Il video in cui Urbano Cairo parla ai dipendenti del settore pubblicità “invitandoli” a contattare aziende e inserzionisti per ottenere investimenti sui suoi network Rcs ha fatto il giro della rete. Accompagnato da critiche feroci. “Invita a fare i soldi sui cadaveri, “Sciacallo”, “Si vergogni”, alcuni dei commenti letti su Twitter. E l’imprenditore ha risposto con un altro video, postato sul suo profilo Instagram: “Mi dispiace, non ho tempo per “vergognarmi” come molti chiedono. Non vendo mascherine al triplo del prezzo, non fabbrico finta amuchina, faccio l’editore di giornali e tv di qualità, che assicurano al Paese la giusta e libera informazione in un momento difficile come questo. Per farlo – incredibile segreto – ho bisogno della pubblicità. Non ho chiuso un programma televisivo, né uno solo dei miei giornali”, dice. Poi, l’ammissione che il video non doveva essere diffuso: “Sento su di me la responsabilità quotidiana di migliaia di posti di lavoro. C’è da mettere le mani nel fango? Ce le metto volentieri. Il video che è uscito era una riunione di spogliatoio. Non doveva essere pubblicato. E nello spogliatoio per motivare si dicono anche cose che possono sembrare discutibili. Mi scuso per le persone citate. Avevo bisogno di dare fiducia per tentare di raggiungere l’obiettivo”. E qui il ‘nocciolo’ della replica: “L’obiettivo è salvare le aziende e salvare i lavoratori che le costruiscono tutti i giorni. Perché ci sarà anche un “dopo” questi giorni orrendi e non vorrei che questo “dopo” fosse ancora peggio di oggi. Se ce la faremo, ce la dovremo fare tutti assieme. Questo è sempre stato il mio obiettivo: salvare tutti i posti di lavoro. Devo usare metodi “poco educati”? Devo essere diretto nella comunicazione? Me ne prendo la responsabilità. Come quando sono andato quasi un mese fa ospite dalla Gruber – unica volta in Tv su La7 – per dire che andava chiuso il Paese per salvarlo. Anche lì giù critiche e distinguo”. Infine una risposta a quanti lo accusano di “passare a trovare il direttore del Corriere della Sera” (parole dello stesso Cairo nel video uscito per errore, ndr): “Mi dispiace, dico e faccio quello che penso perché domani ci sia ancora terra da coltivare e da mangiare per tutti. Questo è il mio compito di imprenditore e di editore che non ha altro interesse che questo, che non ha mai interferito con il libero lavoro delle proprie testate e tv, facendo della loro autonomia il suo unico credo“.
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