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Il settimanale Spy ha chiuso i battenti: al debutto aveva superato le 300 mila copie per poi arriva a venderne 30 – 40 mila

Il giornale, edito da Mondadori, era nato da un'idea di Alfonso Signorini con la direzione affidata a Massimo Borgnis, vicedirettore del settimanale Chi. Al momento l'azienda della famiglia Berlusconi non ha rilasciato note ufficiali

Il settimanale Spy ha chiuso i battenti, la rivista di gossip dedicata al mondo dello spettacolo era in edicola da giugno 2017. Il giornale, edito da Mondadori, era nato da un’idea di Alfonso Signorini con la direzione affidata a Massimo Borgnis, vicedirettore del settimanale Chi. Al momento l’azienda della famiglia Berlusconi non ha rilasciato note ufficiali ma Spy non è più disponibile nelle edicole.

I collaboratori sarebbero stati avvertiti della chiusura nei giorni scorsi, la rivista contava soprattutto sulla professionalità di molti giornalisti esterni. Chiusura che era però nell’aria da qualche mese e non dovrebbe essere legata all’emergenza sanitaria per il Coronavirus. Spy, incentrato soprattutto su televisione e gossip, aveva superato al debutto le 300 mila copie, vendite che sono diminuite con il tempo per arrivare a toccare 30-40 mila copie per numero. I profili social della rivista Mondadori non risultano aggiornati da circa tre settimane. Spy era considerato il fratello minore di Chi, al momento non si conoscono gli effetti sui collaboratori interni dopo la chiusura.