dottor Mike Ryan dell’Oms rispondendo ad una domanda sull’epidemia di coronavirus nei due paesi. “La questione è non solo come stabilizzare i contagi, ma è come ridurre i contagi. E per far questo non è solo una questione di lockdown: andare giù con i contagi significa rafforzare lo sforzo sanitario pubblico per spingere giù il virus. Su questo bisogna concentrarsi, su quale strategia adottare per spingere già il virus”.
18.27 – Locatelli (Css): “Indagine contagiosità è superiore a 1”
“Una stima su ‘R con 0’ (indice di contagiosità, ndr) non esiste al momento. Tutti i modelli sui cambiamenti dell’indice di contagiosità mostrano una chiara riduzione che porta verso il valore di 1 (un contagiato per ogni positivo, ndr), non ci siamo ancora. Manca ancora una valutazione degli ultimi giorni, ma la direzione è quella. Sarà importante attivare interventi per scendere sotto questo valore”. Così il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli rispondendo in conferenza stampa.
18.25 – Locatelli (Css): “Misure via? Ne riparliamo dopo Pasqua”
Una riapertura del paese? “Ne riparliamo dopo Pasqua”. Così il presidente del Consiglio superiore di Sanità ha risposto a chi gli chiedeva se fosse possibile una riapertura anche scaglionata dell’Italia in vista delle festività pasquali. “E’ una decisione che spetta alla politica e al Consiglio dei ministri – ha ribadito Locatelli – ma se mi chiede una personale opinione, è ancora tempo di mantenere misure stringenti. Ne riparliamo dopo Pasqua”.
18.20 – Locatelli (Css): “Ritorno a normalità sarà graduale”
“Stiamo andando nella direzione giusta e non dobbiamo minimamente cambiare strategia. Non sarà un processo di ritorno alla normalità dal niente al tutto, sarà graduale, ma l’obiettivo è riuscire a contenere la situazione adesso, prevenire ulteriori focolai epidemici, specie come quelli visti (al Nord, ndr) e ripristinare il più possibile un normale stile di vita”. Così il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli in conferenza stampa alla Protezione civile.
18.08 – Zingaretti: “Sono guarito”
“Ciao a tutte e a tutti! Dopo 23 giorni di isolamento domiciliare sono risultato negativo ai due tamponi consecutivi”. Lo annuncia su Facebook il segretario del Pd e Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
18 – I dati nazionali: oltre 100mila contagi
L’Italia supera i 100mila contagi dall’inizio dell’epidemia. Dal 20 febbraio sono 101.739 i casi accertati di Covid-19. Di questi, 11.591 sono deceduti, 812 nelle ultime ventiquattr’ore. Attualmente sono ancora ammalati in 75.528, mentre 14.620 pazienti sono guariti, 1.590 in più di domenica. Si conferma dunque il trend che vede il coronavirus contagiare un numero progressivamente sempre minore di persone. Il tasso di crescita delle ultime 24 ore è del 4,14% con 4.050 casi scoperti.
17.38 – In Lombardia +1.154 e 458 morti in 24 ore
In Lombardia si registrano altri 458 morti e 1.154 nuovi contagiati in 24 ore. Dall’inizio dell’epidemia si contano 42.161 positivi e 6.818 morti. Con i dati odierni la provincia di Milano diventa la più colpita dal virus con 8.676 casi. Lo ha reso noto la Regione
17.37 – D’Incà: “Riaprire tutto? Insulto a vittime”
“Siamo in una fase delicatissima in cui cedere alla tentazione di emozioni istintive, o a calcoli di natura diversa da quella scientifica, e chiedere la riapertura di aziende, scuole e uffici potrebbe rendere vano quello che finora è stato fatto. Sarebbe un insulto a tutti i nostri concittadini che hanno lottato fino alla fine ma non ce l’hanno fatta”. Lo scrive su Fb il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. “Le decisioni dovranno essere prese in linea con l’andamento dei contagi, ascoltando responsabilmente le indicazioni della scienza”, aggiunge
17.31 – Nel Lazio 208 nuovi casi: trend sotto l’8%
“Oggi registriamo un dato di 208 casi di positività (con 52 casi rilevati a Rieti e riferiti alle case di riposo) e un trend in crescita per la prima volta al di sotto del 8%. Si conferma l’incidenza dei cluster delle case di riposo, con particolare evidenza per la situazione di Rieti, e in frenata il trend su Roma città
17.23 – Altri due medici morti, 8.358 operatori contagiati
Altri due medici si aggiungono alla lista dei decessi tra i camici bianchi per Covid-19: sono, si apprende dalla Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Guida Riva, medico di Bergamo, e Valter Tarantini, ginecologo di Forlì. Il totale dei decessi sale quindi a 63. Intanto, secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità relativi a ieri, sono 8.358 gli operatori sanitari contagiati, 595 in più rispetto al giorno precedente
17.17 – Oms: “Governi garantiscano chi perde lavoro”
“I governi devono garantire il benessere delle persone che hanno perso il proprio reddito e hanno un disperato bisogno di cibo, servizi igienico-sanitari e altri servizi essenziali”. A dirlo il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra
17.06 – In Puglia record di nuovi casi in un giorno
Oggi in Puglia si è registrato il numero giornaliero più alto di nuovi casi positivi dall’inizio dell’emergenza Covid-19 (Coronavirus): sono 163 (ieri 91). Ma anche il numero di test effettuati è record: 1617 (contro gli 861 di ieri). Sono stati registrati 5 decessi: 3 in provincia di Foggia (59, 93 e 75 anni), 1 in provincia di Bari (62 anni) e 1 in provincia di Lecce (87 anni). Lo rende noto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del Dipartimento promozione della Salute Vito Montanaro. Ieri i decessi erano stati 15.
16.15 – Antimafia: “Rischio infiltrazioni in settori emergenza” (leggi)
“C’è il serio rischio che le mafie possano aumentare il proprio business in questa situazione di emergenza: penso all’offerta che hanno dato in alcuni territori alle famiglie in difficoltà, ma anche ai settori economici funzionanti come quello ortofrutticolo, della grande distribuzione agroalimentare o dei rifiuti speciali, in cui investono e che sono ora ancora più strategici. Con la Dia e la Gdf stiamo monitorando la situazione ed effettuando degli approfondimenti”. Lo ha detto il Procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho.
16.07 – Primi ospiti in hotel a Milano per quarantena
Sono attesi questo pomeriggio all’Hotel Michelangelo di Milano, albergo a 4 stelle a pochi passi dalla Stazione Centrale, i primi ospiti previsti dall’accordo che in tempi di coronavirus ha individuato la struttura come la prima privata dedicata alla quarantena. Grazie a un’intesa tra Comune, proprietà (Gruppo Finleonardo), Ats Milano Metropolitana, Asst Milano Nord e prefettura, l’hotel accoglierà persone Covid-19 positive o contatti stretti con quarantena obbligatoria che sono stati dimessi o non hanno avuto percorsi ospedalieri e non hanno alloggi idonei alla quarantena; soggetti Covid-positivi o contatti stretti con quarantena obbligatoria appartenenti alle forze dell’ordine e che vivono in strutture collettive; Covid-positivi o contatti stretti con quarantena obbligatoria senza fissa dimora o alloggianti temporaneamente in strutture comunitarie.
16.00 – Migliaia di controlli dei Nas su gel e mascherine
Oltre 17.000 igienizzanti illegali tolti dal mercato, 1.200 apparecchiature mediche sequestrate, 1,9 milioni di farmaci e 170.000 mascherine e guanti requisiti. Questi in sintesi i numeri delle attività investigative condotte dai Nas in tutta Italia dai primi di marzo per fermare illeciti e truffe collegati all’emergenza coronavirus. A spiegarlo è il Comandante dei Carabinieri per la tutela della Salute, Adelmo Lusi.
15.40 – Mef: “Sospensione mutui anche online”
“Per facilitare e velocizzare ulteriormente le procedure, il nuovo modello” per richiedere la sospensione dei mutui bancari per dipendenti e autonomi colpiti dagli effetti economici dell’emergenza coronavirus “potrà essere compilato direttamente online ed inviato secondo le modalità indicate da ciascuna banca”. E’ quanto informa il Mef che ricorda come il modulo sua reperibile sui siti del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di Consap e dell’Abi.
15.30 – Azzolina: “Lezioni a luglio? Escludo”
“Le scuole riapriranno quando le autorità sanitarie ci diranno che non ci sono rischi. Abbiamo intanto escluso la presenza nelle aule a luglio. Ai docenti e a tutto il personale dico grazie per gli sforzi titanici di questo periodo. Saranno tutti capitalizzati. La scuola sta dando molto al Paese”. Lo ha affermato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un’intervista rilasciata a fanpage.it.
15 -Medici: “Test rapidi a tutti prima di riaprire”
Utilizzare test rapidi per capire quali soggetti hanno sviluppato immunità contro il nuovo coronavirus e possono dunque per primi tornare a lavoro quando ci sarà la ‘riaperturà del Paese e delle attività. E’ questa una “ipotesi di lavoro” ed una “possibile soluzione”, dice il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli, “una volta che tali test verranno perfezionati, si auspica a breve termine, e che l’Iss li avrà validati”.
14.15 – Di Maio: “Politici si dimezzino stipendi”
“In questa guerra contro il coronavirus tutti stanno facendo sacrifici enormi. E deve valere anche per la politica: deputati e senatori si dimezzino gli stipendi. Il Movimento 5 Stelle ha già donato 3 milioni di euro per l’emergenza. Il buon esempio vale più di un quintale di parole”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
13.45 – 11 medici morti in 3 giorni, totale 61
Altri 11 medici sono deceduti per l’epidemia di Covid-19: tante sono le notifiche giunte alla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) in 48 ore, ovvero nello scorso fine settimana. Il totale dei camici bianchi deceduti per il contagio sale così a 61.
13.30 – Iss: “Nuovo documento su uso protezioni”
Mascherine, visiere, camici, e guanti: quali dispositivi usare a seconda del livelli di rischio per medici e per tutti gli operatori della sanità. Lo indica un documento di aggiornamento sull’uso delle protezioni dell’Iss, approvato dal Comitato tecnico scientifico e dal ministero della Salute. L’obiettivo, spiega il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, è garantire la protezione del personale sanitario “che sta già pagando un prezzo altissimo, e proteggere anche al meglio i pazienti alla luce delle ultime evidenze scientifiche”.
13.10 – Viminale: domenica 6.600 denunciati
Ieri sono state controllate dalle forze dell’ordine nell’ambito delle misure per il contenimento del Coronavirus 159.962 persone e 58.481 esercizi commerciali e attività. Le persone sanzionate in via amministrativa per i divieti sugli spostamenti sono state ieri 6.623; le persone denunciate per false attestazioni nell’autodichiarazione sono state 58 e quelle denunciate per violazione della quarantena 29. I titolari di esercizi commerciali sanzionati sono stati 83; 18 i provvedimenti di chiusura delle attività. Dall’11 al 29 marzo sono state controllate complessivamente 3.226.841 persone e 1.478.350 esercizi commerciali.
13.03 – Sto autopsie a Milano: “Troppi rischi”
Stop alle autopsie “fino alla fine dell’emergenza sanitaria” per “ragioni di sicurezza” e perché l’unica sede in cui potrebbero essere svolti gli esami “nelle condizioni socio sanitarie attuali” è l’ospedale Sacco, già “oberato”. Lo ha deciso il procuratore di Milano Francesco Greco con una circolare interna nella quale spiega anche che la “conservazione delle salme” è difficile perché sono a “rischio di saturazione” le strutture. Salvo eccezioni, come casi di omicidi volontari, i pm dovranno disporre le restituzioni delle salme alle famiglie o all’autorità sanitaria.
12.51 – M5s: “Parlamentari si taglino lo stipendio”
“Cari parlamentari, tagliamoci lo stipendio” e “tutti, non soltanto il Movimento 5 Stelle. E non una sola mensilità, sarebbe troppo comodo. Intendiamo tutti gli stipendi da qui alla fine della legislatura”. Lo propone in un post sulla sua pagina Fb il capo politico del M5s Vito Crimi che calcola la possibilità di ottenere così 60 mln di euro al mese.
12.32 – Esperti: “Rallentamento si consolida”
Si va consolidando il ritmo con il quale stanno rallentando in Italia i casi positivi al coronavirus SarsCoV2. Si va quindi verso una sorta di plateau e la fase di discesa potrebbe iniziare nei prossimi giorni. Lo indicano i fisici che curano la pagina Facebook ‘Coronavirus-Dati e analisi scientifichè, rilevando che “il punto è la velocità con cui la curva scenderà: questo dipenderà dall’efficacia delle misure di contenimento”.
12.30 – Altri 11 medici morti in due giorni
Altri 11 medici sono deceduti per l’epidemia di Covid-19: tante sono le notifiche giunte alla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) in 48 ore, ovvero nello scorso fine settimana. Il totale dei camici bianchi deceduti per il contagio sale così a 61.
12.04 – Gallera: “Domenica primi pazienti in ospedale in Fiera”
Arriveranno “tra domenica e lunedì” i primi pazienti nel nuovo centro di terapia intensiva allestito all’interno della Fiera di Milano e dedicato alla gestione dei pazienti Covid. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare Giulio Gallera, spiegando che il “coordinamento scientifico” dei padiglioni “sarà affidato al professor Antonio Pesenti”, direttore dell’Anestesia e rianimazione del Policlinico di Milano.
11.45 – Per detenuti 5mila braccialetti elettronici
Sono 5.000 i braccialetti a disposizione per il controllo dei detenuti ammessi alla detenzione domiciliare. E’ quanto si legge nel provvedimento del capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, d’intesa con il capo della Polizia, che attua il decreto ‘Cura Italia.”Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza rende disponibili complessivi 5.000 apparecchi” di cui 920 alla data della firma del documento, siglato venerdì scorso.
11.30 – Papa Francesco ha incontrato in Vaticano il premier Giuseppe Conte
9.39 – Gallera: “In Lombardia in ultimi 4 giorni è cambiato molto”
“In Lombardia stiamo notando una flessione nel numero dei casi ma soprattutto della pressione sui pronto soccorso e sull’azione delle ambulanze. Negli ultimi 4 giorni è cambiato molto. E’ il segno che il grande sforzo che stiamo facendo, al di là di qualche idiota, sta funzionando”. Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, a Mattino Cinque. All’ospedale Sacco di Milano “venerdì avevano avuto 39 decessi per Coronavirus, ne hanno avuti 7 sabato e 9 domenica. E’ un caso, ma la riduzione della pressione c’è, quindi è un dato positivo”, ha spiegato.
9.35 – Gentiloni: “Coronabond? Condivisione generica del debito non passerà mai”
L’emissione di bond “genericamente per mutualizzare il debito non verrà mai accettata”, quindi bisogna finalizzarla ad una “missione”, che può essere quella di finanziare gli obiettivi comuni come “affrontare l’emergenza sanitaria”, creare “un nuovo strumento di garanzia per la disoccupazione e un piano per il sostegno alle imprese”: lo ha detto il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni nella trasmissione radiofonica Circo Massimo.
9.30 – Gentiloni: “Se aumenta divergenza economica Ue rischia” (leggi)
“Se la divergenza economica tra Paesi Ue, invece di ridursi con la crisi, diventa fattore di aumento delle differenze, sarà molto difficile tenere insieme il progetto Ue”: lo ha detto il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni alla trasmissione radio Circo Massimo. “Ma sono fiducioso che una via di condivisione si possa trovare, e si deve fare con il dialogo con la Germania”, ha aggiunto.
9.20 – Gentiloni: “Divisioni Ue non adeguate, Germania capirà”
La discussione tra gli Stati Ue “è legittima ma non è adeguata alla fase che viviamo perché non dà soluzioni. Penso che si debba fare tutti gli sforzi perché lo stallo sia superato”, con l’accortezza di non sottovalutare le decisioni che ha preso la Bce: lo ha detto il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni nella trasmissione radiofonica Circo Massimo. “Credo che bisogna scommettere ancora che alla fine, soprattutto da parte della Germania, si arrivi a una comprensione della nuova situazione”, ha aggiunto.
9.15 – Gentiloni: “Non ottimista condizioni leggere del Mes”
“Il Mes non è la Spectre, è uno strumento condiviso, la discussione è sulle condizionalità”, e si parla di alleggerirle ma “non sono molto ottimista nemmeno su questa, perciò meglio spostare la discussione su quali obiettivi finanziare e poi decidere come”.
8.45 – Conte: “Se Ue non all’altezza rischio nazionalismi” (leggi)
“Il rischio che l’emergenza coronavirus dia linfa all’anti-europeismo in Paesi come in Italia “è evidente. Gli istinti nazionalisti, in Italia ma anche in altri Paesi, saranno molto forti se l’Ue non sarà all’altezza”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un’intervista a El Pais. Conte ribadisce che lavora per un’Europa più sociale e avverte: “il numero di disoccupati che si avrà dopo questo tsunami sarà molto alto. Dobbiamo poter avvivare a capo di una ricostruzione prima che ciò avvenga”.
8.33 – Conte: “Riaperture? Prematuro, ma saranno proporzionali”
Anche sulle riaperture, così come è stato per le restrizioni, si ragionerà “in termini di proporzionalità”. A dirlo, in un’intervista a El Pais, è il premier Giuseppe Conte. E a chi gli chiede se la serrata delle attività produttive potrà durare molto Conte replica: “no, è una misura durissima dal punto di vista economico. E’ l’ultima misura che abbiamo preso e non può prolungarsi troppo. Per scuole e università, invece, si possono introdurre modifiche affinché gli studenti non perdano l’anno o l’esame”, spiega al quotidiano spagnolo.